Care compagne e Cari Compagni,

Domenica 5 febbraio, dalle ore 10.00 alle 17.00, presso il C/S Brancaleone in via Levanna 11, a Roma, si svolgerà l’assemblea nazionale della Campagna “Noi non paghiamo” per organizzare una mobilitazione nazionale contro carovita e sfruttamento.

“Fine del mese-Fine del mondo: stessa lotta” è lo slogan che in questi ultimi mesi ha unito chi si batteva contro l’aumento dell’inflazione, i tagli al reddito di cittadinanza, che costringono lavoratori e lavoratrici ad accettare condizioni di lavoro di moderna schiavitù, i licenziamenti e le delocalizzazioni dei grandi gruppi industriali a chi contrastava la povertà energetica, l’uso delle fonti fossili, rincari energetici, di vita e contro il modello capitalista estremo che mette a rischio la sopravvivenza stessa della specie.

Ancora una volta la crisi senza fine del sistema economico capitalista la vogliono far pagare ai più deboli, ai precari, a chi non ha rendite finanziarie, a chi lavora e fatica a tirare la fine del mese. Un quadro generale così grave da richiedere con urgenza una grande campagna sul salario, contro il carovita e lo sfruttamento, per garantire un decente livello di vita per tutti e tutte e un necessario cambio di paradigma economico internazionale capace di fuoriuscire dal modello di dominio produttivista che devasta gli ecosistemi, genera miseria e flussi crescenti di migranti, nuove guerre.

Rifondazione Comunista sostiene il movimento NOI NON PAGHIAMO che prosegue e allarga i suoi obiettivi: dalla contestazione dei rincari energetici, avviata alla fine dell’estate in parallelo con analoghi movimenti in Francia e Spagna, alla battaglia più complessiva contro l’attacco alle condizioni di vita e contro il modello energivoro ed estrattivista che mette a rischio la sopravvivenza stessa della nostra specie.

Pertanto auspichiamo la partecipazione di compagne/i del partito e dei GC all'assemblea che si svolgerà il 5 febbraio a Roma presso il centro sociale Brancaleone.

Qui l'evento facebook.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc-Se
Elena Mazzoni, segreteria nazionale, responsabile Ambiente Prc-Se
Andrea Ferroni, coordinatore nazionale GC Prc-Se

Esprimiamo la nostra gioia per la decisione del Tribunale di Milano di respingere l'assurda richiesta di sorveglianza speciale per l'attivista di Ultima Generazione Simone Ficicchia.
Simone non è un mafioso, non c'è alcuna pericolosità sociale che giustifichi l'abnorme richiesta della Questura di Pavia.
E' una vittoria della Costituzione sempre più ignorata da chi gestisce l'ordine pubblico.
Il questore di Pavia dovrebbe dimettersi.
Invece di criminalizzare Ultima Generazione il governo dovrebbe andare a scuola dagli attivisti come Simone.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, responsabile ambiente di Rifondazione Comunista

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Le ragioni delle azioni dirette nonviolenta degli attivisti di Ultima Generazione - come il lancio di vernice al Senato stamattina - sono pienamente condivisibili.
Il governo Meloni - come quello Draghi - sta procedendo sulla strada delle fonti fossili invece di puntare sulle rinnovabili.
A dettare le politiche energetiche non sono obiettivi collettivi lungimiranti ma potenti interessi economici. Si torna indietro persino a norme approvate dal governo Berlusconi.
Il dato drammatico è che anche le opposizioni parlamentari di Azione e PD condividono queste politiche di rilancio del fossile.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, responsabile ambiente di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

senato2

"Domani noi di Unione Popolare con de Magistris parteciperemo in tutta Italia alle manifestazioni per lo sciopero globale per il clima. Ci saremo come ambientaliste/i di lunga data che condividono l'agenda climatica dei Fridays For Future i cui contenuti sono nel nostro programma e soprattutto corrispondono alle lotte che portiamo avanti da sempre.

Per fermare la catastrofe climatica e ecologica c'è bisogno di un approccio ecosocialista che metta in discussione un capitalismo predatorio e una politica al servizio delle grandi imprese e della finanza. La soluzione non arriverà dall'1% più ricco ma dalla costruzione di un movimento popolare per la giustizia ambientale e sociale.

La riconversione ecologica passa attraverso una radicale riorganizzazione dell'economia e della vita collettiva che redistribuisca il lavoro e ne crei di nuovo nella cura e nei settori non climalteranti. Bisogna costruire nelle piazze, nelle comunità e nelle istituzioni un'alternativa ai partiti del negazionismo come la destra ma anche ai finti ambientalisti del PD"

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, responsabile ambiente di Rifondazione Comunista, candidati di Unione Popolare con de Magistris

"Sono lieta di essere stata invitata per questa mattina dal comitato “La scienza al voto”, per il convegno “Scegliamo il futuro” – ha dichiarato Elena Mazzoni, candidata nelle liste di Unione Popolare alle imminenti elezioni – I promotori e le promotrici, consapevoli della gravità del cambiamento climatico, di cui in questi giorni abbiamo avuto nuove prove nelle nostre regioni, di quanto stia accadendo nell’intero pianeta, hanno chiamati tutti ad un confronto. Nelle loro riflessioni e nelle loro ricerche è chiarissimo come l’approvvigionamento energetico, lo smaltimento di rifiuti, le conseguenze dei disastri provocati da alluvioni e siccità, non ultime le migrazioni forzate che costringono già oggi decine di milioni di persone ad abbandonare le proprie case, sono questioni da affrontare con uno sguardo rivolto al bene comune e non devono essere fonte di profitto per alcuni. E sono curiosa di sentire cosa diranno i negazionisti del cambiamento climatico, i fautori del ritorno al fossile o coloro che si improvvisano fan delle centrali nucleari pulite che difficilmente si realizzeranno nei prossimi 20 anni, gli scopritori di un green washing che lascerà tutto immutato. Soluzioni sono possibili per fermare il tracollo del pianeta. Ci sarà proposta, come forze politiche, la creazione di un organismo di consulenza scientifica a cui dovranno dare ascolto governo e parlamento, su clima e ambiente. Se questo sarà un organismo indipendente e in grado di intervenire, la sede del Cnel è un segnale positivo, allora si potranno avanzare proposte. Ma quanti saranno fra gli interlocutori quelli disponibili a comprendere che la salvezza della terra dipende da un drastico e radicale cambiamento del modello di sviluppo?".

Elena Mazzoni, resp ambiente Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea e candidata nelle liste di Unione Popolare con de Magistris

P.S al convegno si potrà assistere presso la sede del Cnel oppure on line su youtube

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