La ministra Bellanova vuole rifilarci per Natale il via libera agli OGM. Domani la commissione agricoltura dovrà esprimersi su quattro decreti della ministra dell'agricoltura.
Noi di Rifondazione Comunista condividiamo la protesta delle associazioni ambientaliste e dell'agricoltura biologica.
Sarebbe autolesionismo per l'Italia aprire le porte agli OGM quando la forza della nostra agricoltura è nella sua tipicità.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Elena Mazzoni, responsabile ambiente
Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

ogm21

Chiediamo ai sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, quanto sia coerente la scelta di ENI come main sponsor del concertone del 1 maggio con il loro sostegno alla piattaforma per la giustizia climatica e per una transizione verde dell'economia.
La stessa Eni a cui nel PNRR del governo si spalanca la porta per l'idrogeno blu prodotto da gas e usando tecniche rischiose e costose come il Carbon Capture and Storage.
Le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori dovrebbero essere alla testa della lotta per un vero Green New Deal, coerente negli obiettivi ambientali e sociali.
Stop al ricatto ambiente-lavoro, le organizzazioni sindacali non ne siano complici.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista
Elena Mazzoni, responsabile nazionale ambiente Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

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"Un anno e poi vado, voglio lasciare a chi verrà una macchina capace di gestire soldi", questa è l'idea della transizione ecologica che ha il neo ministro Cingolani, e per metterla in pratica al meglio si circonda dello staff "idoneo".
Roberto Cerreto, il renziano che riscrisse l'emendamento sui giacimenti di Tempa Rossa, il discusso giacimento petrolifero della Total Oil oggetto di varie vicende giudiziarie, chiesto dalle compagnie petrolifere per aggirare le resistenze della Regione Puglia e centro del caso che portò alle dimissioni dell'allora ministra dello Sviluppo Federica Guidi, capo del gabinetto.
Il vice di Cingolani invece sarà l’avvocato Marco Ravazzolo, responsabile Ambiente di Confindustria.

Insomma, l'ambiente in mano a chi lo devasta mentre la transizione ecologica ci pone di fronte alla necessità di ripensare le politiche industriali, economiche e fiscali, l’energia, la salute pubblica, la gestione delle città, l’agricoltura, i trasporti, la gestione e la tutela del territorio, la ricerca scientifica, la difesa e la valorizzazione della risorsa idrica e perfino la politica estera.
Invece Draghi chiama a gestire la transizione chi ha negato, minimizzato o causato, l'entità e l'impatto della crisi che oggi siamo chiamati ad affrontare.

Elena Mazzoni, responsabile Ambiente Rifondazione

ambiente21

Rifondazione Comunista plaude al blitz di Greenpeace di stamattina al porto di Ravenna. Gli attivisti e le attiviste che hanno scritto “Contiene Foreste” sugli enormi silos di soia importata di Bunge Italia SPA hanno scritto la verità. Non c'è modo più chiaro di dirlo. La soia di importazione contiene foreste, i mangimi per l'allevamento contengono foreste, la carne contiene foreste tropicali che vengono distrutte per alimentare l'agrobusiness globale. Ogni due secondi, nel mondo, un’area di foresta grande come un campo da calcio viene rasa al suolo per far posto alla produzione di mangimi per grandi allevamenti intensivi.
In Amazzonia, polmone verde del pianeta, è salita del 22% la deforestazione per gli allevamenti e per la soia da esportare. La responsabilità di Bolsonaro ma anche paesi dell'Unione Europea sono corresponsabili. Per questo ci opponiamo all'accordo di libero commercio UE-MERCOSUR che rafforzerebbe questa devastazione imperdonabile. Inaccettabili gli insostenibili incentivi UE e degli Stati Nazionali agli allevamenti intensivi. Bisogna favorire politiche di riconversione degli allevamenti intensivi sempre più insostenibili a partire da misure concrete.

Gli incendi devastanti dell'Amazzonia fanno parte di una strategia economica pianificata che ha il suo terminale nell’industria della carne, anche nel nostro Paese che importa dal Basile il 40 percento della soia ovviamente geneticamente modificata per gli allevamenti intensivi. Tra il gennaio e il luglio 2019, secondo le statistiche ufficiali, abbiamo importato più di 130 milioni di dollari di prodotto non lavorato (tra semi e macinato) dal Paese sudamericano.
Per questo sosteniamo il Plant Based Treaty.
La soia per mangimi causa la deforestazione e quindi favorisce cambiamenti climatici e distrugge biodiversità.

