di ArticoloTre

Le elezioni in Grecia hanno portato ad uno stallo, con necessità di ripeterle al più presto. Sembra scontato il fatto che ancora una volta prevarranno i partiti anti-rigore, sia a destra che a sinistra. Che effetto avrebbe un ritorno alla Dracma sul paese?

Su questo tema si sono esercitati molti analisti, da ultimo l’Ufficio Analisi

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di Sergio Cesaratto*

Con un peso massimo come la Spagna che si avvia a essere il quarto paese a ricorrere ai fondi europei per tenere in vita un moribondo sistema bancario pieno di mutui inesigibili, di un milione di abitazioni pignorate e invendibili, e di titoli di uno stato in via di insolvenza, è chiaro che l'euro è un dead man walking. Esso è tenuto in vita da un congeniato sistema di pagamenti

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Ansa

Cina e Russia hanno espresso ieri una posizione comune sulla crisi in Siria e sul problema del programma nucleare iraniano. Sulla Siria, i due Paesi, entrambi membri del Consiglio di sicurezza dell’ Onu, hanno riaffermato in un comunicato congiunto il loro appoggio al piano dell’inviato dell’Onu Kofi Annan e la loro contrarieta’ ad ”interventi militari esterni” e al ”cambiamento di regime”.

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di Davide Pappalardo

Intervista al cantautore Peppe Giuffrida :: “Articolo Uno”, 13 canzoni sul lavoro nell’Italia senza lavoro, da ascoltare gratuitamente sul sito dell’Unità. Si tratta di un’iniziativa meritoria e importante perché parla del dramma del lavoro in questo contesto di crisi e di attacco ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. E lo fa dal punto di vista di chi di solito ha pochi spazi per prendersi la parola.

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Stamattina abbiamo partecipato al presidio dei malati Sla sotto il Ministero del Tesoro per protestare insieme a loro contro il governo Monti che sta completando l'opera di smantellamento dello stato sociale iniziato dal governo Berlusconi. I fondi nazionali sul sociale sono stati azzerati, i comuni non hanno più soldi per garantire i servizi essenziali alla cittadinanza. Il risultato è la chiusura o la privatizzazione delle prestazioni, deriva a cui punta la stessa ministra Fornero, andando contro ogni principio pubblico e universalistico previsto dalla nostra Costituzione. Tutto questo è ancora più grave in una fase in cui aumentano disoccupazione, povertà e disuguaglianze. 

E' ora di invertire questa tendenza residuale e privatistica per rilanciare un modello di welfare in grado di rispondere efficacemente ai bisogni vecchi e nuovi della popolazione. Le cose da fare sono poche e chiare: definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali per rendere esigibili diritti e prestazioni omogeneamente su tutto il territorio nazionale; rifinanziare il fondo nazionale delle politiche sociali riportandolo a 1000 milioni di euro; ripristinare quello per la non autosufficienza a 400 milioni di euro; rivedere il patto di stabilità interno per permettere ai comuni di investire nel sociale. I soldi per fare queste cose ci sono e basta prenderli da chi ce li ha, attraverso una patrimoniale sulle ricchezze oltre gli 800mila euro, e tagliando le spese inutili come quelle militari o per opere dannose come la Tav. 
Il presidio ha ottenuto l'ennesimo impegno a parole da parte del governo. Ma purtroppo con le promesse non si risolvono i problemi di milioni di persone.
 
Antonio Ferraro, responsabile nazionale Politiche Sociali del Prc-Fds

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