Le scelte compiute dal Governo Monti sono del tutto organiche ad un disegno che utilizza la gravità della crisi attuale per la definitiva affermazione di un modello sociale e politico fondato sulle disuguaglianze , sulla contrazione di diritti e tutele del lavoro, sulla marginalizzazione del ruolo degli organismi della rappresentanza sociale. Con un'illusoria copertura di tecnicità ,si compiono in realtà scelte politiche precise che, invece di affrontare la crisi finanziaria mondiale con la riscrittura delle regole di governance della finanza e con una diversa gestione delle politiche pubbliche di bilancio,riconfermano quella stessa impostazione liberista che è all'origine, come universalmente riconosciuto, della stessa crisi economica di cui subiamo oggi tutte le devastanti conseguenze.