RC La Spezia: "Su ACAM il solito vicolo cieco, basta con i ricatti" 

Il risultato del consiglio comunale straordinario su Acam alla Spezia ci consegna un quadro assai preoccupante. Si venderà Acam Gas togliendo al gruppo Acam l'unica fonte di redditività e di sviluppo industriale importante, si privatizzerà Acam Ambiente gettando un ombra di incertezze sulla gestione dei rifiuti e non grande incertezza avvolge le sorti di Acam Acque, viste le contraddizioni tra Piano di Riassetto ed accordo Sindaci-Sindacati sul futuro dell'acqua, nonostante un referendum in cui 27 milioni di italiani hanno chiesto che rimanga pubblica.

 

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di Fabio Sebastiani (controlacrisi.org)

 

Quattro referendum per ridare dignità al lavoro. Roberta Fantozzi, responsabile Lavoro del Prc illustra le ragioni dei referendum su art. 8, art. 18, pensioni. In cosa consiste la richiesta di abrogazione dell’articolo 8?

L’articolo 8 è una norma varata dall’ultima manovra del governo Berlusconi. Prevede che gli accordi aziendali possano derogare in peggio al contratto nazionale e alle leggi, su materie importantissime quali l'inquadramento delle lavoratrici e dei lavoratori, le mansioni, l'orario di lavoro, i contratti a termine ed in somministrazione, il regime degli appalti, le modalità di assunzione e la disciplina del rapporto di lavoro. L’articolo 8 è stato dettato da Marchionne con l’obiettivo di cancellare tanto il contratto nazionale, quanto l’intera legislazione a tutela del lavoro. E’ una norma di una gravità senza precedenti perché in sostanza vuole distruggere cinquant’anni di conquiste del movimento operaio. E’ il modello americano di relazioni industriali: quello in cui non ci sono condizioni minime di diritti e retribuzioni per tutti, ma ogni lavoratore è messo in competizione con l’altro, in una spirale al ribasso senza limiti in cui si rompe ogni solidarietà del mondo del lavoro. Oggi c’è una ragione in più per raccogliere le firme, arrivare al referendum e vincerlo.

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di Maria R. Calderoni

A Obama piacciono i droni. Da autentico Premio Nobel per la Pace, dal 2009, primo anno della sua prima elezione, le operazioni dei diabolici aerei senza pilota sono aumentate a volontà. Non scandalizziamoci quindi se all'indomani dell'omicidio che, tramite missile mirato, ha abbattuto il capo Hamas Almed al Sabari innescando l'ennesimo conflitto tra Israele e Palestina, abbia tranquillamente dichiarato che <Israele ha il diritto di difendersi>.

Secondo Nick Turse, giornalista e storico americano studioso della materia, sotto la presidenza Obama gli Usa hanno conseguito il primato assoluto dei droni in campo mondiale; tanto che oggi <un aereo militare su tre è un drone>

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Il Comitato Esposti Amianto Lazio, quale rappresentante di lavoratori e cittadini esposti all’amianto e di familiari vittime dell’amianto, in vista della definizione di misure che il Governo intende adottare in merito al problema amianto in occasione della 2a Conferenza Governativa Amianto (Venezia dal 23-25 novembre) ha redatto un documento contenente proposte e osservazioni.

Pur condividendo altri documenti redatti da altre associazioni degli esposti, si ritiene di aggiungere alcuni elementi che riteniamo importanti al fine di fuoriuscire dall’amianto nei luoghi di vita e di lavoro. In particolare si rende necessario ad oggi porre il divieto di utilizzo dell’amianto. La legge 257 del ’92 infatti vieta l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la produzione e la commercializzazione, ma non ha stabilito chiaramente che è vietato utilizzare questo materiale pericoloso. Oltre ad una aggiornamento legislativo in tal senso occorre bonificare i territori con adeguati incentivi (ad oggi censiti in numero di 34.148), promuovere un’efficace sorveglianza sanitaria ed epidemiologica e prevederne la gratuità, garantire il risarcimento alle vittime professionali, familiari ed ambientali, definire le responsabilità degli enti coinvolti, prevedere un coordinamento a livello nazionale per garantire parità di trattamento e di standard in materia. Abbiamo richiesto di acquisire il nostro documento agli atti della Conferenza unitamente alla documentazione presentata da altre associazioni e forze sindacali.

 

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Quello che tutti sospettavano, e cioè che lo sciopero proclamato da Cisl-Scuola, Uil-Scuola e sindacati autonomi avesse la revoca incorporata, si è puntualmente verificato. Spiace, anche se non meraviglia, che ciò sia avvenuto sulla base di proposte del governo inaccettabili, che non tengono in alcun conto né i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del settore  né la qualità della scuola pubblica. I problemi che affliggono la scuola, frutto delle politiche di questo governo, in perfetta continuità con quello precedente, sono ancora tutti sul tappeto, aggravati peraltro dai provvedimenti più recenti come la "spending review" e la legge di stabilità in corso di approvazione. Bene hanno fatto, perciò, la FLC-Cgil a mantenere lo sciopero e la manifestazione nazionale a Roma e i Cobas scuola a confermarlo. Il 24 novembre sarà un'altra straordinaria giornata di mobilitazione del mondo della scuola e dell'università che vedrà in piazza, in tutta Italia, anche cortei unitari di studenti medi, studenti universitari e docenti per ribadire, dopo la brutale repressione del 14, che è il governo ad avere paura delle manifestazioni di dissenso e del conflitto sociale. Il PRC sostiene lo sciopero dei sindacati e sarà presente in tutte le manifestazioni sindacali e studentesche.


Eleonora Forenza – Responsabile nazionale Università e Ricerca

 

Vito Meloni – Responsabile nazionale Scuola

 

volantino sciopero24bis

 

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