Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

"Proprio nel vivo della macelleria sociale causata dall’assoluta libertà di sfruttare i lavoratori piuttosto che innovare il frutto del loro lavoro, della piena possibilità di speculare piuttosto che investire, della netta divaricazione della libertà d’impresa dall’utilità sociale, il Governo vuole stracciare lo statuto dei lavoratori e cancellare l’articolo della Costituzione che indica l’unica possibilità di uscita dalla crisi.
Quello che dice testualmente che “l'iniziativa economica (...) non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” e che lo Stato dovrebbe “indirizzare e coordinare per Legge l’iniziativa economica a fini sociali”
Altro che massimizzazione dei profitti e sovranità dei mercati! Al centro delle scelte economiche, come ci hanno ricordato il 12 Giugno scorso ben 26 Milioni di cittadini italiani, debbono esserci la vita ed i diritti fondamentale dei cittadini.
Un Governo oramai sgangherato si permette questa grave provocazione grazie al clima di “coesione sociale” al quale si stanno offrendo i sindacati dei lavoratori ed il PD, la cui indulgenza rispetto all’iniqua manovra finanziaria ne ha consentito l’approvazione in tempi “miracolosi”.
Bisogna smetterla con questa sciagurata pantomima. Piuttosto che larghe intese ed equivoci patti per la crescita, è il momento della mobilitazione sociale e dello sciopero generale. Per conquistare il taglio dei grandi patrimoni, il riequilibrio i redditi, misure drastiche per colpire la speculazione finanziaria, la riconversione ecologica dell’economia basata sulla conoscenza e guidata da un ruolo pubblico, democratico e partecipato, che nello spirito dell’articolo 41 della Carta Costituzionale la vincoli a fini sociali e tuteli i beni comuni!"

Ufficio stampa FdS
per contatti: 3498315492

“La cancellazione del periodo di leva ai fini del computo della età pensionabile non solo è una misura meschina e antipatriottica ma è palesemente anticostituzionale. Infatti i milioni di italiani che hanno prestato il servizio militare o quello civile sostitutivo  non lo hanno fatto per libera scelta ma per un obbligo solennemente sancito dall’articolo 52 della Costituzione.  Non contemplare l’anno di leva  ai fini pensionistici  significa inoltre accanirsi con chi  ha fatto il proprio sacro dovere di difendere la Patria e premiare chi invece , grazie a conoscenze, mazzette o condizioni di privilegio  è riuscito in un modo o nell’altro ad evitare l’onere della coscrizione obbligatoria.” E’ quanto afferma Alfio Nicotra, responsabile nazionale Pace e Movimenti del Partito della Rifondazione Comunista.

“L’articolo 52 della Costituzione – prosegue Nicotra – prevede espressamente che chi è  sottoposto all’obbligo della leva non deve subire discriminazioni quando afferma  che il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino’. E’ evidente che il computo degli anni per la pensione  è da considerarsi a tutti gli effetti parte integrante della posizione di lavoro del cittadino.”“Ormai c’è un divorzio completo tra questo governo e il Paese reale -  conclude l’esponente del Prc -  e si punta volutamente al massacro sociale di chi ha rispettato la legge e dimostrato senso di attaccamento alle istituzioni democratiche. Lo sciopero generale del 6 settembre è solo l’inizio di una mobilitazione più vasta contro chi , dalla tolda di comando, ha deciso di tradire l’Italia migliore  e il suo popolo. “

Roma, 30 agosto 2011

--Ufficio Stampa Prc-Se

Antonio Ferraro, responsabile nazionale Politiche sociali del Prc-Fds, ha dichiarato:

“Questa mattina abbiamo partecipato a Roma, in Piazza del Popolo, all’azione dimostrativa delle persone con disabilità contro la manovra economica del governo che dà il colpo di grazia ai diritti sociali di milioni di cittadini. Condividiamo le loro preoccupazioni e sosteniamo la loro lotta per evitare l’ultimo atto di macelleria sociale che si sta per approvare in Parlamento. Oggi diciamo a gran voce insieme al mondo dei disabili che questa manovra è inaccettabile e che essere responsabili non significa appoggiare i diktat della Banca centrale europea ai danni delle fasce deboli della popolazione, ma al contrario rafforzare ed estendere i diritti e i servizi sociali a tutte e tutti. Ma questo governo non vuol sentire ragioni e ha aumentato i tagli agli enti locali, che determineranno la chiusura dei servizi essenziali, e sta per completare il disastro con la delega assistenziale e fiscale che colpirà famiglie con figli a carico, indennità di accompagnamento, invalidità e reversibilità. Tutto questo è vergognoso e per questo ci batteremo nei prossimi giorni al fianco di associazioni, movimenti contro questa manovra e per avanzare proposte alternative di giustizia e sviluppo sociale, a partire dalla patrimoniale, dal dimezzamento delle spese militari, dal blocco della speculazione per investire su un futuro di diritti, con un welfare pubblico più forte e universalistico”.