Le politiche comunitarie e gli stati nazionali dovrebbero recepire richieste degli ambientalisti invece di assecondare logiche distruttive del capitalismo globale.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, responsabile ambiente di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

Mentre va avanti la sceneggiata sull'orario del "coprifuoco" la maggioranza di governo si prepara ad approvare un PNRR che non risponde ai bisogni sociali e ambientali del paese.

Un'elaborazione priva di trasparenza per un "piano" che nonostante le chiacchiere sulla finzione ecologica consegnerà una valanga di miliardi ai soliti noti interessi forti con persino la beffa di ben 17 miliardi destinati alla spesa per armamenti.

Emblematico che le risorse destinate alla sanità siano largamente insufficienti a colmare i danni causati dai tagli.

Rifondazione Comunista parteciperà al presidio che si terrà oggi davanti alla Camera dei Deputati a partire dalle 15 con le altre organizzazioni e associazioni aderenti a "La società della cura" per proporre un'alternativa a questo PNRR.

Rosa Rinaldi, responsabile sanità
Elena Mazzoni, responsabile ambiente
Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

"Il governo Draghi con il ddl concorrenza vuole imporre l'ulteriore privatizzazione dei servizi pubblici. Vogliono proseguire sulla strada fallimentare delle riforme dell'ultimo trentennio. Dopo il crollo del Ponte Morandi, il disastro ambientale dell'Ilva, i morti della pandemia ci si sarebbe aspettati il rilancio del pubblico e invece lor signori continuano a saccheggiare il nostro paese. Domani parteciperemo al presidio unitario in difesa dell'acqua e dei beni comuni"

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, responsabile ambiente di Rifondazione Comunista

Segue comunicato della campagna:

28 Aprile 2022, ore 16.00
Roma - Piazza delle Cinque Lune

Presidio

La campagna “Fermare il DDL Concorrenza, difendere acqua, beni comuni, diritti e democrazia” lancia per giovedì 28 Aprile a partire dalle 16.00 a Piazza delle Cinque Lune un presidio-conferenza stampa per denunciare la pericolosità dei contenuti del disegno di legge sulla concorrenza e il mercato in materia di servizi pubblici, sanità, servizi sociali, trasporti, rifiuti, energia e per chiedere lo stralcio dell’art. 6 e lo stop a tutti i provvedimenti contenuti nel disegno di legge che impongono nuove privatizzazioni.
Abbiamo già sperimentato cosa significano le privatizzazioni dei beni comuni e dei servizi pubblici. Ne abbiamo una lampante dimostrazione nelle pesantissime bollette di gas, luce e acqua ricevute dalle famiglie questo inverno e inizio primavera.

Veniamo da un periodo di emergenza sanitaria, siamo immersi dentro una drammatica crisi eco-climatica e dentro un drastico peggioramento delle condizioni di vita delle persone, ed ora anche dentro una nuova guerra all'interno dell'Europa.
A partire da questa consapevolezza ci teniamo a denunciare come ulteriori ingenti risorse siano state stanziate per il riarmo, sottraendole a istruzione, sanità, servizi, pensioni.
Decenni di politiche liberiste hanno già compromesso la garanzia di diritti essenziali come il diritto alla salute, ad un lavoro sicuro e non precario, all’istruzione, ad un ambiente salubre, all’accesso ai beni fondamentali per la vita, a partire dall’acqua.

Vogliamo porre uno stop a questo modello sociale basato sui profitti.

Tutto ciò in una città, Roma, in cui il diritto a manifestare è sospeso da mesi.
A partire da ottobre scorso, e fino al 31 dicembre 2022, il Ministro dell’Interno, il Prefetto e il Sindaco, riuniti nel Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, hanno disposto il divieto allo svolgimento di manifestazioni (anche statiche) in alcune piazze nei pressi del Parlamento e di Palazzo Chigi.
Riteniamo inaccettabile tale divieto che di fatto lede il diritto a manifestare garantito dalla Costituzione.
Questa disposizione risulta ancor più inammissibile perché prende a pretesto l’assalto neofascista alla CGIL del 9 ottobre e trasforma questo gravissimo fatto, avvenuto anche per una singolare superficialità nella gestione della piazza, in un alibi volto a impedire mobilitazioni nelle strette vicinanze dei luoghi in cui vengono assunte decisioni strategiche per il futuro di tutte e tutti.

