Intervista a De Magistris di Francesca Pilla
Mentre il governo Monti liberalizza...
Intervista al sindaco Luigi De Magistris
La sfida della città partenopea, in controtendenza rispetto a Roma. «Le nostre scelte, avvicinando i cittadini alla politica, fanno paura a molti»
Mentre Monti privatizza e liberalizza, a Napoli si va in direzione contraria e la sfida alla valorizzazione dei beni comuni è diventata il fiore all'occhiello della rivoluzione arancione. Ostinatamente Luigi De Magistris rivitalizza le partecipate del comune: acqua, trasporto e rifiuti. Ieri con una delibera Palazzo San Giacomo ha perfino istituito il Laboratorio Napoli che con le Assise del popolo è il primo esperimento in Europa di messa su carta della democrazia partecipata, mentre dopo aver aperto un registro per le coppie di fatto e quelle Gltb, ha visto la luce, sempre all'anagrafe del comune, anche quello dedicato al testamento biologico.
Sindaco, continuando così Napoli si candida a diventare la San Marino dei benecomunisti...
Scherzi a parte, è un fatto che le nostre scelte avvicinando i cittadini alla politica fanno paura a molti. Noi siamo il contrario dell'antipolitica e lo stiamo dimostrando giorno per giorno. Quello che verrà deciso nelle assemblee del popolo dovrà essere preso in considerazione da questa amministrazione, in un confronto faticoso, ma necessario per gettare le basi della democrazia partecipata. È l'inizio di un esperimento unico, dove l'assemblearismo non sarà più uno sfogatoio, ma un momento di crescita e critica costruttiva, contribuendo alle scelte dell'amministrazione.