-- Ufficio Stampa Prc-Se

«SUBITO IN PIAZZA CONTRO QUESTA MANOVRA INIQUA: UNA STANGATA CHE COLPIRà SOLO I PIÙ DEBOLI»

La Federazione della Sinistra protesterà oggi, lunedì 5 dicembre, di fronte a Montecitorio, in concomitanza con la presentazione della manovra da parte del Presidente del Consiglio alla Camera, dalle 16.30. Al presidio di protesta parteciperanno tra gli altri Paolo Ferrero e Cesare Salvi.

Roma, 5 dicembre 2011

Ufficio stampa Prc: Barbara Battaglia

Roberta Fantozzi della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, responsabile Lavoro del Prc, dichiara: «L’intervista di Marchionne al Corriere contiene affermazioni gravissime. Dopo aver promesso 20 miliardi di investimenti in Italia per far passare il suo “modello” di fabbrica - quello dove non si può scioperare e da cui sono espulsi i sindacati che non firmano i suoi diktat - ora dice che non è esclusa la chiusura di due dei cinque stabilimenti Fiat. In compenso continua nella sua linea di attacco a oltranza ai diritti del lavoro, di cui a suo avviso va fatta carta straccia. E dice il falso quando afferma che l’articolo 18 è un’anomalia italiana. Persino le statistiche dell’Ocse evidenziano come in Italia la protezione contro i licenziamenti sia abbondantemente più bassa della media europea. La verità è che il suo “modello”, fatto di assenza di politiche industriali e di compressione delle condizioni di lavoro, è tanto inaccettabile quanto fallimentare».

Roma, 24 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc

Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

"Le donne e gli uomini che aderiscono alla Federazione della Sinistra domenica prossima cammineranno da Perugia ad Assisi per rivendicare la pace e i diritti umani per tutti.
Cammineremo in tanti e grideremo forte la nostra indignazione contro i nuovi soprusi, le nuove guerre, i nuovi saccheggi di diritti e beni comuni con cui il liberismo sta gestendo in Italia e nel mondo la sua profonda e devastante crisi strutturale.  Contro l’impresentabile  Governo di questo Paese che nello squallore del sovrano  incarna il primato del denaro e del potere sulla dignità della persona.
Cammineremo per rilanciare, nel 50° anniversario della Marcia e nel 150° dell’unità d’Italia,  il progetto di società, civile democratico e solidale, scritto nelle pagine della Costituzione  Repubblicana che nel ripudio della guerra,  violato ancora una volta dal nostro Parlamento,  ha una delle sue colonne portanti.
Cammineremo insieme per  fare di questa splendida Marcia un tratto della strada verso l’alternativa al modello liberista, al suo “pensiero unico” che,  accettato da larga parte dello schieramento politico italiano ed europeo,  rappresenta la vera causa della barbarie imperante.
Una strada che proseguirà per gli stessi fini, il prossimo 15 Ottobre  diramandosi per le  strade d’Europa piene di tanta rinnovata speranza e forte desiderio di cambiare il mondo."

Ufficio Stampa  FdS
per contatti: 3498315492

Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

"Messa in mora della democrazia nei luoghi di lavoro, imbrigliamento del diritto di sciopero, derogabilità del contratto nazionale di lavoro.   L’accordo firmato da Susanna Camusso per conto della CGIL rappresenta nei fatti un schiaffo a quella maggioranza del  popolo italiano che con il proprio voto ha chiesto più democrazia e centralità dei diritti della persona rispetto alle logiche perverse della competitività di mercato.

Esultano Tremonti , Sacconi, la Marcegaglia ed il Sole 24ore titola “una firma per un’epoca nuova”. L’epoca del famigerato “vangelo Marchionne”.

Il sostegno del PD a questa firma, come quello espresso all’azione di polizia contro la popolazione della Val di Susa in lotta per difendere il proprio ed il nostro futuro, così come l’intento dichiarato di mantenere i privati nella gestione dell’acqua nonostante il segnale politico venuto dalle urne, sono l’ulteriore dimostrazione della volontà di spegnere rapidamente la stagione di lotte che ha fatto cambiare il vento in questo Paese.  Quella stagione avviata proprio con i banchetti per le firme sull’acqua e con le lotte di Melfi, Pomigliano e Mirafiori, proseguita con la lotte dei precari, della scuola, delle donne...