A riguardo dichiariamo che metteremo in campo tutte le iniziative utili per far ritirare tali divieti indegni per un paese democratico.

Campagna
“Fermare il DDL Concorrenza, difendere acqua, beni comuni, diritti e democrazia”

Domani, 5 giugno 2021, verrà depositata la prima causa climatica contro lo stato italiano, per il mancato rispetto dei vincoli climatici presenti negli accordi che lui stesso ha sottoscritto, in cui attiviste ed attivisti ambientali italiani si sono costituiti, come noi, parte civile in rappresentanza delle proprie organizzazioni e realtà.

Non chiediamo risarcimenti economici ma che lo Stato si assuma le proprie responsabilità verso il Pianeta e le generazioni future.

Alle ore 10 a Roma, in Piazza Montecitorio, ci sarà un flash mob per annunciare la notifica dell'atto di citazione della causa e alle 11, in Piazza Montecitorio 131, alla Sala Capranichetta dell'Hotel Nazionale, l'evento di presentazione con la stampa.

Elena Mazzoni, responsabile nazionale ambiente Partito della Rifondazione Comunista

Il Partito della Rifondazione Comunista sostiene la lotta dei movimenti contro i pesticidi e aderisce alla Giornata Stop Pesticidi che si terrà domani.
Parteciperemo con molti compagni e circoli alle varie articolazioni della marcia Stop Pesticidi che si terranno a Follina (TV), Verona, Bolzano, San Vito al Tagliamento.
È urgente ricondurre rigorosamente l'ambito agroalimentare al rispetto dell'ambiente, della riproduzione e della salute umana e animale. Va bandito l'utilizzo della chimica di sintesi, di erbicidi e fitofarmaci; va eliminata la prassi delle monocolture intensive; ed è necessaria una riconversione decisa al biologico.
Le ricadute sociali e sanitarie di questo modello produttivo nelle varie forme - tossicità riproduttiva, neoplasie, patologie endocrine - e l'incidenza pesantissima di questo modello nella pandemia in atto, ci impongono un cambiamento radicale ed epocale, incompatibile con il capitalismo e con lo sfruttamento della persona e della natura.
Invitiamo a firmare l'iniziativa europea dei cittadini Salviamo api e agricoltori https://www.savebeesandfarmers.eu/ita

Elena Mazzoni, responsabile nazionale ambiente Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

tutte le informazioni sulla marcia: https://www.marciastoppesticidi.it/

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Alla popolazione dei comuni dell'Emilia Romagna sommersi da acqua e fango e ai familiari delle vittime esprimiamo la solidarietà e il cordoglio del Partito della Rifondazione Comunista.
Crisi climatica, cementificazione e mancata manutenzione del territorio concorrono al sempre più frequente ripetersi di queste tragedie.
Il PNRR, e la stessa attenzione della Regione, avrebbero dovuto essere finalizzati ad obiettivi come la messa in sicurezza del territorio e non alle solite grandi opere che arricchiscono le lobby dei prenditori di stato.
Governi e Regione dovrebbero smetterla con l'incentivazione della cementificazione invece di fare il contrario.
Anche in questo campo il PD che governa l'Emilia Romagna non è stato diverso dalle regioni governate dalla destra. L’Emilia-Romagna è la terza regione più cementificata d’Italia e per incremento del consumo di suolo nel 2021 (ultimo dato disponibile). Con il 9% di suolo impermeabilizzato l'Emilia Romagna è al di sopra della già altissima media nazionale.

Bonaccini ha approvato una legge urbanistica ignobile da questo punto di vista, contestata dai migliori urbanisti italiani.
Il governo dovrebbe smetterla col negazionismo climatico, il Pd di predicare bene e razzolare male.
Il ripetersi di questi eventi segnala che abbiamo bisogno di un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio e per l'adattamento alla crisi climatica. Vanno cancellate le norme nazionali e regionali che incentivano l'impermeabilizzazione e va approvata una legge per lo stop al consumo di suolo. Bisogna procedere con determinazione verso la transizione ecologica.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale, Stefano Lugli, segretario regionale ER, Elena Mazzoni, responsabile ambiente
Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

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