di Franco Frediani

Riuscire a scrivere senza avvertire un nodo che ti stringe lo stomaco è davvero difficile. Alle 10,30 di ieri, sabato 20 ottobre, la nave-veliero Estelle, con a bordo attivisti per i diritti umani e addirittura membri del parlamento di diverse nazionalità europee, è stata attaccata in acque Internazionali dalle navi da guerra Israeliane. Il cargo pacifista era diretto a Gaza, la striscia ormai conosciuta come terra di sofferenze e di morte. Era partita tre mesi fa dal Mare del Nord facendo tappa nei porti di Svezia, Norvegia, Francia, Spagna ed Italia.

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m346

di Luca Galassi

Un miliardo in cambio di... un miliardo. L'Aermacchi (gruppo Finmeccanica) si è aggiudicata la gara per la fornitura di 30 addestratori di ultima generazione M-346 all'aeronautica israeliana...

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di Giuseppe Grosso

«La contraddizione capitale/lavoro è il nodo fondamentale della crisi. Bisogna pertanto contrastare l'egemonia del neoliberismo innanzitutto a livello ideologico». Questa è l'opinione di Cayo Lara, appena riconfermato all'unanimità coordinatore federale di Izquierda unida (Iu). Il partito di sinistra radicale («ma sarebbe più corretto definirlo "movimento"») ha appena celebrato il suo decimo congresso, nel quale sono stati definiti i ruoli, le linee politiche e le prospettive della sinistra alternativa spagnola «nel momento più difficile della storia democratica del paese».
Da questo meeting - celebrato in una Spagna in balia del neoliberismo del Partido popular

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di Mario Pianta

Il Parlamento europeo boccia la Banca centrale europea non per la sua politica che protegge la finanza e aggrava la crisi, ma perché non trova una donna da inserire del Comitato esecutivo (il voto è solo consultivo). I sindacati di Grecia, Spagna e Portogallo convocano uno sciopero generale comune contro le politiche di austerità il 14 novembre e i sindacati italiani e europei restano in silenzio. I partiti socialisti e democratici di Francia, Italia e Germania vanno alle elezioni - tenute sei mesi fa a Parigi, tra cinque mesi da noi, tra un anno a Berlino - senza una posizione comune su Fiscal compact , eurobond e come uscire dalla recessione.

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121010merkeldi Argiris Panagopoulos
«La Germania ha fiducia in voi», la cancelliera tedesca alla sua prima visita nel Paese dall'inizio dalla crisi. Scontri in piazza Syntagma, arresti e fermi Pesante contestazione contro le politiche di austerity che avviano il Paese all'ennesima manovra finanziaria da 37 miliardi di tagli
Bottiglie sul convoglio presidenziale, scontri, feriti, dodici arresti e 93 fermi. L'arrivo di Angela Merkel ieri ad Atene ha fatto fuoco e fiamme. La cancelliera tedesca, alla sua prima visita dall'inizio della crisi, secondo alcuni osservatori provocatoriamente vestita con la stessa giacca verde pisello che indossava la sera della partita Germania - Grecia agli Europei (vinta dai primi per 4-2, per la cronaca), è stata accolta da una pesante contestazione, rivolta contro le politiche di austerity che avviano il Paese all'ennesima manovra finanziaria lacrime e sangue, con 37 miliardi di tagli e tasse alle porte per poter ottenere una nuova tranche di aiuti internazionali.

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di Luca Tancredi Barone

Il giovane deputato di Izquierda Unida, l'economista marxista Alberto Garzón, non perde la pacatezza che gli è abituale neppure quando parla di rivoluzione. Non nasconde la sua soddisfazione per il successo delle manifestazioni di giovedì sera. «Credo proprio che sia un anticipo dello sciopero generale che verrà convocato nelle prossime settimane», dice il deputato di Málaga. «Queste manifestazioni servono per rendere consapevole la gente. C'erano moltissimi settori, dai più tradizionali a quelli che non scendono normalmente in piazza. Il fatto è che con queste misure brutali stanno radicalizzando la situazione».

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ombra19

di Anna Maria Merlo
Maggioranza assoluta per il Ps, con 315 deputati assieme agli alleati più stretti (indipendenti e radicali di sinistra), gruppo parlamentare per Europa-Ecologia-Verdi con 18 seggi, tutti i ministri del governo Ayrault che si erano presentati di fronte agli elettori eletti o rieletti. Un parlamento dove il 40% sono nuovi deputati e il 27% donne. Sulla carta, il Ps ha tutti i poteri: dopo le regioni e la maggioranza dei comuni, dopo il Senato ora anche il controllo dell'Assemblea, come mai era accaduto, neppure nell'81. Hollande ha mano libera per applicare il suo programma, senza doversi appoggiare né sugli alleati verdi né, tanto meno, sul Front de Gauche, che perde colpi (il Pcf aveva 18 deputati uscenti, ora il FdG è a 10).

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di Fabio Marcelli

Abbiamo trovato il grisbi. Grazie alle ricerche compiute da James S. Henry, ex capo economista di McKinsey & co. , che ha scartabellato e scavato nella documentazione delle principali organizzzioni finanziarie internazionali  (cfr. il manifesto di qualche giorno fa), esiste un’enorme massa di denaro sottratta al fisco che fa capo in buona parte alle 91.000 persone più ricche del mondo, appena lo 0,01% della popolazione mondiale. Si tratta, secondo Henry, della bazzecola  di una somma che si stima dai 21 mila ai 32 mila miliardi di dollari  non dichiarati, ovvero una somma pari ai prodotti nazionali di Stati Uniti e Giappone messi insieme.

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di Manlio Dinucci

Tra le squadre alle Olimpiadi di Londra ce n'è una multinazionale, formata da giornalisti che, allenati da coach politici, eccellono in tutte le discipline della falsificazione. La medaglia d'oro va ai britannici, primi nello screditare gli atleti cinesi, descritti come «imbroglioni, scherzi di natura, robot». Un secondo dopo che la nuotatrice Ye Shiwen ha vinto, la Bbc ha insinuato il dubbio del doping. Il Mirror parla di «brutali fabbriche di addestramento», in cui gli atleti cinesi vengono «costruiti come automi» con tecniche «ai limiti della tortura», e di «atleti geneticamente modificati».

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