Si tratta dello sterile ed autolesionistico tentativo di ricomporre i referenti sociali moderati degli interessi economici e politici dominanti in un nuovo blocco pronto ad alternarsi alla guida del Paese, nell’auspicato “dopo Berlusconi”, senza modificare sostanzialmente il modello economico e sociale liberista che è alla base delle attuali profonde ingiustizie e del continuo saccheggio dei beni comuni e della democrazia.

Se ce ne fosse ancora bisogno, questa è l’ulteriore dimostrazione dell’urgente necessità di ricostruire un polo della sinistra di alternativa aperto, progettuale, autonomo dal PD, che offra una sponda politica ed un sostegno alle lotte sociali che chiedono una reale alternativa al modello sociale ed economico.

Solo se le attuali forze organizzate della sinistra, in particolare la FdS e SEL, daranno vita ad un processo unitario dentro le numerose situazioni di conflitto sociale e di “democrazia insorgente” in atto nel Paese sarà possibile ostacolare questa deriva del centro sinistra e dare un diverso sbocco politico alla forte domanda di alternativa a Berlusconi ed al berlusconismo!"

Ufficio Stampa Federazione della Sinistra (rec.3498315492)

Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

"Ticket nella sanità, aumento dell'età pensionabile, blocco degli stipendi e delle assunzioni nel pubblico impiego, ulteriori tagli alla scuola... Altro che rigore, questa è spudoratezza!

Neppure un vampiro cercherebbe di succhiare sangue, come vuol fare questo governo dove ce n'è rimasto ben poco!

Già i primi assaggi della manovra economica mostrano come questa classe dirigente, asserragliata nel fortino del potere, assediato da un paese oramai stanco di ingiustizie e porcherie sia completamente fuori dal mondo. Come si può concepire che una crisi causata dall'insaziabile avidità dei ricchi che hanno spostato sui propri patrimoni finanziari e immobiliari le risorse prodotte dalla massa dei lavoratori, possa essere scaricata ancora sulle condizioni di vita di una popolazione di cui, come ci dice l'ISTAT, oltre un quarto è a rischio povertà; composto in gran parte di pensionati alla miseria, di giovani precari e senza un futuro?

Il messaggio forte e chiaro che ci arriva dai referendum ci dice invece che questa devastante crisi strutturale può costituire l'occasione per costruire un'alternativa sociale ed economica al modello attuale.

Intanto, una manovra diversa è possibile! Tasse sui grandi patrimoni, tagli alle rendite, all'evasione fiscale, alle spese militari, alle grandi opere inutili e dannose, alla corruzione, ai veri costi della politica... Nuove risorse, invece, per l'equità, il reddito sociale, la lotta alla precarietà; nuovi investimenti sulla ricerca e l'struzione, sulla riconversione delle produzioni industriali obsolete e del modello energetico, sulla manutenzione del territorio e del patrimonio immobiliare...

Questi debbono essere, secondo noi della Federazione della sinistra, i contenuti centrali di una mobilitazione immediata ed unitaria delle forze politiche e sociali della sinistra e del centro sinistra. Questa è allo stesso tempo l'unica base possibile per un confronto programmatico tra le stesse forze finalizzato a dare la spallata decisiva al governo e costruire quell'alternativa nella direzione del vento nuovo che soffia nel Paese?"
Ufficio Stampa Federazione della Sinistra
rec.3498315492

Dichiarazione di Stefano Galieni, responsabile nazionale migranti del prc-se.

"Martedì pomeriggio Rifondazione Comunista parteciperà al presidio contro la proroga a 18 mesi del trattenimento dei cittadini migranti nei Cie.
«Ma ci saremo anche – afferma Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione – perché siamo al fianco di tanti migranti e rifugiati in questo periodo in lotta per la vita e per la libertà.
Con coloro che a Bari, a Mineo, a Trapani, protestano perché i tempi per ottenere risposta in merito alla richiesta di asilo politico sono inaccettabili, oltre 8 mesi e le loro vite sono interrotte.
Con chi nei Cie subisce quotidianamente violenza e repressione. Con i lavoratori in agricol tura di Nardò che rivendicano il diritto ad un salario equo e a condizioni di lavoro dignitose. Siamo accanto avendo negli occhi l’ennesima orribile strage consumata su una carretta del mare, strage le cui colpe ricadono sulle leggi vigenti e su chi sadicamente ed inutilmente ne rivendica l’applicazione». "

--- Ufficio stampa Prc-SE

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