di Angelo d'Orsi

Sto seguendo, come tanti, le vicende relative alla costruzione di un possibile “Quarto Polo”, desideroso, per una volta, di uscire dal ruolo dell’osservatore, sia pure partecipe e simpatetico, e impegnarmi direttamente: “metterci la faccia”, come si dice da qualche tempo. In particolare sono stato stimolato dall’iniziativa di Luigi De Magistris. Ho provato a seguire anche, in certa misura, “Cambiare si può”, partecipando a qualche assemblea. L’ultima delle quali, domenica 29 dicembre, a Torino, mi ha gettato nello sconforto. I “garanti” reduci da incontri con Antonio Ingroia, hanno annunciato l’intenzione di chiudere la trattativa, a causa della insistenza di tre segretari di partiti (Diliberto, Bonelli, Di Pietro) disposti ad appoggiare la Lista Ingroia senza simboli, di entrarvi.

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swartzdi Riccardo Luna
Un giorno lo capiremo e quel giorno ci decideremo finalmente a chiedere scusa a quelli come Aaron Swartz: gli hacker. E se il solo leggere una cosa così ci appare assurdo, questo dimostra l’enormità dell’equivoco collettivo che è stato generato negli ultimi trent’anni. Abbiamo fatto passare gli hacker per delinquenti. Criminali. Soggetti pericolosi per gli individui e persino per la pace mondiale.
E’ vero, qualche hacker ha effettivamente commesso delitti, fatto danni, creato disagi, talvolta grandi disagi. Ma è come se avessimo preso una piazza piena di pacifici manifestanti e gli avessimo dato dei “terroristi” perché fra loro ce n’era uno. Gli hacker sono un’altra cosa: gli hacker vogliono cambiare il mondo per renderlo un posto migliore e sono convinti che un computer connesso a Internet sia la strada ideale per farlo.

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bandieraprc

Ecco il primo quadro relativo ai dati essenziali emersi dai congressi regionali svolti. In fondo trovate  le relazioni svolte dai segretar* uscenti.

Umbria:
Eletto il nuovo Segretario: Luciano Della Vecchia. Eletto il Cpr composto da 49 compagne/i . Eletto il Crg composto da 11 componenti, Presidente Manfroni Massimiliano. Eletto il nuovo Tesoriere: Babusci Amedeo.

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In questi ultimi anni il tema della connessione tra le lotte, tra politica e sociale, tra i diversi soggetti della sinistra, tra istituzioni e cittadini ha attraversato il nostro dibattito, insieme alla necessità di costruire e progettare un’alternativa di società.

Un’alternativa di società strettamente connessa ai temi dell’ecologia, dei beni comuni, dell’innovazione nel sistema di produzione, ai saperi, alla ricerca. Che rimetta al centro il lavoro e i diritti ridotti oggi a pura variabile dipendente dal mercato. Che si connetta alle vite precarie dei giovani portatori di istanza di futuro.

Un’alternativa di società fondata sulla democrazia e sulla partecipazione, facendo nostra la lezione che ci è venuta dalla straordinaria partecipazione e vittoria ai referendum. Vittoria che muove una critica di fondo al privatismo e ripropone un nuovo intervento pubblico e la de-mercificazione di beni fondamentali quali l’acqua.

Il nostro manifesto prende spunto dall’immagine di un microchip e traccia le linee necessarie di connessione verso la “FUTURA UMANITA’”. Un tema che, stando nel solco della nostra tradizione, evoca per le immagini che proponiamo un’idea di futuro.

“CONNETTIAMOCI” , quindi, perché l’alternativa di società a cui guardiamo interroga direttamente la nostra responsabilità.

Buon Congresso.

