
di Enrico Grazzini
A destra Silvo Berlusconi propone una politica populista anti-europea e anti-tasse, mentre a sinistra Grillo propone con un certo successo un populismo ecologico e antipartitico. Il liberista Mario Monti, neo-candidato premier per il centro, e il progressista liberalizzatore Pier Luigi Bersani accusano quasi all'unisono sia Berlusconi che Grillo di populismo anti-europeo. Il populismo - e non invece il liberismo e le politiche neo-conservatrici di selvaggia deregolamentazione finanziaria che hanno effettivamente scatenato la crisi globale ed europea - sembra essere il nuovo demone da esorcizzare della politica italiana. Il populismo però è un Giano bifronte: c'è un aspetto dominante del populismo, che è
Pescatori ed agricoltori, disoccupati ed autotrasportatori, commercianti ed artigiani: in Sicilia è esplosa la protesta. Erano anni che la si auspicava e subito echeggiano i sospetti di torbidi criminali e di una jacquerie che si nutre di demagogia e populismo. Che ad accusare i manifestanti di contiguità con la mafia ci si metta pure Confindustria regionale suona quasi paradossale. Ma non era l’organizzazione degli imprenditori a esprimere gli interessi della borghesia mafiosa?
di Angelo d'Orsi









Di Paolo Ferrero




