Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

«La manomissione dell’articolo 18 decisa oggi dal Senato ci dice una cosa sola: questo è un governo servo dei banchieri e di Confindustria. Vergognoso il comportamento del PD che 10 anni fa era con noi in piazza e oggi vota a favore della sua manomissione. Dove non era arrivato il governo Berlusconi è arrivato il governo Monti con i voti decisivi del PD: vergogna, vergogna vergogna! Dopo questo voto, Vendola e Di Pietro continueranno ad inseguire Bersani con il cappello in mano o si decideranno a dare una mano a costruire la sinistra? Nell’aderire alle giornate di mobilitazione promosse dalla Fiom per il 13 e 14 giugno, riproponiamo la necessità di unire le forze della sinistra come hanno in Francia con il Front de Gauche, in Spagna con Izquierda Unida o in Grecia con SYRIZA».

«I dati sulla disoccupazione sono tragici, sia in Italia che in Europa - dichiarano Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista e Roberta Fantozzi, responsabile Lavoro di Rifondazione comunista-. Non servono le dichiarazioni di circostanza come quelle del presidente della commissione UE Barroso. Serve che l’Europa cambi politica, invece di proseguire con scelte recessive, inique e insostenibili. E in Italia  il governo dovrebbe prioritariamente avviare un piano per rilanciare l’occupazione, basato sulla riconversione ambientale ed energetica. Occorre tagliare i fondi per la Tav sulla Torino-Lione e utilizzarli per un piano per il lavoro. Chiediamo che Monti si faccia carico di questa situazione che investe in modo se possibile ancora più drammatico i giovani: la manovra, le liberalizzazioni e tutti i provvedimenti del governo “tecnico” non stanno funzionando, stanno aggravando la crisi. Subito un piano di rilancio dell’occupazione e un reddito sociale per i disoccupati».

1 marzo 2012
Ufficio stampa Prc

Roberta Fantozzi, Responsabile Lavoro di Rifondazione comunista - Federazione della Sinistra, dichiara:

«L'appetito vien mangiando. E Confindustria ha un grande appetito. Non gli bastano infatti i copiosi regali sin qui ricevuti. Dopo l'abominio dell'articolo 8 regalatogli dal governo Berlusconi, dopo i copiosi sgravi fiscali che le imprese e le banche hanno ricevuto dal governo Monti, ora chiede di più: sono gravissime le dichiarazioni di Marcegaglia sull'articolo 18.

Invece va rimesso in discussione l'articolo 8, che consente alla contrattazione aziendale di derogare al contratto nazionale e ai diritti del lavoro sanciti per legge: una vera mostruosità giuridica che non esiste in nessun altro paese europeo. E va rimossa l'incredibile amputazione alla nostra democrazia che la Fiat ha consumato espellendo dai luoghi di lavoro la Fiom, cioè il sindacato di gran lunga più rappresentativo. Le vere anomalie dell'Italia non sono certo le leggi a tutela del lavoro, ma imprese che non investono in ricerca e sviluppo, salari che sono al 23° posto su scala Ocse, record dell'evasione fiscale e contributiva, precarietà e disoccupazione per i giovani. Quelli che la recente riforma delle pensioni taglia fuori ancora di più dall'accesso al mercato del lavoro. Per questo è urgente costruire un'ampia opposizione di sinistra al governo Monti e a Confindustria».

Roma, 11 gennaio 2012

Ufficio stampa Prc:
Barbara Battaglia

Roma, 3 novembre 2011 – Si è svolto oggi, giovedì 3 novembre, presso la sede nazionale del Prc un incontro tra Maurizio Landini e Laura Spezia della FIOM CGIL e  Paolo Ferrero e Roberta Fantozzi del PRC – Federazione della Sinistra, sui temi del lavoro e sull’attuale situazione economica e politica.

Roberta Fantozzi, responsabile Lavoro segreteria nazionale Prc, ha dichiarato:

«Ci siamo confrontati sulla partita aperta e sulla piattaforma attuale in merito ai temi del lavoro. Abbiamo espresso alla Fiom il nostro pieno appoggio per la riconquista di un contratto nazionale degno di questo nome, senza deroghe. Siamo a fianco dei metalmeccanici nella battaglia per la democrazia sindacale, affinché si arrivi ad una legge che sancisca il voto vincolante delle lavoratrici e dei lavoratori su piattaforme e accordi come unica via per battere la pratica degli accordi separati. È piena la convergenza sulla necessità di eliminare l’articolo 8 dell’ultima Finanziaria e sul fatto che per centrare quest’obiettivo venga utilizzato anche il referendum. Abbiamo discusso poi del quadro complessivo della situazione del Paese. È assolutamente necessario mandare via il prima possibile il governo Berlusconi e allo stesso tempo rimettere in discussione le politiche della BCE. Infine, per cambiare complessivamente i rapporti di forza nel lavoro e nella società la strada è quella della partecipazione democratica e del protagonismo popolare».

