121029elezioni siciliadi Gianluigi Pegolo
Il risultato elettorale che si profila in Sicilia nelle elezioni regionali è clamoroso, talmente clamoroso da mettere in evidenza tendenze che trascendono il quadro regionale e parlano al paese. Mi riferisco in particolare al grado di disagio manifestato dall’elettorato e alla crisi profonda che tocca il sistema politico. Non vi è dubbio, infatti, che l’enorme incremento dell’astensione (quasi il 20% in più rispetto alle precedenti elezioni regionali) e il parallelo successo del Movimento 5 stelle indicano che la crisi della politica è giunta a livelli ben superiori di quanto si potesse immaginare solo poche settimane fa. Il Movimento 5 stelle ottiene con il suo candidato intorno al 18%, ma come lista supera il 14%, diventando il primo partito in Sicilia. E questo, si consideri, solo pochi mesi dopo le recenti amministrative nelle quali aveva ottenuto nei comuni del sud percentuali esigue.

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121029draghiMentre cresce l'attesa per l'esito delle consultazioni elettorali in Sicilia, evento che potrebbe fornire dati estremamente interessanti, la Finanza europea lancia il suo attacco.  Udite udite, a farlo è niente meno che Mario Draghi. Forse qualcuno ha sottovalutato l'importanza ed il ruolo (o il compito?) del presidente della Banca centrale europea. Sono i numeri a fare i fatti, e forse anche a decidere, specialmente in un momento storico come questo, lo stesso destino delle popolazioni. Lasciata la scena nazionale al fido scudiero Monti, l'ex presidente di Banca Italia si è concentrato sul controllo della macchina finanziaria europea. Altro che Frau Merkell! Il passaggio smarcante che lo stesso Draghi ha fornito a quella che attualmente è la nazione più potente d'Europa è arrivato proprio ieri (dom.28 ottobre, ndr.). L'occasione è venuta con l'intervista al settimanale tedesco Der Spiegel.

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121029gotorIntervista a Miguel Gotor di Boris Sallazzo
Miguel Gotor ha la voce calma dello studioso e la passione di chi considera la Storia un telescopio verso il futuro più che un microscopio sul passato. Uno sguardo sulle celebrazioni del novantennale della Marcia su Roma, sui 5000 convenuti a Predappio, diventa il puntello, il pretesto per riflettere su una situazione, italiana ed europea, molto preoccupante. Nessun allarmismo, ci tiene a sottolineare, ma serve grande attenzione sul fenomeno.
Festeggiare il 28 ottobre non scandalizza più. C’è stata una normalizzazione riguardo alle pulsioni fasciste nel paese?

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121029fascismodi Moni Ovadia
Il fascismo, la peste nera che provocò spaventosi lutti all’Italia e che ne infangò il nome macchiandosi di genocidi e crimini di guerra, fu sconfitto nel 1945 dagli alleati e dai partigiani della resistenza antifascista. Nel 1948, la sua memoria, la sua pratica e la sua ideologia furono rubricate nella Costituzione Italiana, repubblicana e democratica, come crimine.
In un Paese serio e civile tutto ciò avrebbe messo la parola fine a quel movimento criminale non solo sconfitto ma anche patologicamente in contrasto con l’evoluzione politica e sociale dell’Europa uscita dalla seconda guerra mondiale, perlomeno nelle democrazie più avanzate fra le quali la legge costituzionale collocava anche la nostra.

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121029plasticadi Elisa Zanetti
Sacchetti dell’immondizia dotati di microchip, supermercati alla spina, un centro per riparare oggetti che altrimenti finirebbero in discarica, e uno di ricerca per ideare prodotti non inquinanti. Tutto questo accade a Capànnori, in Provincia di Lucca, Comune che entro il 2020 smetterà di produrre spazzatura.
Prevenire, ridurre, riparare, compostare e poi nel caso riciclare. È questa la filosofia di Capànnori, comune di poco più che 46mila abitanti in provincia di Lucca, dove cittadini e amministrazione comunale stanno cercando di portare a quota zero la produzione di rifiuti nel territorio. Dal 2007 infatti Capannori ha aderito a Zero Waste, Rifiuti Zero, un progetto promosso da Paul Connettt, professore di chimica e tossicologia presso la St. Lawrence University di New York, che prevede l’abbattimento totale della produzione di spazzatura e l’abolizione dell’uso degli inceneritori.

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