Articolo tratto da http://www.globalproject.info

Dopo l'approvazione in Consiglio Comunale a Padova della fusione/incorporazione Acegas Aps ed Hera, avvenuta con i voti dei consiglieri PD, IDV e Sel (astenuto il consigliere Pisani, contraria la consigliera Daniela Ruffini PRC-PDCI e contrari, per il gioco delle parti, i 15 consiglieri dell'opposizione) continua la mobilitazione.

Il Comitato Due Sì per l'acqua bene comune di Padova ha preparato un dossier sulle falsità che sono state usate per sostenere la fusione. Nella prefazione del dossier si dice. " Nell’assenza di un reale contraddittorio in città, intendiamo socializzare le note che seguono, come contributo per svelare le tante falsità, ambiguità, affermazioni truccate utilizzate dai suoi sostenitori per coprire le verità sottese a questa sciagurata operazione. Ci hanno sommerso di numeri e dati ma quello che pensiamo interessi alla città sia cogliere realmente il senso di un'operazione che consegna i nostri servizi alle logiche nefaste del mercato e del profitto".

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Articolo tratto da http://www.giornalettismo.com

L’analisi è ufficiale e i documenti li mettono su Facebook i comitati di Taranto in lotta contro l’Ilva: i Cittadini e lavoratori liberi e pensanti che pubblicano un certificato di analisi scientifica del fornetto 3 dell’Ilva.
AMIANTO - L’impianto siderurgico diffonde nell’aria di Taranto l’amianto.
“Il 04/10/2012 all’Ilva di Taranto”, scrivono i cittadini, “nello specifico nell’area LAB/PTM è stato prelevato un campione dal fornetto n° 3. Nella stessa data sono state eseguite delle prove per verificare la presenza di amianto nel campione prelevato, e sempre nella stessa data è stato emesso il rapporto che vedete in foto. L’esito a queste prove eseguite nei laboratori di Ilva S.p.a. su un campione prelevato in Ilva S.p.a. attesta che l’amianto è: PRESENTE”.
MORTI - L’analisi è dunque recentissima, dell’altroieri, e conferma la presenza di un elemento patogeno negli scarichi dell’Ilva che in Italia dovrebbe essere bandito dal 1992. Lo scorso giugno Emilio Riva, già presidente dell’Ilva, e altre 28 persone tra dirigenti ed ex dirigenti dello stabilimento siderurgico di Taranto sono stati rinviati a giudizio con accuse di disastro colposo e omissione dolosa di cautele sul luogo di lavoro: quindici persone morte fra il 2004 e il 2010 per avvelenamento da amianto pesano sul bilancio dei danni dello stabilimento tarantino. A quanto pare, ce ne potrebbero essere altre.

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, ha dichiarato:

«La legge di stabilità appena approvata è un vergognoso atto che colpisce ancora una volta i cittadini più deboli come le persone con disabilità. In pochi anni, il governo Berlusconi e quello “tecnico” hanno azzerato i fondi per il sociale da 2 miliardi e mezzo a 270 milioni di euro, tagliato drasticamente i trasferimenti a Regioni e Comuni, con effetti disastrosi in termini di servizi e prestazioni sociali alle persone con disabilità e ai non autosufficienti. Oggi, con la legge di stabilità è stato superato ogni limite rendendo soggette a Irpef le pensioni di invalidità e dimezzando i permessi lavorativi ai figli che devono assistere i genitori con disabilità grave. Tutto ciò mentre si stanziano i soldi per la Tav: un’opera inutile, dannosa per l’ambiente, costosissima, che serve unicamente a fare arricchire i soliti noti. Nell’azione del governo vi è un accanimento barbarico contro le persone con disabilità. È un massacro sociale, ci uniamo allo sdegno delle organizzazioni delle persone con disabilità. Insieme a loro ci batteremo con forza perché queste misure vengano ritirate e il 27 ottobre scenderemo in piazza a Roma anche per questo».

di Paolo Ferrero - ilFattoQuotidiano del 10 ottobre 2012

Nella manovra di stabilità vi sono provvedimenti di cui nessuno parla.

