di Lorenzo Dilena

Mai sentito parlare di «trasformazione delle attività per imposte anticipate iscritte in bilancio»? In soldoni, è un miracolo fiscale che tramuta crediti a babbo morto in moneta sonante, immediatamente spendibile per saldare qualsiasi tipo di tributo. È l’effetto di un codicillo in aiuto delle banche in perdita, introdotto da Tremonti e poi confermato da Monti. Ma solo adesso se ne cominciano a vedere gli effetti. Così mentre partite Iva e Pmi attendono da anni rimborsi fiscali e pagamento delle forniture, quest’anno i cinque maggiori istituti avranno un beneficio superiore a 2,5 miliardi. Gli esperti di fisco la chiamano «trasformazione delle attività per imposte anticipate iscritte in bilancio in crediti di imposta». In concreto, è un miracolo fiscale che tramuta crediti a babbo morto in moneta sonante, immediatamente spendibile per pagare qualsiasi tipo di tributo. Anche le ritenute mensili sugli stipendi dei dipendenti.

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di Graziella Mascia

Caro Nichi,
leggo su La Repubblica di oggi, 4 settembre, che alla festa del PD di Reggio Emilia, hai proposto di candidare Prodi al Quirinale, come riparazione per aver fatto cadere il suo governo. Sono sconcertata e addolorata. Si tratta, scrive il giornalista, di una replica alle accuse di Renzi, ma questo mi appare ancora più grave. In due battute, in una polemica che certo non appassiona le centinaia di migliaia di giovani senza lavoro e senza prospettiva, o quelli che devono scegliere se fare la spesa o pagare le bollette, hai liquidato un pezzo della nostra storia e della storia della sinistra.
La scelta di votare contro il governo Prodi, nel 1998, come ricorderai, è stato l’esito sofferto di travagli interni al Partito della Rifondazione Comunista di allora e di confronti in Parlamento e con gli altri partiti del centro sinistra. Discussioni aspre, ma impegnate e serie.

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di Alfiero Grandi e Mario Tronti

“Negli ultimi anni si sono verificate numerose occasioni di divisioni tra le organizzazioni sindacali confederali, e non solo, che pongono un problema tuttora irrisolto di regolazione della contrattazione della contrattazione e in particolare della sua efficacia verso i lavoratori interessati. L’articolo 39 della Costituzione dalla sua entrata in vigore in realtà non ha avuto una reale attuazione, stante una costituzione materiale diversa da quella ipotizzata dai costituenti e questo ha lasciato irrisolto un problema tanto più cogente nella fasi come questa di crisi e difficoltà economiche, tanto più in presenza di una crisi dell’unità sindacale che ha caratterizzato un’intera epoca delle relazioni sindacali nel nostro paese.

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di Alessandro Gilioli

In quel 33 per cento di voti ottenuti quattro anni fa dal Pd ce n’erano molti, moltissimi, che non erano né consensi storici dei due partiti di provenienza, Ds e Margherita, né di elettori affascinati dal sogno veltroniano della ‘buona politica’ di cui Walter aveva straparlato per anni. Semplicemente, erano voti di persone che, molto pragmaticamente, ritenevano insano e insensato che per la terza volta, in questo Paese, salisse al potere un conclamato bugiardo tycoon mediatico che aveva a cuore soltanto la sua sorte e i suoi interessi economici.

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massacrolibiadi Paolo Ferrero

La Libia è lo specchio del degrado delle classi dirigenti a livello mondiale. L'Onu qualche mese fa ha benedetto la guerra dando il via libera ai bombardamenti contro Gheddafi. Lo ha fatto violando la sua carta costitutiva, che la obbligava ad aprire una trattativa tra le parti. Contravvenendo ai suoi scopi e ai suoi principi l'Onu ha accettato il fatto compiuto della guerra ovviamente in nome di scopi umanitari: fermare i massacri. Adesso che la guerra è stata vinta dalla parte appoggiata dai bombardieri, cosa fa l'Onu? Nulla.

 

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di Guido Ambrosino

Congresso al cardiopalma per la Linke , che deve scegliere una nuova coppia di presidenti. La prima tornata elettorale, riservata a candidate donne, è stata vinta dalla 34enne Katja Kipping. La procedura per l'assegnazione del secondo incarico si concluderà troppo tardi per questa edizione del giornale: si batteranno, accanto a Katharina Schwabedissen, che vorrebbe formare insieme a Kipping...

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di Goffredo Adinolfi

A Lisbona la protesta cresce di giorno in giorno, così, dopo la manifestazione convocata il 15 settembre scorso dal gruppo «que se lixe a Troixa» - che si fotta la Troika - ieri è stata la volta del sindacato: centinaia di migliaia di persone si sono concentrate nell'immensa praça do Comercio riempiendola in ogni suo angolo. Gestire la crisi non dev'essere facile per la Confederação geral dos trabalhadores : difficile è trovare il giusto equilibrio tra il possibile e l'auspicabile e controllare tendenze centrifughe naturali in un momento di grande disperazione o, al contrario, un eccesso di rabbia e violenza. Finora si può dire che ciò che è stato fatto è stato fatto con intelligenza e pragmatismo.

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di Pierluigi Giordano Cardone

“Pezzo di merda, Morosini pezzo di merda”. Poi il ‘carico’, con saluti romani e slogan nazisti. Morale della favola? Un coro, qualche decina di imbecilli (di certo non aiutati dall’atteggiamento dell’allenatore della loro squadra del cuore), ma soprattutto un’occasione persa. Resta l’amaro in bocca dopo quanto accaduto ieri a Livorno, dove verso la fine del primo tempo del match clou di Serie B tra i padroni di casa e il Verona, una parte (da sottolineare: una parte) degli ultras veneti ha dimostrato tutta la propria bestialità inneggiando contro lo sfortunato centrocampista amaranto, morto in campo lo scorso 14 aprile a Pescara a causa di un arresto cardiaco.

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di Dino Greco

Ci eravamo fatti l'idea che Monti potesse sopravvivere a Monti anche qualora non toccasse a lui a ricoprire la carica di presidente del consiglio del prossimo governo, considerato che l'ipotesi di un reincarico era stata più volte e seccamente esclusa proprio dal premier in carica.
D'altra parte, la convinzione che la politica interpretata dai tecnocrati liberisti al potere non sia una parentesi congiunturale ed eccezionale, ma fondi una ben più robusta stagione costituente, ha solidissimi presupposti nel sostegno bipartisan al monetarismo della Banca centrale europea, alle norme capestro del fiscal compact e della costituzionalizzazione del pareggio di bilancio, ad una politica economica imperniata sulle privatizzazioni, all'assalto scatenato contro il welfare e contro tutte le più rilevanti conquiste del lavoro, dal contratto nazionale allo Statuto dei lavoratori.

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