Intervista a Giorgio Airaudo
di Riccardo Chiari

«Se si chiedono i voti degli italiani, si deve dire quali politiche si vogliono fare. Perché c'è il rischio che dopo le elezioni ci sia una sostanziale continuità con quello che abbiamo visto in questi anni, e che è stato pagato soprattutto dai lavoratori. Un tempo si diceva: non vogliamo morire democristiani. Oggi io non vorrei morire lettiano». Per Giorgio Airaudo il riferimento al vicesegretario del Pd non è una battuta. Piuttosto riflette la richiesta, che non arriva solo dalla Fiom ma da gran parte della base Cgil, di dire chiaramente quali saranno i punti fondanti del programma elettorale delle forze politiche. «Perché le prossime elezioni - sottolinea il responsabile nazionale auto della Fiom - saranno costituenti di nuovi schieramenti. E anche di nuove soggettività, che devono avere un loro ancoraggio sociale».

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di Federico Simonelli

«Ora mi sembra che il timore principale sia che possa tornare Berlusconi, quando ci furono le elezioni da noi le preoccupazioni erano diverse, ma delle similitudini le vedo». Mentre giovedì a Bruxelles Mario Monti viene incensato dagli ambienti economici e politici europei e l’Eurogruppo sblocca i 34 miliardi che servono alla Grecia per non colare a picco, Gabriel Sakellaridis, coordinatore economico di Syriza, parla al telefono dal suo ufficio di Atene. Il giovane economista ricorda quando, nei giorni immediatamente precedenti alle elezioni greche, un po’ da ovunque in giro per l’Europa arrivava l’i nvito a votare per Néa Dimokratìa.

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di Mauro Ravarino

La svendita dei beni del comune di Torino sembra non fermarsi nemmeno di fronte alla sentenza della Corte costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo 4 della finanziaria-bis del 2011 sulla privatizzazione dei servizi pubblici da parte degli enti locali.
Ieri il consiglio comunale doveva votare la messa a gara di Amiat e Trm, società partecipate dal comune che si occupano di igiene urbana, raccolta e smaltimento dei rifiuti. La decisione è stata rimandata a mercoledì, ma non tanto per un ripensamento della giunta guidata da Piero Fassino, quanto per l'ostruzionismo del Movimento Cinque Stelle.

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Intervista a Maurizio Landini
di Carlo Lania

«Non credo che il decreto abbia risolto tutti i problemi, credo però che apra una strada per uscire da questa drammatica situazione in cui si trovano l'Ilva e Taranto, e che questo vada fatto nel rispetto del ruolo di tutti. Perché io considero decisivo il lavoro svolto dalla magistratura». Per Maurizio Landini il provvedimento varato venerdì dal governo potrebbe essere come il classico bicchiere mezzo pieno. Un passo in avanti per cercare di rimettere la più grande acciaieria di Europa in grado di tornare a produrre, tenendo però alta l'attenzione sulla salute di lavoratori e abitanti.

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di Argiris Panagopoulos

Il leader di Syriza, Alexis Tsipras, si scusa con l'Italia per la sua assenza al forum di Firenze. Ma oggi in Grecia è un giorno decisivo: entro stasera il parlamento voterà i nuovi tagli della finanziaria e il partito della sinistra ateniese continua ad andare in piazza insieme a lavoratori e movimenti. In questa intervista al manifesto, Tsipras avverte la trojka e Bruxelles che «la Grecia non è in vendita, vogliamo la cancellazione parziale del debito e una moratoria sul pagamento degli aiuti». 
Syriza è pronta a dare nuovamente battaglia nelle piazze e in parlamento per far cadere la finanziaria e il governo tripartito di Samaras, Venizelos e Koubelis, mentre tanti lavoratori del settore pubblico e privato restano in agitazione. Alexis Tsipras, il presidente del gruppo parlamentare della coalizione radicale di sinistra, non ha dubbi che il governo stia svendendo il paese. E attraverso questa intervista a il manifesto, si scusa per non essere più andato al Foro Sociale Europeo di Firenze, trattenuto ad Atene dalla drammatica situazione del paese.

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di Alfonso Gianni

Mentre Tito Boeri sul quotidiano Repubblica propone di modificare i contratti nazionali di lavoro per ridurre le retribuzioni dei lavoratori dipendenti, la Consob rende noti i compensi dei manager. Apprendiamo così che nel 2011, anno davvero buio per il paese e la stragrande maggioranza della popolazione, nel quale l’indice della Borsa è sceso del 25%, i 100 superdirigenti più pagati hanno ulteriormente incrementato i loro introiti. Se nel 2010 la media delle loro retribuzioni era di 3 milioni di euro, nel 2011 è diventata di 3,5.

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di Marco Zerbino

«È il momento di pensare a cose che non sono state mai pensate. Nel contesto attuale, io mi pongo anche il problema se può nascere una nuova formazione politica che rappresenti il lavoro». È un Maurizio Landini meno reticente del solito quello che conclude la festa della Fiom di Torino confrontandosi con Nichi Vendola sul tema «Far contare il lavoro».
A «Fiumana 2012», per dieci giorni, attraverso discussioni e faccia a faccia con diversi esponenti del centrosinistra, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil non ha perso occasione per incalzare la politica. Non ha mai smesso, secondo un’espressione che è ricomparsa in maniera quasi ossessiva nella maggior parte dei dibattiti in programma, di «mettere i piedi nel piatto».

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Intervista a Maurizio Landini
di Luca Sappino

Cinque ore di vertice, tra governo e Fiat, hanno prodotto poco più che un comunicato stampa. «Io spero che Monti convochi presto anche noi, perché mi piacerebbe poter capire meglio e discutere», dice Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici. «Perché stando al comunicato e ai giornali - aggiunge - l’unica cosa certa è che, come avevamo previsto, Fabbrica Italia non esiste più».

Landini, Marchionne ha detto a Monti che gli investimenti ci saranno “al momento idoneo”. Porti pazienza...
Mi sembra che di pazienza ne abbiamo avuta molta, e che molta ne abbiano avuta i lavoratori. Dire che gli investimenti arriveranno quando sarà il momento idoneo vuol dire in realtà rinviarli, ancora una volta, con l’unica conseguenza dell’au - mento del ricorso alla cassaintegrazione.

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Intervista a Antonio Pizzinato di Loris Campetti

I sostituti in linea per andare a far pipì, la mensa, il rispetto della dignità, la solidarietà Oggi le conquiste di allora spazzate via, con la complicità di una politica che è sempre più distante

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