di Keynes blog

E’ netto come sempre Nouriel Roubini nel ribadire la sua visione pessimistica sull’evoluzione della crisi: lo ha fatto ieri in una intervista a Bloomberg, ribadendo, anche su twitter, gli aspetti che aggraverebbero fortemente il quadro nel 2013. Gli “ingredienti” sono quelli di una “perfetta tempesta globale” già annunciata poco meno di un mese fa su project syndicate, vale a dire il contemporaneo verificarsi di più eventi catastrofici come il crollo dell’Euro, la battuta d’arresto della crescita economica dei Brics con in testa la Cina, una forte recessione in Usa e un conflitto dalle vaste proporzioni nel Vicino Oriente.

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di Articolo Tre

Erano salpati alla fine di giugno, circa due settimane fa, da Tripoli, in Libia. Dopo un solo giorno di navigazione erano giunti in prossimità delle coste italiane quando venti contrari avevano spinto l’imbarcazione, carica di 55 clandestini, nuovamente verso le coste del nord-Africa. Lì l’inizio della tragedia: il gommone, sprovvisto di acqua da bere, ha iniziato a sgonfiarsi e i passeggeri a bordo hanno cominciato a morire lentamente per disidratazione e assideramento fino a raggiungere quota 54 morti.

A trovare l’unico sopravvissuto alcuni pescatori che hanno immediatamente avvertito le autorità tunisine.

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di Alfonso Gianni

Quello che stupisce nella dichiarazione rilasciata dal presidente del Consiglio Monti contro le esternazioni di Giorgio Squinzi, leader di Confindustria, non è tanto il tono e l’aggressività, francamente insoliti per il tradizionale aplombdel personaggio, quanto le motivazioni addotte.

La reazione di Monti non è stata estemporanea né precipitosa. E’ stata accuratamente preparata assieme al suo staff, il che dunque costituisce un’aggravante. Infatti Monti e i suoi devono averci pensato bene e per tempo. Proprio per questo le sue dichiarazioni acquistano di peso e gravità.

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di Rassegna.it

I precari italiani vivono in media con 836 euro netti al mese. E’ quanto emerge dalla fotografia del precariato, diffusa oggi (10 luglio) dalla Cgia di Mestre. Nel nostro paese i precari sono 3.315.580: lo stipendio medio è 927 euro per gli uomii e 759 per le donne. Solo il 15% di questi è laureato, la pubblica amministrazione è il principale datore di lavoro.

La maggioranza dei precari si concentra nel Mezzogiorno, che registra il 35,18% del totale. Analizzando il titolo di studio, il 46% ha un diploma di scuola media superiore, il 39% circa ha concluso il percorso scolastico con il conseguimento della licenza media e solo il 15,1% possiede una laurea.

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di Francesco Piccioni

«Una tempesta perfetta», con tanto di «banchieri impiccati per le strade». Se a parlare così fosse un minoritario militante extraparlamentare, quasi tutti alzerebbero le spalle sorridendo. Se a dirlo è «Mr. Doom», forse l'unico economista di statura globale che abbia capito per tempo cosa stava accadendo nel 2007, all'epoca dell'esplosione di una bollicina insignificante come i mutui subprime statunitensi, allora è tutta un'altra faccenda.
L'analisi di Nouriel Roubini è impietosa e senza vie d'uscita visibili. E certo non piacerà né a Monti né a Merkel. Ma centra il problema dei problemi. «Nulla è cambiato dalla crisi finanziaria. Gli incentivi per le banche

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