1211089votoRedazionale
Ad oggi ancora non è dato sapere con quale sistema elettorale andremo a votare nel 2013. Porcellum, mattarellum, l’uno o l’altro modificati: il dibattito è ancora in corso.
Ieri la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato (ricompattando la vecchia maggioranza di centro-destra con il sostegno di Api e Udc) un emendamento al testo della legge elettorale in discussione, che prevede una soglia del 42,5% per ottenere il premio di maggioranza (pari al 12,5%). In modo contrario hanno votato il Pd e l’Idv.

Leggi tutto...

121122hendrixdi Michele Primi
Seattle, Stato di Washington. Fine anni cinquanta, molto prima del movimento per i diritti civili. Il quartiere di Rainer Vista è un ghetto di afroamericani. Per racimolare qualche soldo in più, Al Hendrix sgombera le cantine. Si porta dietro due dei suoi cinque figli, Johnny Allen detto Jimi e il piccolo Leon: «Stavamo ripulendo una cantina, e il proprietario ci ha detto che potevamo tenerci tutto quello che ci serviva », racconta Leon. Jimi Hendrix ha quattordici anni. «Ad un certo punto Jimi trova una chitarra, un vecchio modello acustico della Sears, Roebuck & Co senza corde, con il manico quasi spezzato.

Leggi tutto...

brancaccio

di Emiliano Brancaccio

Elsa Fornero è stata la mia docente di Macroeconomia nel 1998, durante i corsi del Master in Economics del CORIPE Piemonte di Torino, l'attuale Real Collegio.

Leggi tutto...

ferreropaolodi Paolo Ferrero
Care Compagne e Cari Compagni,
come deliberato in varie riunioni della Direzione nazionale e del Comitato Politico Nazionale, stiamo lavorando per la costruzione di una lista unitaria di sinistra che si presenti autonomamente alle prossime elezioni.
E’ questo un obiettivo necessario per evitare che proprio le forze che si sono opposte alle politiche del governo Monti siano escluse dal prossimo Parlamento, e con esse le ragioni dei diritti del lavoro, dell’opposizione al Fiscal Compact e alle politiche europee, della difesa del welfare. Sarebbe un fatto assai negativo per il nostro partito e per il nostro progetto politico.
Nessuna di queste forze, dall’IdV a Rifondazione Comunista, dal movimento di De Magistris ad Alba ha, da sola, la possibilità di eleggere. E’ invece evidente che una lista che tenga insieme l’arco di forze politiche, sociali e culturali che si sono opposte al governo Monti, può rappresentare un punto di riferimento reale per quanti non si riconoscono né nell’alleanza dei democratici e progressisti, né in Grillo.

Leggi tutto...

federico aldrovandi1di Patrizia Moretti
Caro Presidente,
Mi chiamo Patrizia Moretti. Lei non mi può conoscere ma il suo ministro degli Interni mi conosce eccome! Io ho il grande torto, la grandissima colpa di avere avuto un Figlio, appena maggiorenne, incensurato ucciso da 4 agenti di polizia di Stato.
Ecco io ho la grande colpa di essere la madre di Federico Aldrovandi, morto a Ferrara mentre chiedeva e supplicava aiuto a 4 agenti di polizia che con ferocia disumana si stavano accanendo su di lui, inerme a terra. Io ho questa colpa.
E' per questo motivo che il PM di turno ha lasciato solo il mio ragazzo, cadavere, sull'asfalto di via Ippodromo, non degnandosi di intervenire per rendergli giustizia.

Leggi tutto...

121122fototassodi Studenti e Studentesse del Liceo Tasso
La mattina del 15 novembre i ragazzi non si sono recati nelle aule, ma hanno richiesto di svolgere un’assemblea straordinaria in cortile, dato il clima di tensione e confusione creatosi a seguito dell’assemblea d’Istituto di lunedì 12 novembre. Nella votazione tenutasi per scegliere la forma di protesta da attuare, su 250 votanti totali, 96 si sono espressi a favore di una cogestione con interruzione della didattica, 136 a favore di un’occupazione, nonostante questa non fosse contemplata come voce, seppur richiesta da alcuni studenti, i restanti a favore delle altre proposte, come le lezioni in piazza.
L’assemblea straordinaria è nata, quindi, dall’esigenza di un confronto tra TUTTI e SOLI gli studenti, confronto che non si è verificato lunedì e necessario a stabilire una linea comune da seguire: infatti era necessario prendere in considerazione la totalità dei voti: da una parte l’occupazione che ha la maggioranza delle preferenze, seppur esclusa dalle voci, dall’altra la maggioranza “ufficiale” ottenuta dalla proposta di cogestione che, in ogni caso, era stata consegnata in Presidenza per il Collegio Docenti.

