Ammontano a circa 134 milioni di euro i compensi erogati, nel 2011, dalle prime otto banche italiane ai propri consiglieri, dirigenti e sindaci. A fare i conti in tasca agli istituti di credito dopo l’invito di ieri del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, a ridurre i costi di dirigenti e amministratori, è stata l’Ansa che ha spulciato nelle relazioni sulle remunerazioni del 2011 delle banche quotate e che includono il costo dei consigli, dei collegi sindacali e dei dirigenti strategici, questi ultimi in numero variabile a seconda dell’organizzazione. In dettaglio Intesa Sanpaolo ha speso circa 28,3 milioni, Mediobanca 20,8 milioni, Unicredit 18,7 milioni, il Banco Popolare 18,2 milioni, Ubi Banca 13,4 milioni, Mps 13,2 milioni, la Bpm 11,1 e la Popolare dell’Emilia 10,7 milioni.

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di globalist.it

Se non è scomunica, poco ci manca. Perché la tesi comparsa sul blog ufficiale del fondatore del M5s è scritta con il manganello: un finto scoop e un fuorionda concordato per motivi di interesse politico, avvicinandosi il termine della seconda legislatura per il consigliere regionale Giovanni Favia: questo il sospetto avanzato in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo a firma del giornalista free-lance Maurizio Ottomano. La tesi prende spunto dalle polemiche nate dal fuorionda choc carpito al grillino eletto in Emilia Romagna, Giovanni Favia, e trasmesso durante la trasmissione "Piazzapulita" di La7 in cui si denunciava la mancanza di democrazia nel Movimento lamentando la gestione padronale del suo fondatore e del guru Gianroberto Casaleggio.

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di Rassegna.it

E’ passata la terza notte di occupazione per i minatori della Carbonsulcis a Nuraxi Figus. A quanto riferisce l’Agi, i lavoratori che stanno portando avanti la protesta sono sempre più esasperati, ma non hanno intenzione di smettere. Anzi promettono nuove iniziative di lotta. “Le notizie che arrivano da Roma non sono confortanti - dichiarano le Rsu -, perchè il governo non sembra voler prendere in considerazione il progetto di rilancio. A questo punto siamo pronti a nuove azioni di lotta, più eclatanti, anche fuori da Nuraxi Figus”. Stamani un medico e un infermiere sono scesi all’interno della miniera, per verificare le condizioni dei lavoratori che proseguono la mobilitazione. Alcuni di loro hanno registrato problemi di bassa pressione, sono quindi stati portati all’esterno, mentre molti altri hanno continuato l’occupazione.

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di Attilio Folliero

Monti non ha ancora compiuto un anno di governo, essendo in carica dal 16 novembre, ma le cifre parlano chiaro: un assoluto disastro! Il Supplemento al Bollettino Statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” n. 52 del 15/10/2012, pubblicato dalla Banca d’Italia, evidenzia chiaramente le cifre del disastro. Con la pubblicazione odierna, si rendono pubblici i dati aggiornati al 31 agosto. Il debito pubblico continua a crescere, ma con l’avvento di Monti la crescita è stata superiore agli anteriori governi.
Il debito pubblico italiano al 31 agosto 2012 era 1.975, 63 miliardi di Euro. Il debito pubblico nel 2011 (fra il 31/12/2010 ed 31/12/2011) è cresciuto del 3,00%; se consideriamo gli ultimi dodici mesi del governo Berlusconi (31/10/2010 – 31/10/2011) il debito è cresciuto del 2,38%. Invece negli ultimi 12 mesi (31/08/2011-31/08/2012) la crescita del debito è stata del 3,51%.

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di Ilvo Diamanti

Il post-berlusconismo, oggi, ha due eredi, due volti, due modelli. Monti e Grillo. Diversi e anche di più. Quasi alternativi. Eppure complementari, simmetrici. Interpretano le due principali risposte alla crisi della "democrazia del pubblico" all'italiana. Dove il rapporto con la società è mediato dai media tradizionali, in primo luogo la televisione.

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di Domenico Naso

Thom Yorke, frontman dei Radiohead, ce l’ha a morte con le banche. Lo ha dimostrato chiaramente lo scorso weekend dal palco del BBK Festival di Bilbao.
Il rocker ha esortato gli spagnoli a scendere in piazza contro le banche, colpevoli della crisi del paese iberico: “Sappiamo che qui in Spagna state avendo molti problemi e non ci sono più soldi. Noi pensiamo che sia necessario scendere in strada a protestare: qualcuno vi ha rubato quei soldi, e quel qualcuno sono le banche”. I Radiohead non sono nuovi a prese di posizioni politiche e sociali, visto che in passato hanno supportato il movimento Occupy e hanno “prestato” un loro brano alla nuova campagna virale di Greenpeace.

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di Claudio Grassi

La raccolta firme in difesa del mondo del lavoro rappresenta una straordinaria occasione non soltanto per difendere il principio che non si può accettare la compressione dei diritti, ma anche per identificare e rilanciare il mondo del lavoro come soggetto vitale della e per la democrazia. Ed in ultima analisi è questo anche il migliore antidoto a quel senso diffuso di scollamento e rifiuto verso la politica che troppo frettolosamente viene  spesso identificato nella generica formulazione dell’antipolitica.

La modifica dell’art.8 ci ha parlato di una stagione di declino, dove fu messo in atto da un berlusconismo alle sue fasi terminali il maldestro tentativo di ultima supplica verso i poteri forti per evitare la sua cacciata. Si è provato a barattare, perché di questo si è trattato, la possibilità di derogare la contrattazione nazionale in cambio di una maggiore clemenza nei tempi del redde rationem all’interno del capitalismo nostrano.

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di Mario Pianta

Domani i ricchi e famosi d'Italia si trovano a Cernobbio, sul lago di Como, per fare affari e pensare alle elezioni.
Le nuvole sull'Italia sono nere: ieri l'Ocse ha stimato al 2,4% la caduta del Pil nazionale nel 2012.
Una piccola schiarita in Europa, con Mario Draghi che dichiara «faremo tutto il necessario per l'euro, che è irreversibile», annunciando il programma di acquisto illimitato da parte della Bce di titoli di stato fino a tre anni, a condizione che i paesi interessati firmino un accordo con il Fondo salva-stati europeo per drastiche politiche di austerità. Champagne per la finanza, e Borse tutte in salita. Musi lunghi invece tra gli industriali che guardano al crollo della produzione. I guai della Fiat (e il superbonus di Marchionne) li ha raccontati ieri l'articolo di Pitagora sul manifesto e sbilanciamoci.info.

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di Jacopo Cosi

Dodici film maker per “Valtari”. L’ultimo album dei Sigur Ros, onirico, dilatato e sognante alla maniera della band islandese scoperta da Bjork, non finisce di regalare emozioni. “Una valanga al rallentatore” come il gruppo stesso lo ha definito, “Valtari” è uscito lo scorso maggio e adesso si imbarca in una giornata mondiale di cortometraggi. La via è quella dello streaming in contemporanea in cinque continenti tra il 7 e il 9 dicembre, nei luoghi più comuni o insoliti, tra cui scuole di cinema, negozi di ferramenta, rock club, saloni di bellezza. In Italia verrà proiettato il 7 a Torino (Museo Nazionale del Cinema), e il 9 a Bologna (Kinodromo), Conegliano (Apartaménto Hoffman), Terni (Centro di Palmetta), Milano (Minema), Roma (al BlackMarket, vivace locale nel quartiere Monti).

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