Ufficio stampa Prc: Barbara Battaglia, cell. 366 6292992

Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra, dichiara:

«La ministra Fornero mentre da una parte con il premier Monti taglia le pensioni e i salari con Imu, Iva, accise, addizionali e balzelli di ogni genere, dall'altra dichiara in Senato che bisognerebbe riuscire ad aumentare i salari perché sono bassi. Ci chiediamo a chi si rivolge la ministra: dopo il danno ci risparmi la beffa!
Per aumentare gli stipendi occorreva ridurre subito il prelievo fiscale su salari e pensioni aumentandolo su patrimoni, rendite, redditi alti, tagliare le pensioni d’oro, colpire seriamente l’evasione. E il centrosinistra, in questo quadro, sembra destinato all'eutanasia: noi ci prendiamo il compito e l'impegno di ricostruire un'opposizione di sinistra efficace e determinata contro questa manovra».

Roma, 20 dicembre 2011
Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra, cell. 320 4395331

Roberta Fantozzi, della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, responsabile Lavoro del Prc, dichiara:

«Esprimiamo tutto il nostro sostegno alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ansaldo Breda, che oggi da Napoli a Pistoia hanno scioperato e manifestato contro il piano di tagli occupazionali e il drastico ridimensionamento delle produzioni. Il nostro paese avrebbe assoluto bisogno di un piano per la mobilità sostenibile, in grado di dare risposte strutturali alla cantieristica navale, alla produzione e allo sviluppo del trasposto delle merci e delle persone su ferro, al trasporto pubblico locale e alla produzione di mezzi privati non inquinanti. Invece non c’è un piano di rilancio del trasporto su mare e di Fincantieri. Per il trasporto locale si accelerano le privatizzazioni mentre si è lasciata chiudere la Irisbus. Per le ferrovie c’è un nuovo attacco al lavoro attraverso l’eliminazione del contratto collettivo nazionale e la volontà di arrivare allo scorporo di Trenitalia da RFI, mentre la vicenda Ansaldo Breda prefigura la dismissione della produzione di treni nel nostro paese e l’incertezza totale sul futuro di Finmeccanica. Sosterremo le lotte dei lavoratori per il necessario rilancio della produzione ferroviaria, per politiche industriali pubbliche e per un piano nazionale della mobilità».


Roma, 23 gennaio 2012

Ufficio stampa Partito della Rifondazione comunista

Dichiarazione di Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra

Il Presidente dell''Istat ha spiegato oggi ai deputati della Camera che l'occupazione giovanile (18-29 anni) è scesa del 2,5% nei primi tre trimestri del 2011. E che la disoccupazione tra i 15 e i 24 anni nel terzo trimestre 2011 è stata del 31%. Ora i deputati che appoggiano Monti dovrebbero spiegare a noi che senso aveva, con l'Inps in attivo, approvare una riforma delle pensioni che sposta in avanti la data di pensionamento per milioni di persone e quindi ostacola il ricambio generazionale sul lavoro, di fatto aumentando la disoccupazione giovanile. E che senso ha appoggiare un governo che invita a superare il "monotono" posto fisso, quando spesso non c'è neanche quello precario. Questo è il governo dei fondi pensione privati e del precariato a vita.

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS e Eleonora Forenza, responsabile nazionale Università e ricerca di Rifondazione comunista-FdS, dichiarano:

«Il mancato stanziamento nella legge di stabilità, in discussione in queste ore, dei 400 milioni previsti per il Fondo di Finanziamento ordinario per università e ricerca aggrava ulteriormente la situazione già drammatica degli atenei italiani, dopo i tagli degli ultimi anni e la riforma Gelmini. Il governo dei professori manda al collasso il sistema dell'università e della ricerca pubbliche, mentre continua a finanziare TAV, F35 e banche. La centralità di formazione e ricerca è solo propaganda per questo governo, che in realtà è paladino di politiche di austerity che stanno di fatto negando il diritto allo studio e precarizzando ulteriormente il lavoro nelle università e negli enti pubblici di ricerca. Il rischio default per moltissimi atenei ora si fa sempre più concreto: complimenti governo tecnico, complimenti ad ABC!».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, e Gianluigi Pegolo, responsabile nazionale Democrazia e Istituzioni di Rifondazione comunista-FdS, dichiarano:

«L’anticipazione delle elezioni politiche pone il problema di garantire a tutte le forze politiche oggi non presenti in parlamento la possibilità effettiva di partecipare alla competizione elettorale. La normativa oggi in vigore sul numero di firme necessario alla sottoscrizione delle liste, in ragione dei tempi ristretti che ci separano dal momento elettorale, è oggettivamente discriminatoria. È necessario allora che il governo intervenga per ridurre significativamente il numero di firme necessarie. Anche da queste scelte si misura il tasso di democrazia di un Paese».

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