120323loucaFransisco Luça, leader del partito della sinistra radicale, si mobilita con il sindacato
Il Portogallo si è fermato contro i licenziamenti facili e l'abolizione di fatto della contrattazione collettiva, sostenendo lo sciopero generale della maggiore centrale sindacale, Cgtp, cui ha aderito anche Blocco di Sinistra (Bloco de Esquerda -Be). Ne abbiamo parlato con Fransisco Luça, leader del partito della sinistra radicale.
Quali sono i vostri punti fondamentali contro la riforma?
In questo momento la disoccupazione vera arriva al 22%. Facilitare i licenziamenti, come prevede la riforma, significa peggiorare la situazione. Vogliamo un'altra politica che aiuti la creazione di posti di lavoro, con giustizia fiscale e redistribuzione della ricchezza. Una politica che permetta di vivere e non di sopravvivere in condizioni di povertà con salari e pensioni da poveri.

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120413siriaGiorgio Paolucci - Avvenire

Viviamo in Siria da più di sette anni, amiamo questo Paese e il suo popolo. Ci sentiamo indignati e impotenti di fronte al tipo di informazioni che circolano in Europa e fanno opinione, sostenendo le sanzioni internazionali, una delle armi più inique che l’Occidente usa per tenersi le mani pulite e dirigere comunque la storia di altri popoli. Pulite fino a un certo punto: si moltiplicano le segnalazioni della presenza di personale militare inglese, francese (e di altri Paesi) a fianco degli insorti per organizzare le azioni di guerriglia, grave violazione internazionale che passa sotto silenzio.
Sono state raccolte firme e fondi per aiutare la “primavera” del popolo siriano.

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Syriza2

di Argiris Panagopoulos
La sinistra greca non si lascia ricattare da Berlino, Bruxelles, Papadimos e gli speculatori internazionali. Nel primo sondaggio post elettorale pubblicato dalla Marc per l'emittente privata Alpha Tv, due greci su tre - il 62,7% del campione - vogliono una coalizione di governo e Syriza vola quasi alle stelle arrivando al 27,7%, (11 punti in più rispetto alla percentuale ottenuta il 6 maggio) contro il 20,3% della Nuova Democrazia, il 12,6% del Pasok, il 10,2% dei Greci Indipendenti, il 7% del Kke, il 5,7% di Xrisi Avghi e il 4,9% della Sinistra democratica.

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121001tunisiadi Riccardo Noury
La notte del 3 settembre, una coppia fa l’amore in macchina, in una strada di Tunisi. Arrivano tre poliziotti. Due stuprano lei, 27 anni, direttamente dentro il veicolo, il terzo costringe il fidanzato ad prelevare contante da un vicino bancomat.
La ragazza presenta denuncia all’autorità giudiziaria. I tre poliziotti vengono arrestati per stupro ed estorsione. Il codice penale tunisino, emendato nel 2011, contiene una definizione del reato di tortura quasi in linea col diritto internazionale e prevede pene durissime, fino all’ergastolo, per chi la pratica. (Il parlamento italiano, che da quasi un quarto di secolo non introduce il reato di tortura nella legislazione, sebbene sia obbligato a farlo dal 1988, anno della ratifica della Convenzione Onu contro la tortura, potrebbe prendere esempio).
Finisse qui, questo post racconterebbe una storia in cui un grave reato commesso da un pubblico ufficiale viene denunciato e perseguito dalle autorità giudiziarie.

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121108carceredi Aldo Rotolo
La polizia antisommossa turca ha attaccato un meeting organizzato dal Partito per la Pace e la Democrazia (BDP) ad Istanbul in sostegno ai detenuti Kurdi in sciopero della fame nelle carceri turche nel 54° giorno della protesta. E' successo il 4 novembre. Una gran folla si era riunita ad Aksaray, tra i partecipanti anche numerosi deputati del BDP tra cui Aysel Tugluk e Sebahat Tuncel ed il cantante ed ex candidato del BDP Ferhat Tunc. La polizia ha attaccato lanciando gas lacrimogeni e manganellando i partecipanti. Tre persone sono state arrestate; molte altre sono state aggredite con getti d?acqua ad alta pressione e gas urticante.

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guerramalidi Francesco Rambaldi
Mali, quattro ore di volo dalle nostre coste. Dopo la Germania, anche l’Italia, senza alcuna discussione e decisione parlamentare, entra in guerra oggi, a fianco della potenza continentale francese, diretta dal socialista Hollande in grave calo di consensi, (e tuttavia riferimento unanime della sinistra nazionale, ivi inclusa Sel), per mettere una toppa alla ennesima catastrofe causata da Sarkozy, Cameron, Berlusconi, Usa, Onu, UE, & C. nella guerra di aggressione alla Libia di Gheddafi. Tuareg e jiadisti, qaedisti e “terroristi”, ecc. hanno conquistato il nord del Mali, grande paese del Sael, destabilizzato da un golpe di pochi mesi fa (con acquiescenza e complicità europea e americana).

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di Yousef Salman

Martedì 23 ottobre, il professor Hanna Nasser, Presidente della Commissione Nazionale delle Elezioni, ha annunciato i risultati delle elezioni amministrative in Cisgiordania del 20 ottobre. Organizzate solo in Cisgiordania per il rifiuto di Hamas di svolgerle anche a Gaza. Alle elezioni  hanno partecipato tutte le organizzazioni dell'Olp: Fatah, il Fronte Popolare, il Fronte Democratico, Al Mubadarah. Hamas ufficialmente ha boicottato le elezioni, per le ragioni che tutti noi conosciamo: eventuali nuove elezioni possono far perdere Gaza ad Hamas, determinando la sua fine politica.

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di Gianmarco Pisa

Un evento nell’evento. La Repubblica Bolivariana del Venezuela ha ospitato tra il 4 e il 6 Luglio scorsi, per la prima volta, la riunione del Forum di San Paolo, che ha coinvolto più di seicento attivisti politici della sinistra mondiale di ispirazione democratica, patriottica, progressista, rivoluzionaria ed anti-imperialista. Si è trattato del diciottesimo incontro dell’assise regionale e internazionale, la quale ha raccolto, in questa occasione, centinaia di delegati di movimenti sociali e circa cento rappresentanti di partiti politici della sinistra di progresso soprattutto latino-americani ma complessivamente provenienti da cinque continenti.

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warriorsdi Anna Curcio e Gigi Roggero
Sabato 5 gennaio è morto Sol Yurick. Nato nel 1925 in una famiglia di lavoratori ebrei immigrata negli Stati Uniti, è stato un grande scrittore: tra gli altri suo è il libro The Warriors, da cui è stato tratto il celebre film I guerrieri della notte. Sol era comunista e, dopo il 7 aprile 1979, ha fatto parte dei comitati contro la repressione in Italia. Lo ricordiamo con un’intervista della primavera 2010.
Sol Yurick è uno scrittore di parte. E la parte si produce nella rottura, nella scissione, nel rifiuto che costituisce nuova soggettività. Come il padre, ebreo che ha rifiutato di fare il colono in Palestina e ha trovato la sua terra promessa andando negli Stati Uniti: non realizzando l’american dream, ma diventando comunista.

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