In primo luogo non appare l’ennesimo giro di vite sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie. Il provvedimento sottopone le pensioni di invalidità all’Irpef e per questa via le riduce. In secondo luogo vengono dimezzati i permessi lavorativi ai figli che devono assistere i genitori con disabilità grave. Non so esattamente quanto denaro porterà nelle casse dello stato questo provvedimento ma so che è un provvedimento barbarico, indegno di un paese civile. Infatti questi provvedimenti si sommano ad altri che hanno sostanzialmente azzerato i fondi per le persone con disabilità. I governi Berlusconi prima e Monti poi hanno sostanzialmente azzerato i fondi per la spesa sociale. Quando ero ministro del governo Prodi ero riuscito a portare i fondi per il sociale a 2 miliardi e mezzo, adesso questi fondi assommano a 270 milioni di euro. Un taglio di oltre 2 miliardi che si aggiunge ai tagli dei trasferimenti agli enti locali e alle regioni – i titolari della spesa sociale – con effetti disastrosi per la pubblica assistenza.

Io non credo che nel paese vi sia una esatta consapevolezza di cosa significa tutto questo. Le persone con disabilità non fanno notizia e sono vissute come un fatto privato delle famiglie e delle associazioni di autotutela. Ci troviamo però di fronte a milioni di persone che sono abbandonate a se stesse. Pensate a cosa vuol dire per una famiglia a reddito medio avere un genitore non autosufficiente in assenza di un sostegno pubblico: da mille euro al mese di spesa in su con un completo stravolgimento della propria vita attorno al genitore non autosufficiente. Se la famiglia deve essere il luogo degli affetti, in troppi casi diventa il luogo della disperazione. La Bibbia dice “non caricate sulle spalle degli altri pesi che non possono portare”. Io penso che il governo stia facendo esattamente questo: sta caricando sulle spalle dei più deboli e dei loro famigliari pesi che non possono portare.

Questa situazione è tanto più vergognosa perché mentre le persone con disabilità e in particolare gli anziani vengono abbandonati a se stessi, il governo trova le risorse per le banche private: nella spending rewiev sono previsti 2 miliardi per il Monte dei Paschi di Siena e dei circa 60 miliardi che l’Unione Europea darà alle banche private spagnole, 10 verranno versati dal governo italiano. Vado dicendo queste cose da tempo ma non riesco a farmi ascoltare, i giornali e i telegiornali non ne parlano. Dall’informazione magicamente scompaiono sia i finanziamenti alle banche che i tagli verso i più deboli. I più forti e i più deboli sono cancellati dalla discussione: gli uni perché preferiscono agire nell’ombra, gli altri perché vengono nascosti sotto il tappeto, come la polvere. Il mio è quindi un grido di allarme. Uno stato che trova i soldi per le banche e li toglie alle persone con disabilità non è più un paese civile, è diventata un’altra cosa e i partiti politici che fanno finta di non vedere gli effetti delle loro decisioni fanno parte del problema, non della soluzione.  

121010merkeldi Argiris Panagopoulos
«La Germania ha fiducia in voi», la cancelliera tedesca alla sua prima visita nel Paese dall'inizio dalla crisi. Scontri in piazza Syntagma, arresti e fermi Pesante contestazione contro le politiche di austerity che avviano il Paese all'ennesima manovra finanziaria da 37 miliardi di tagli
Bottiglie sul convoglio presidenziale, scontri, feriti, dodici arresti e 93 fermi. L'arrivo di Angela Merkel ieri ad Atene ha fatto fuoco e fiamme. La cancelliera tedesca, alla sua prima visita dall'inizio della crisi, secondo alcuni osservatori provocatoriamente vestita con la stessa giacca verde pisello che indossava la sera della partita Germania - Grecia agli Europei (vinta dai primi per 4-2, per la cronaca), è stata accolta da una pesante contestazione, rivolta contro le politiche di austerity che avviano il Paese all'ennesima manovra finanziaria lacrime e sangue, con 37 miliardi di tagli e tasse alle porte per poter ottenere una nuova tranche di aiuti internazionali.

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