Intervista a Luigi De Magistris
di Caterina Perniconi

Sindaco De Magistris, cosa sta mettendo in piedi? Un movimento? Una lista civica?
Intanto un movimento. È qualcosa di più di una lista per la campagna elettorale.
Ma ci sarà anche quella.
L’ipotesi c’è tutta e oggi abbiamo le condizioni per farla.
Quali?
Vogliamo raccogliere le energie disperse dalla politica, c’è la necessità di metterle insieme.
Perché parla al plurale?
Bisogna superare i partiti personalistici. Vale anche per Grillo che, nonostante il movimento, ha fatto lo stesso. Serve un progetto più ambizioso, di governo.
Quindi si dà del lei.
Io non potrò essere l’unico riferimento, pur potendo essere il trascinatore, di questo movimento e della lista civica perché sono assorbito dalla mia attività di sindaco di Napoli.

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di Davide Turrini

“Ci vuole un congresso per confrontarci sulle regole del Movimento 5 Stelle”. E’ chiara e diretta, Raffaella Pirini che con la sua lista civica DestinAzione Forlì, e il marchio del Movimento concesso direttamente dal blogger genovese, è stata eletta consigliere comunale a Forlì nel 2009.
“Non deve essere un congresso come quello dei partiti tradizionali – prosegue – ma un semplice incontro fisico tra attivisti ed eletti nel Movimento, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in cui si chiariscono alcuni punti chiave per il presente e il futuro politico dei 5 Stelle, semplici richieste di democrazia interna”.

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Intervista a Paolo Ferrero
di Marco Palombi

Questa non è una crisi di scarsità, ma di redistribuzione e dunque l’unica via d’uscita è il comunismo, vale a dire una radicale redistribuzione della ricchezza e del lavoro con in più un intervento dello Stato, gestito ovviamente in modo democratico, che avvii la riconversione ambientale dell’economia. Paolo Ferrero, segretario del Prc, non abbandona il caro vecchio Marx (“siamo sempre lì: il superamento del lavoro salariato e la preservazione della natura”), seppure tirato a lucido con aggiornamenti keynesiani e una recente sensibilità ecologista. Eppure, è la domanda, come s’arriva dentro al palazzo d’Inverno nel 2012, anno dei bocconiani? Forse è il vecchio tatticismo elettorale bolscevico, ma la risposta di Ferrero è con “una coalizione dell’alternativa e della sinistra” che vada da Antonio Di Pietro (l’alternativa) ai movimenti per i beni comuni, al sindacato all’associazionismo fino ai vendoliani pentiti (la sinistra). Il punto d’arrivo è, al solito, chiudere la diaspora post-comunista:  una lista unica, una sorta di Front de Gauche italiano (quello francese viaggia al 7% circa).

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La gestione dell’ordine pubblico nei giorni del G8 genovese del luglio del 2001, rappresenta una ferita ancora oggi aperta nella storia recente della repubblica italiana. Dieci anni dopo l’omicidio di Carlo Giuliani, la “macelleria messicana” avvenuta nella scuola Diaz, le torture nella caserma di Bolzaneto e dalle violenze e dai pestaggi nelle strade genovesi, non solo non sono stati individuati i responsabili, ma chi gestì l’ordine pubblico a Genova ha condotto una brillante carriera, come Gianni De Gennaro, da poco nominato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

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Intervista a Claudio Giardullo di Giacomo Russo Spena

“Io e Ilaria Cucchi non siamo incompatibili, siamo due sensibilità diverse con uno stesso obiettivo: garantire maggiore rispetto delle regole e tutelare i diritti dei cittadini. L’introduzione del reato di tortura è indice di civiltà”. Claudio Giardullo, segretario generale del Silp Cgil, è il poliziotto democratico candidato nelle liste di Rivoluzione Civile: “Sono un uomo culturalmente di sinistra e credo sia fondamentale nel prossimo Parlamento rafforzare gli anticorpi dello Stato contro le mafie”.

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di Gianni Rossi

Professor Rodotà, non le sembra una ricerca di vendetta del mondo politico contro i giornalisti?
Prima ancora di parlare di vendetta, devo confessare che sono estremamente sconcertato e  scandalizzato per il modo in cui si è discusso al Senato tutta la vicenda della legge sulla diffamazione. A parte la trasparente volontà di utilizzare come occasione o pretesto il salvataggio di Sallusti, per operare una stretta sulla libertà di informazione, sono sconcertato dalla pochezza tecnica  e dalla inconsapevolezza delle conseguenze di una serie di norme.
Purtroppo è fatale che quando si scrivono leggi “ad personam” si legifera male: questa è la conferma  che questo rischio si forma sempre.

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di ArticoloTre

Anche gli attivisti del Movimento 5 Stelle dicono la loro sulle coppie omosessuali.
Le dichiarazioni razziste e omofobe non hanno evidentemente colore politico, l’imbecillità trasversale.
Della congrega è ufficialmente entrato a far parte l’attivista grillino Francesco Perra, un carneade in cerca di visibilità, del quale non si sentiva la mancanza.

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Intervista a Giovanni Russo Spena
di Nicola Mirenzi

«In questo momento sarebbe necessaria una politica radicalmente contro il montismo. E l’accordo tra Vendola e Bersani non va in questa direzione». Giovanni Russo Spena, responsabile del dipartimento giustizia di Rifondazione comunista, crede che un polo alternativo al governo dei tecnici si possa mettere insieme con Sel, l’Idv, la Federazione della sinistra, i sindacati più battaglieri e tutti gli altri movimenti che attraversano la società italiana.
Vorrebbe rifare l’Arcobaleno?
No, si tratta di costruire un progetto politico comune nel paese. Non una fusione tra gruppi dirigenti, ma un costruzione dal basso. Come è stata Syriza in Grecia, il Front de Gauche in Francia. Contro le politiche neoliberiste, contro il razzismo, per il pacifismo.

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di Miriam Ronzoni

In parziale risposta agli slogan della grande manifestazione svoltasi sotto l’egida del movimento Se Non Ora, Quando? il 13 febbraio 2011, un gruppo eterogeneo di intellettuali e attiviste decise, in occasione dell’appuntamento indetto dallo stesso movimento per la Giornata Internazionale della Donna l’8 marzo successivo, di scendere in piazza con una sciarpa rossa, anziché bianca, come invece indicato dalle organizzatrici delle due iniziative.

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