Pubblichiamo la lettera che Greenpeace, Legambiente e Wwf hanno inviato al presidente del Consiglio Mario Monti per chiedere un incontro urgente alla luce di una pericolosa disposizione contenuta nel decreto sulle liberalizzazioni.
Con la norma, presente nel testo, si dispongono procedure accelerate e con meno controlli per lo smaltimento delle scorie nucleari. Un'altra "perla" del governo Monti alla quale opporsi con forza.
Nucleare, le scorie "liberalizzate". La lettera a Monti di Greenpeace, Legambiente e Wwf
Egregio Presidente, abbiamo letto nel decreto sulle liberalizzazioni un articolo che riguarda un argomento molto delicato - lo smantellamento degli impianti della filiera nucleare chiusi dopo il referendum del 1987 e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi - e che viene affrontato con modalità accelerate e semplificate, con deroghe sulle normative ambientali e urbanistiche, che ci preoccupano molto.


I segnali c’erano già stati ma ieri finalmente il grande blogger Beppe Grillo ha emanato la sentenza. In tutta Italia si stanno raccogliendo firme per la campagna “L’Italia sono anche io” promossa da numerose associazioni, fra cui Arci, Cgil, Acli ecc.. a cui Rifondazione Comunista ha dall’inizio aderito. Si tratta della raccolta firme per due leggi di iniziativa popolare, la prima per estendere il diritto di voto ai migranti lungo residenti, la seconda per facilitare l’ottenimento della cittadinanza per chi è nato e cresciuto in Italia. Una campagna che sta avendo grande successo, che si è dislocata sul tutto il territorio nazionale con comitati unitari territoriali per la raccolta e che ha portato Comuni, Province e Regioni ad esprimersi sul sostegno ad una scelta di civiltà. Ovviamente, questo ha fatto esplodere i rigurgiti leghisti e l’insofferenza del Pdl, il grande Guru, che vuole essere al di sopra di destra e sinistra ha sentenziato che queste proposte sono fatte apposta per distrarre gli italiani dai veri problemi e a dividerli fra buonisti e razzisti.




