di Argiris Panagopoulos

«Mantenere la coesione sociale non sarà facile» il primo ministro greco Antonis Samaras è tornato da Parigi con questa convinzione e non si sbaglia. Atene ribolle, le piazze sono tornate a riempirsi. La protesta questa volta non è innescata dai tagli feroci imposti dalla troika, ma dal vento xenofobo che soffia violentemente nel Paese. Sono quasi 500 le aggressioni a sfondo razziale compiute in Grecia negli ultimi sei mesi e ormai hanno una cadenza quotidiana. La più feroce l'11 agosto quando un iracheno di 19 anni è stato assalito all'esterno di una moschea improvvisata di Atene, colpito più volte con un coltello, gravemente ferito, il giovane è morto poche ore dopo in ospedale.

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121005chavezdi Jean-Luc Mélenchon * e Ignacio Ramonet **
Hugo Chávez è senza dubbio il capo di Stato più calunniato del mondo. Mentre ci avviciniamo alle elezioni presidenziali del 7 ottobre, queste diffamazioni stanno diventando sempre più infami. Sia a Caracas che in Francia e in altri paesi. Testimoniano della disperazione degli avversari della rivoluzione bolivariana di fronte alla prospettiva (che i sondaggi sembrano confermare) di una nuova vittoria elettorale di Chávez.
Un leader politico deve essere giudicato per le sue azioni, non per le voci messe in giro contro di lui. I candidati fanno promesse per essere eletti: pochi sono quelli che, una volta eletti, le mettono in pratica. Fin dall'inizio, la promessa elettorale di Chávez è stata molto chiara: lavorare a favore dei poveri, ossia - da quelle parti - la maggioranza dei venezuelani. E ha mantenuto la parola.

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1211119petraeusdi Maria R. Calderoni
Chissà perché mi è venuto in mente
"Comma 22", il romanzo di Heller, quello del famoso paradosso che non consente nessuna possibilità di scelta. <Comma 21. L'unico motivo valido per essere esonerato dal fronte è la pazzia>. <Comma 22. Chi chiede di essere esonerato dal fronte non è pazzo>. Mi è venuto in mente seguendo le news del generale Petraeus, un gran pezzo di generale, uno di quelli che non devono chiedere mai, Comma 22.
Per questo è offensivo ingiusto e umiliante, perdio, che uno come Petraeus, Generale senza se e senza ma, sia oggi su tutte le bocche per uno straccio di adulterio (colpa, del resto, da lui, Ufficiale e Gentiluomo, prontamente risarcita con confessione e dimissione urbi et orbi).

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di Globalist.it

La Peugeot licenzierà 8mila dipendenti. Ad annunciarlo è la casa automobilistica che contemporaneamente fa sapere anche che lo storico storico stabilimento di Aulnay, alle porte di Parigi verrà chiuso. Ma il presidente della Francia, François Hollande, non ci sta e dichiara il piano tagli «inaccettabile» e «da rinegoziare». E annuncia che entro il 25 luglio presenterà un piano di supporto per l'azienda automobilistica domestica, che probabilmente prevederà incentivi per l'acquisto di auto. Nei giorni scorsi, presentando il piano di maxi-tagli (Negli ultimi 20 anni non c'è stato un altro piano così drastico) il numero uno della Peugeot, Phillipe Varin, ha indicato che i tagli sono inevitabili

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121002lisbonaRisoluzione approvata nel corso della grande manifestazione, organizzata a Lisbona della Confederazione Generale dei Lavoratori Portoghesi (CGTP-IN)
Una grande ondata di malcontento, protesta e indignazione generalizzata ha percorso le strade, le piazze e le vie del Portogallo intero.  Lavoratori, pensionati, giovani, disoccupati e la generalità dei cittadini, condividono un arretramento sociale e civile che infrange e cancella i diritti duramente conquistati con la lotta dei lavoratori e del popolo portoghese e che corrode le fondamenta del regime democratico conquistato con la Rivoluzione del 25 di Aprile.

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di Marcello Musto

La ricchezza di Potosì, città della Bolivia, cominciò a essere conosciuta in Europa nel 1545, quando un gruppo di conquistadores spagnoli vi si insediò per sfruttare il tesoro conservato nel suo sottosuolo. In pochi decenni, la città si ingrandì enormemente e, a ottanta anni dalla sua fondazione, divenne, con i suoi 160.000 abitanti (più di Parigi, Roma, Londra e Siviglia), il centro più popolato e ricco d’America.

La sua fama girò il globo intero. Si calcola che dalle sue cave siano stati estratti circa 50.000 tonnellate di argento, tante quanto ne sarebbero bastate per costruire un ponte fino alla Spagna.

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121107greciadi Argiris Panagopoulos
I nuovi 13,5 miliardi di tagli portano a 76 miliardi (il 40% del Pil) il totale delle finanziarie imposte dalla Troika
Ieri la democrazia greca è stata duramente messa alla prova dall'epoca della caduta dei colonnelli. I reparti speciali della polizia in assetto di guerra sono entrati nel parlamento, arrivando fino all'ingresso dell'aula parlamentare per reprimere lo sciopero proclamato dai dipendenti del parlamento contro la seduta in corso che eliminava i loro diritti. Sotto lpaura dell'interruzione della seduta il governo ha ritirato il disegno di legge per far rientrare gli impiegati nelle loro funzioni e far uscire i celerini dal parlamento.

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di Michele Giorgio

Non occorre conoscere l'ebraico. Un semplice turista può facilmente capire l'argomento che da giorni occupa le prime pagine dei giornali israeliani. Le immagini sono eloquenti, immancabile quella del cacciabombardiere sullo sfondo di una mappa dell'Iran, con indicati tutti i siti nucleari. Il mondo, come ben spiegava Aluf Benn domenica scorsa in un editoriale su Haaretz, tace e non reagisce. «Un silenzio assordante».

La comunità internazionale, come tanti amano definirla, si è abituata alla retorica bellica del premier Netanyahu o, peggio, si è rassegnata al fatto che Israele presto o tardi attaccherà le centrali atomiche iraniane facendo precipitare il Medio Oriente nel baratro di un nuovo conflitto. Come se non bastasse già la devastante guerra civile siriana.

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di Patrizio Gonnella

Il 16 ottobre del 1998 Augusto Pinochet venne arrestato a Londra. Le autorità inglesi avevano ricevuto una richiesta di estradizione dal giudice spagnolo Baltazar Garzòn il quale stava conducendo un'inchiesta sui crimini di tortura commessi dal dittatore cileno. Si aprì allora un dibattito giurisdizionale pubblico intorno alla persecuzione su scala universale dei crimini contro l'umanità. La Camera dei Lord emise ben due sentenze per sottolineare come le azioni giudiziarie contro le gross violations of human rights non potevano essere contenute negli angusti limiti statuali.

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