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di Federica Pitoni

La palla passa a Sarsak che scatta, sorprendentemente, la passa ai suoi compagni di squadra, siamo nella metà campo avversaria, i difensori passano al contrattacco, lo bloccano con un intervento falloso. E’ incredibile! Fallo! E’ fallo e l’arbitro statunitense e i guardialinee europei non fischiano. Il gioco continua. Scandaloso! Non è stato fermato il gioco e Sarsak è a terra visibilmente vittima di un fallaccio. Proteste dai compagni di squadra e dagli spalti, ma niente. Il gioco continua. La squadra avversaria si è impossessata della palla e corre verso la metà campo palestinese. La squadra palestinese ha un sussulto. La difesa si organizza e crea un contrasto netto. Niente da fare però.

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di Emma Mancini

Novanta giorni senza mangiare: Mahmoud Sarsak sta lentamente morendo mentre il pubblico europeo ha gli occhi incollati agli schermi tv per seguire i campionati del Vecchio Continente.Dopo l'appello del campione inglese Eric Cantona e l'intervento della FIFA tramite il suo presidente, Blatter, a favore di Sarsak, i palestinesi ora ci provano con l'UEFA. L'organizzazione per il calcio europeo è impegnata

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di Keynes blog

E’ netto come sempre Nouriel Roubini nel ribadire la sua visione pessimistica sull’evoluzione della crisi: lo ha fatto ieri in una intervista a Bloomberg, ribadendo, anche su twitter, gli aspetti che aggraverebbero fortemente il quadro nel 2013. Gli “ingredienti” sono quelli di una “perfetta tempesta globale” già annunciata poco meno di un mese fa su project syndicate, vale a dire il contemporaneo verificarsi di più eventi catastrofici come il crollo dell’Euro, la battuta d’arresto della crescita economica dei Brics con in testa la Cina, una forte recessione in Usa e un conflitto dalle vaste proporzioni nel Vicino Oriente.

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121114huelga generalda Marx 21
Nel momento segnato da una grave situazione per i lavoratori e i popoli di Portogallo e Spagna, che devono affrontare una violenta offensiva contro i loro diritti lavorativi e le loro conquiste sociali e democratiche, il Partito Comunista Portoghese (PCP) e il Partito Comunista di Spagna (PCE) ritengono che la crisi in Portogallo e Spagna, con caratteristiche specifiche in ogni paese, riflette l'approfondimento della crisi del capitalismo e della sua espressione nell'Unione Europea, a cui il grande capitale tenta di rispondere con un'offensiva che configura un grave regresso di civiltà. Le politiche seguite, sia in Portogallo che in Spagna, avanzano con la brutale spirale di austerità, intensificazione dello sfruttamento, disoccupazione, bassi salari e precarietà, impoverimento, con la messa in discussione di diritti, condizioni e servizi essenziali per la necessaria prestazione di assistenza sanitaria, di educazione e di sicurezza sociale, che stanno creando situazioni di autentica catastrofe sociale.

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di Federica Pitoni *

Qualche giorno fa il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth ha pubblicato un articolo dal titolo “Goodbye, occupation myth” (“Addio alla leggenda dell’occupazione”) sostenendo la tesi, affatto nuova per il sionismo, che la Palestina non esiste. Nel catenaccio del pezzo si specifica: “Anche in termini puramente giuridici, Israele non occupa nemmeno un centimetro di Giudea e Samaria”. Attenzione alla terminologia: Giudea e Samaria, ovvero i nomi storici ebraici che indicano il perimetro dei Territori Occupati, quella porzione di terra che venne appunto occupata dagli israeliani dopo la Guerra dei Sei Giorni del 1967. Ebbene, riassumendo velocemente – l’articolo originale potete leggerlo in questo

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di Argiris Panagopoulos

Abbiamo incontrato ad Atene il 37enne leader di Siryza, Alexis Tsipras. Lui e il partito resistono anche ai più duri attacchi dei media greci ed europei e sono pronti a dare battaglia fino all'ultimo voto «per liberare la Grecia dai Memorandum neoliberali della troika e da un sistema politico che per quarant'anni ha succhiato le energie del paese».

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di red.

Oggi è una giornata di cerimonie in tutto il Sudafrica per ricordare i 44 minatori uccisi dalla polizia nella miniera di platino di Marikana, nel nord ovest del Paese. Una settimana fa, 34 minatori, che scioperavano per chiedere alla Lonmin, la compagnia proprietaria della miniera, migliori salari e condizioni di lavoro, furono uccisi dalla polizia che aprì il fuoco contro di loro. In precedenza, altre 10 persone, tra cui due poliziotti, erano rimaste uccise in altri scontri.

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121001cgtpdi Iside Gjergji
Era evidente ieri la soddisfazione di Armeno Carlos, leader della Cgtp, nel vedere la piazza “o Terreiro do Paço” piena “come un uovo”. La giornata di lotta contro l’“affondamento del Portogallo”, convocata ieri dai sindacati e da diverse forze politiche della sinistra portoghese, ha di fatto raggiunto i suoi obiettivi: mostrare la crescente forza della protesta popolare, che ormai ha invaso ogni angolo del paese (il 15 settembre scorso erano in piazza in tutto il paese quasi un milione di persone, circa un portoghese ogni dieci), e lanciare un nuovo sciopero generale contro le politiche di tagli del governo e della Troika.
Ad annunciare l’idea di un nuovo sciopero generale in Portogallo è stato proprio Armeno Carlos quando, alle ore 16, è salito sul palco per parlare ai numerosi manifestanti che avevano occupato la piazza.

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syria1503

di Fabio Amato

La situazione in Siria peggiora di giorno in giorno. Il livello di scontri armati fra forze del governo e esercito ribelle portano ad una militarizzazione sempre più cruenta del conflitto,le cui vittime sono come sempre civili, aprendo...

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