Leggi tutto...

ferreropaolo1di Paolo Ferrero
Ai compagni e alle compagne di Rifondazione Comunista
vi scrivo per la seconda volta in poche settimane. Lo faccio ed alla vigilia di una importante campagna elettorale per cercare di riassumere il senso del nostro impegno in RIVOLUZIONE CIVILE con Ingroia candidato presidente.
Innanzitutto considero un successo politico essere riusciti a dar vita a questa lista autonoma dal PD. Erano anni che ci lavoravamo e ancora poche settimane a molti fa pareva una impresa impossibile. Non solo, il programma di questa lista, pur non raccogliendo completamente il nostro programma, è buono. Vi sono le cose fondamentali che vanno dette per disegnare una alternativa: dal no al fiscal compact e alla Tav in avanti. Inoltre riamo riusciti a far accantonare definitivamente l’idea di fare la desistenza al Senato nei confronti del centro sinistra. Si sarebbe trattato di una scelta suicida che avrebbe trasformato la lista ad una sorta di appendice minoritaria del PD, priva di prospettiva e progetto politico. RIVOLUZIONE CIVILE  si presenta quindi agli elettori come polo politico autonomo dal centro sinistra, esattamente come noi volevamo.

Leggi tutto...

tassinari cameraardentedi Checchino Antonini
«La parola di Stefano, anche quando la leggi in solitudine e in silenzio, non è mai soltanto parola scritta, c'è una spinta all'oralità trasmessa dal fraseggio e dal ritmo, dalla "tornitura" delle parole, dalla ricerca delle assonanze... Sulla pagina si coglie una promessa di voce, di ritmo, di suono che viaggi nell'aria e faccia vibrare i timpani, ovvero incontri un corpo. Ecco, c'e` sempre un invito all'ascolto e all'incontro».
«Senza dubbio. La scrittura, per Stefano, sia quella propria che di altri scrittori, è sempre qualcosa da mettere in azione attraverso la voce, la presenza del qui ed ora di qualcuno che quelle parole le estrae dalla pagina per renderle suono.

Leggi tutto...

Paolo Ferrero
Sul Manifesto del 28 dicembre è apparso un articolo che attribuisce a Rifondazione Comunista la volontà di chiudere Liberazione. Si tratta del contrario del vero. Chi vuole chiudere Liberazione è il governo, con il taglio dei fondi. Rifondazione Comunista non ha solo la volontà ma anche l’interesse politico a tenere aperta Liberazione. Vediamo nel merito. In primo luogo Rifondazione Comunista in questi anni ha fatto tutto il possibile per tenere aperta Liberazione e a tal fine ha speso una gran parte delle sue scarse risorse: nel 2008, anno in cui fui eletto segretario e ultimo anno della direzione Sansonetti, la perdita di Liberazione fu di oltre 3 milioni e centomila euro. Grazie ad un piano di riorganizzazione in cui tutti hanno fatto il possibile – partito, direzione, lavoratori e lavoratrici - nel 2009, primo anno della direzione di Dino Greco, la perdita scese a 1,6 milioni di euro. Nel 2010, la perdita sarebbe stata di 300.000 euro ma il taglio operato da Berlusconi e Monti ci aggiunge altri 500.000 euro di perdita. Per il 2011, a fronte di un bilancio che sarebbe andato in pareggio, il taglio del finanziamento pubblico deciso dal governo produce un mancato introito e quindi una perdita di 2 milioni di euro. Se in questi giorni stiamo discutendo del futuro di Liberazione è a causa di questi tagli, altrimenti saremo andati avanti tranquillamente avendo finalmente raggiunto il pareggio di bilancio! In questi anni Rifondazione Comunista – che non ha rappresentanze parlamentari a nessun livello – si è sobbarcata per tenere in vita Liberazione un costo di 5 milioni di euro. Il taglio definito dal governo in questi giorni produce un buco di altri 2 milioni e mezzo di euro. Ci troviamo quindi di fronte ad un giornale che grazie ai risparmi aveva sostanzialmente raggiunto il pareggio e che in virtù dei tagli del governo viene messo fuori mercato. In questa situazione abbiamo deciso la sospensione dell’uscita di Liberazione a far data dal primo gennaio e di proseguire provvisoriamente solo con l’edizione on line. Ogni giorno di uscita del giornale cartaceo avrebbe voluto dire 8.000 euro di perdita ulteriore. Questo soldi Rifondazione Comunista non li ha e quindi non li può spendere. Nella sostanziale assenza di finanziamento pubblico e nella totale indisponibilità del sistema bancario a concedere prestiti, Rifondazione semplicemente non può spendere i soldi che non ha. Riguardo all’accusa di difendere solo gli iscritti a rifondazione e non i lavoratori in generale, segnalo che i dipendenti di Rifondazione Comunista a livello nazionale sono passati da 160 del 2008 a poche decine, quasi tutti in cassa integrazione. Per utilizzare al meglio il periodo di sospensione delle pubblicazioni abbiamo lanciato una sottoscrizione al fine di raccogliere risorse finalizzate alla prosecuzione dell’attività di Liberazione nelle forme che saranno possibili in virtù delle risorse disponibili. In secondo luogo proseguiamo la battaglia contro il governo per ottenere i reintegro del fondo per l’editoria e per ottenere una parola chiara relativamente alle risorse disponibili per il 2012. Solo dopo aver ricevuto risposte chiare dal governo potremo decidere il futuro di Liberazione. Da quanto esposto a me pare evidente che Rifondazione Comunista vuole tenere aperta Liberazione mentre i tagli del governo la stanno portando alla chiusura e alla perdita dei posti di lavoro. Segnalo a tutti, a partire dai compagni e dalle compagne del Manifesto, che sarebbe il caso di fare una battaglia comune contro il governo, per ottenere il ripristino dei fondi, invece che prendersela con Rifondazione che, semplicemente, più di così non può fare.

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno