di Roberto Musacchio

La Commissione Europea ha bocciato due progetti di Iniziativa dei Cittadini Europei, le ICE, una sorta di proposte di legge di iniziativa popolare previste dal Trattato di Lisbona che chiedono alla Commissione di intervenire, visto che solo essa e il Consiglio possono avanzare testi legislativi, su determinati campi attivando la raccolta di almeno un milione di firme in almeno 7 Paesi.

I due progetti bocciati riguardavano la creazione di un reddito minimo europeo garantito a tutti, proposta avanzata dai movimenti che si sono creati intorno a questo tema, e la costituzione di una banca pubblica per lo sviluppo, suggerita dal Partito della Sinistra Europea.

Le motivazioni della bocciatura sono contenute in poche righe che rimandano alla presunta mancata copertura giuridica da parte dei Trattati.

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di Giovanni Del Re

«Sconcertante». La definizione usata da alcuni negoziatori greci nei confronti delle richieste dei rappresentanti della cosiddetta troika ( i tedeschi - guarda caso - Matthias Mors per la Commissione Europea e Klaus Masuch per la Bce, più il danese Poul Thomsen per il Fmi) non poteva essere più plastica. Non a caso, al termine di due ore di colloquio con i tre, il ministro ellenico del lavoro Yannis Vroutsis non ha voluto rilasciare dichiarazioni, sfilando scuro in volto di fronte ai cronisti. In effetti, stando a indiscrezioni rilanciate ieri mattina dalla stampa greca, si sono materializzate le indiscrezioni già filtrate alcuni giorni fa (anzitutto sul Guardian britannico), soprattutto sul fronte del mercato del lavoro.

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Tratto da Pubblico del 13 settembre

A 30 chilometri da Sigonella, nella Sicilia sud orientale, nell’entroterra del golfo di Gela, si nasconde una base militare meno nota, ma oggetto di una nuova campagna ambientalista e pacifista. Si trova a Niscemi, comune di 27mila anime della provincia di Caltanisetta. Qui, nel 1991, gli americani installano un centro militare di terra e piantano 41 antenne con lo scopo di monitorare gli spostamenti delle forze belliche dell’area euromediterranea. Il tutto a 2 chilometri e mezzo dal centro abitato e nel cuore della riserva naturale della Sughereta, 3000 ettari di querce da sughero e macchia mediterranea.

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di Casa Intern. Donne - Roma

La  recente sentenza della Corte di Strasburgo,  che boccia la legge 40/2009 per quanto riguarda gli  articoli  4 e 13, relativi al divieto di diagnosi pre-impianto e alla impossibilità di accedere  alla fecondazione assistita per i coniugi portatori di malattie genetiche,  conferma il parere già espresso da altre sentenze dei tribunali italiani, e dalla stessa Corte Costituzionale (151 /2009) che dichiara illegittima la legge 40, per il divieto di produrre più di tre embrioni e per l’obbligo di impiantarli tutti contemporaneamente (art.14), un procedimento medico di cui non si deve far carico il legislatore e che soprattutto rappresenta  una seria minaccia per la salute materna.

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di Peppe Allegri

Il dibattito che la proposta referendaria ha aperto tra le realtà che si occupano maggiormente del lavoro precario, autonomo di seconda generazione, a partita iva, per ora non ha generato grande spinta nel ricercare possibili punti in comune che leghino le iniziative per il reddito alla battaglia per l’abrogazione delle modifiche introdotte sull’art.18 e all’articolo 8 sulla contrattazione aziendale.
Se ne parla, ma ancora serpeggia una certa disillusione sulla possibilità effettiva di tornare a legare tra loro gli obiettivi di lotta che caratterizzano il lavoro subordinato con contratto a tempo indeterminato a quello, in realtà sempre subordinato, ma frutto della nuova organizzazione del lavoro determinata dalla legge Biagi.

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