Rosa Rinaldi

Ps: il manifesto del Congresso che vi presentiamo è stato ideato da Veronica Albertini del dipartimento comunicazione del PRC, che ringrazio per il suo lavoro.

referendumconsegnadi r. pol.
L'obiettivo, almeno il primo, è stato raggiunto. Il comitato promotore dei referendum contro l'articolo 8 e per l'articolo 18 sul lavoro hanno consegnato ieri mattina le firme in Cassazione. I vari soggetti promotori ne hanno raccolte oltre un milione (Idv, Sel, Pdci, Prc, Verdi, Fiom; le componenti della Cgil Lavoro e Società e la Cgil Che vogliamo, Alba e Articolo 21). «Si tratta di una gigantesca domanda di difesa dei diritti del lavoro che deve pesare nell'imminente campagna elettorale richiamando tutte le forze politiche alle proprie responsabilità e con la quale dovrà misurarsi il nuovo governo», spiegano i referendari.
D'ora in poi però la battaglia referendaria diventa tutta politica e molto legale. Da questo punto di vista, infatti, non è certo passata inosservata l'assenza di Nichi Vendola ieri dal «Palazzaccio» romano.

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121203moneteda Pubblico
«La crisi sistemica fa crescere i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari che mettono in mezzo a una strada oltre 46 mila famiglie. E invece di aiutare famiglie e pmi in crisi, le banche speculano per pagare i dividendi a Fondazioni». E’ quanto sottolineano Adusbef e Federconsumatori in una nota congiunta in cui indicano la stima di un’ulteriore crescita del 22,8% di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari.
Se tra il 2008 e il 2011 i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari sono aumentati di circa il 75%, arrivando a sfiorare quota 38 mila, Adusbef stima che per il 2012 (secondo i dati raccolti nei principali Tribunali alla data del 30 settembre 2012 e proiettati al 31 dicembre 2012) «ci potrebbe essere un boom ulteriore con un più 22,8%, sfiorando così il 100% nel quinquennio 2008-2012, con circa 100 mila case mandate all’asta ed altrettante famiglie gettate nella disperazione».

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120927grafico calodi Francesco Piccioni
Ci cominciamo a togliere il pane di bocca. Quando le voci da tagliare arrivano al cibo significa che lo spazio per arretrare, nelle condizioni di vita, si sta facendo minimo. E puntualmente l'Istat registra l'andamento della spesa degli italiani. Tutti i numeri sono preceduti dal segno meno, senza alcuna eccezione. A luglio la diminuzione «congiunturale» (sul mese precedente) sembra minima: -0,2%. Ma la media del trimestre maggio-luglio è già più evidente: -1.
Fin qui si potrebbe pensare che gli accorti consumatori stiano solo razionalizzando meglio i loro acquisti, limando l'inessenziale. Non è così. Se si confronta infatti il livello del luglio di quest'anno con quello del 2011 si vede una «buco» del 3.2%, che racchiude il -3,8% dei prodotti non alimentari e il -2 del «cibo». Si stringe davvero la cinghia, insomma.

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consumidi rassegna.it
Il 2012 è l'anno peggiore dal dopoguerra. Lo affermano i commercianti italiani. “L'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra a novembre una diminuzione del 2,9% in termini tendenziali ed una flessione dello 0,1% rispetto al mese precedente. In termini di media mobile a tre mesi l'indicatore, corretto dai fattori stagionali, mostra un arretramento, proseguendo nel trend in atto dalla fine del 2011'. E' quanto si legge in una nota. “I dati dell'ICC relativi ai primi 11 mesi, -2,9% rispetto all'analogo periodo del 2011, mostrano con una certa evidenza come il 2012 si avvii ad essere ricordato come l'anno piu' difficile per i consumi del secondo dopoguerra. La riduzione e', infatti, la piu' elevata registrata dall'inizio delle serie storiche', continua la nota.

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120323governodi Paolo De Prai

Quando da bambino collezionavo francobolli fui molto colpito dai pezzi della repubblica tedesca di Weimar, che avevano valori enormi, anche sovrastampati.
In seguito scoprii, che a causa della crisi economica del 1929, in Germania vi fu una tremenda inflazione e disoccupazione di massa.
Questa situazione non fu causata solo dalla crisi economica, ma piuttosto dalle politiche monetariste del cancelliere Brüning (marzo 1930-marzo 1932), chiamato in seguito “cancelliere della fame”.
Tale politica monetarista consistette in due manovre.
La prima fu la compressione del credito per combattere l’inflazione, perché per l’economia classica l’inflazione è il risultato di un eccesso di circolazione monetaria a fronte di produzione di beni e servizi, la seconda politica fu quella di taglio dei salari, per favorire l’esportazione.

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