Analizzando l’esperienza del Front de Gauche (FdG) colpisce in primo luogo il coraggio di assumere a base del suo programma l’analisi economica eterodossa, con un risultato che mi sembra ragionevole [1]. Su un piano economico, ad esempio, si individuano le radici dell’attuale crisi economica nella redistribuzione del reddito a favore dei profitti operata negli ultimi 30 anni, e si considera il debito pubblico una “vittima”, e non un “artefice”, della crisi - cose spesso affermate da economisti critici, ma raramente da un partito politico.

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di Angela Vitaliano

Il mio amico Enrico, che vive e lavora in Italia, diceva oggi che noi italiani, che tanto accusiamo i parlamentari, non ci rendiamo conto di essere esattamente come loro. In questo senso, in nessun luogo al mondo, così come in Italia, i politici sono “rappresentanti” del popolo che continua a votarli per poi trovarseli al potere e sputargli addosso.

Il fatto è che non proviamo più indignazione, né ribellione, né disgusto ma sopratutto non crediamo possibile cambiare le cose. Non ci rendiamo conto che la forza del nostro voto, la forza della nostra maggioranza potrebbe finalmente trasformare l’Italia in un paese normale. Democratico. Perbene.

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di Franco Frediani

Neppure la condanna a quattro anni inflitta a Silvio Berlusconi ci farà cambiare idea. Entrare in giudizi di merito OGGI, sarebbe ininfluente e depisterebbe l'attenzione, come già in altre occasioni avevamo affermato, da quella che è la realtà nuda e cruda. Il dato certo è che, malgrado le tante "requiem" di solidarietà provenienti dal mondo politico di centrodestra, nessuno ha intenzione di sostenere ancora un "cavallo zoppo" qual'è ormai l'ex premier. 
Poco importa se c'è un nesso tra la decisione di non ricandidarsi o meno; il futuro dei più "accorti" sostenitori del conservatorismo liberista, hanno da tempo compreso che non ci sono più le condizioni (con Berlusconi) per riconquistare la fiducia della Gente. 

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Un intreccio impressionante tra affari economici e politici: è quanto si evince dal documentato dossier sul pirogassificatore in Valle d’Aosta elaborato dai Gc della Valle d’Aosta. Il documento è stato presentato il 26 agosto durante un’affollata assemblea alla quale hanno partecipato Rosa Rinaldi, resp. Nazionale Ambiente di Rifondazione comunista, Francesco Lucat segretario della federazione valdostana del Prc e i rappresentanti dei giovani comunisti. Numerose le testate giornalistiche presenti all’assemblea. Diversi gli interrogativi che scaturiscono dalla lettura del dossier. Non si capisce perché la regione voglia produrre energia da rifiuti, quando è ricchissima di centrali idroelettriche. Non è chiaro con cosa sarà alimentato il pirogassificatore. La raccolta differenziata è inoltre stranamente molto al di sotto di quanto previsto dalla legge.

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Intervista a Sergio Mattone

di An. Sci.
«Se prima il reintegro era la regola per i licenziamenti ingiustificati, adesso diventa una mera eccezione. E in più l'onere della prova viene caricato di fatto sulle spalle dei lavoratori». Sergio Mattone, ex presidente della sezione Lavoro della Cassazione, ritiene negativa la riforma varata dal governo Monti. Sottolinea che in alcuni casi aumenterà il contenzioso.

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di Maria R. Calderoni

Freud direbbe che ha l'invidia del pene. Va bene, la cornice è quella tutta delitti e misfatti confezionata facendo man bassa del "Libro nero del comunismo" rinforzato da contributi del calibro di Pansa, Guzzanti, dossier Mitrokhin, e roba del genere. Ma dentro la cornice, quale quadro! Dentro la cornice, il Pci splende! Proprio quello, il "vecchio Pci"!
Si intitola "La linea rossa. Da Gramsci a Bersani. L'anomalia della sinistra italiana" (Mondadori, pag. 417, euro 20) il libro di Fabrizio Cicchitto appena giunto in libreria, e, una volta arrivato all'ultima pagina, il lettore si stropiccia gli occhi: che cos'è, Intervista col vampiro, Attrazione fatale? Hanno forse sbagliato titolo?

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di Nando Mainardi e Laura Veronesi

La replica del sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri alla richiesta del presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime della strage della stazione di Bologna, Paolo Bolognesi, di rimuovere finalmente il segreto di stato è sconcertante. Magri reputa infatti "triste che si accusi lo Stato di nascondere la verità". Evidentemente Magri, già sottosegretario del governo Berlusconi, non conosce la storia di questo Paese: in tutte le stragi, Bologna compresa, uomini e settori delle istituzioni e degli apparati di sicurezza hanno lavorato sistematicamente per occultare la verità.

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di Franco Astengo

Il tema del rinnovamento, più o meno generazionale, sta agitando il sistema politico italiano, anche per via del fatto che – bene o male – tra qualche mese si celebreranno comunque le elezioni.
Il soggetto maggiormente colpito dal fenomeno “rinnovatore”, che qualcuno definisce “rottamatore”, è il PD, anche per via del fatto che in questo partito (e collaterali) è stato messo in moto il meccanismo delle primarie, che nella versione all’italiana, solletica le ambizioni personali più diverse e disparate, comprese quelle meno legittime sul piano politico.
In realtà il tema del rinnovamento del sistema politico andrebbe affrontato in maniera affatto diversa da come sta avvenendo: partendo da una valutazione seria di come è stato governato il paese nel corso di questi ultimi 25 anni.

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di Guido Rossi

La confusione della politica e il conseguente smarrimento dei cittadini, che sovente provoca attrazioni verso il populismo o verso derive sociali, sono in questo periodo al centro della crisi e della inefficienza dei governi incapaci di risolverla. La prossimità di competizioni elettorali riempie i media di dichiarazioni scomposte e spesso contraddittorie, mentre rimangono sullo sfondo i maggiori mali delle democrazie, che non paiono trovare se non rimedi sempre più lontani nel tempo.

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