Vladimiro Giacchè
Se le cose in Europa non cambiano, e velocemente, l'euro rischia grosso. «Per quanto grandi siano i costi di una rottura dell'unione monetaria, se la moneta unica finisce per significare rendimenti dei titoli di Stato fuori controllo, deflazione salariale e recessioni economiche prolungate, prima o poi il problema si porra". Riportiamo ampi stralci dell'intervista di Vladimiro giacchè responsabile Affari Generali della Sator di Matteo Arpe, che, precisando di parlare a titolo personale, ha rilasciato ad Adnkronos sulla situazione in cui versa la moneta unica e sulla crisi. Dopo il 'patto fiscale concordato da 26 Paesi dell'Ue nel corso del vertice di inizio dicembre. Normalista, studi universitari condotti tra Pisa e Bochum e poi incarichi di alto livello nel Mediocredito Centrale e nel gruppo Capitalia, Giacchè è autore di numerosi volumi. «E prima o poi - dice - qualcuno potrebbe essere tentato di anticipare i tempi e far saltare il banco, per non arrivare privo di risorse alla meta». «Credo che tutte queste cose dovrebbero essere attentamente considerate da chi gestisce le cose in Europa. Anche perchè dovrebbe essere evidente che la sfiducia degli investitori riguarda ormai in primo luogo la capacità dell'establishment europeo di gestire con efficacia la situazione». ?I rischi per la moneta unica sono tali che la possibilità di una sua sparizione non sono avanzati solo dagli esperti e dai giornali, ma sono ormai inseriti nei prospetti informativi destinati agli investitori, come, ad esempio, quello pubblicato da Unicredit nei giorni scorsi.