paoloferrerointervista di Daniela Preziosi
Segretario Ferrero, molti leggono nel voto nei comuni un voto contro Monti. Se così fosse la manifestazione di sabato 12, indetta dalla Federazione della sinistra contro il governo, dovrebbe essere sterminata.
Magari fosse così semplice. Certo è che il voto boccia nettamente la politica di Monti. In altri paesi d'Europa la protesta ha preso la strada della sinistra. In Italia il senso comune è stato spostato dai mass media dalla speculazione al debito, e dal debito ai costi della politica. E quindi il grosso del voto di protesta è finito sulle liste di Grillo. Ma senza dubbio ha perso Monti e le forze che lo sostengono.

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di red.

"Sono perfettamente d’accordo con le proposte di Antonio Ingroia, le condivido e mi sento in piena sintonia con lui e con il movimento che sta crescendo al suo fianco. Credo che in questa fase particolare della vita politica italiana ci sia un gran bisogno di persone come lui che hanno un passato di vita, anche rischiosa, interamente dedicata al Paese. Ingroia è uno di quelli che fanno i fatti e non le chiacchiere. Mi auguro che riesca con il suo movimento a cambiare realmente l’Italia, perché c’è un gran bisogno di cambiamento". Con queste parole l'astrofisica Margherita Hack ribadisce a OltremediaNews il suo apprezzamento ed il suo sostegno alla candidatura di Ingroia.

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111010repubblica2"Da rispedire al mittente la lettera inviata alla Banca Centrale Europea". Un dipendente di Bankitalia è sceso in strada per prendere in consegna il plico da consegnare a Mario Draghi. Momenti di tensione con le forze dell'ordine, identificati dagli agenti gli autori del gesto.

Mini-blocco stradale e sit-in improvvisato in via Nazionale a Roma da parte di un gruppo di "indignati". Continuano le proteste contro la crisi: questa volta a scendere in strada sono stati alcuni militanti della Federazione della Sinistra, capeggiati dall'ex senatore comunista Giovanni Russo Spena, con un flash mob davanti alla sede della Banca d'Italia.

"La lettera inviata in agosto a Palazzo Koch dalla Banca Centrale Europea  -  spiegano gli autori del gesto  -  va rispedita al mittente". Per questo i manifestanti hanno portato una riproduzione in formato gigante della missiva scritta dal presidente uscente Jean-Claude Trichet e una maxi-busta indirizzata alla Bce per fargliela restituire dal governatore di Bankitalia Mario Draghi: proprio lui, che dal 1 novembre prossimo diventerà il numero uno dell'Euro Tower a Francoforte al posto di Trichet.

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110630landiniIntervista a Maurizio Landini di Fabio Sebastiani

Il testo dell'accordo con Confindutria solleva molti dubbi. In particolare sul voto dei lavoratori...
Non c'è. E non è previsto che gli accordi per arrivare alla firma debbano essere sottoposti al voto. Il punto, poi, è demandato alle organizzazioni sindacali e non assunto dalle controparti. Vorrei far notare che la soglia del "50% più uno" è un arretramento per la Cgil perchè da sempre la confederazione ha sostenuto, e sostiene, che il voto dei lavoratori sugli accordi è decisivo. Questa intesa in realtà non è in grado di dire che non ci saranno più gli accordi separati.

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giIPRP00070220110703di Maurizio Pagliassotti

Nicoletta Dosio è una storica militante Notav, segretaria del circolo Prc di Bussoleno. Lunedì scorso durante la violentissima operazione di polizia che ha sgomberato il presidio della Maddalena lei difendeva la barricata Stalingrado, travolta poi da una gigantesca ruspa armata di cesoie pneumatiche.Nicoletta, il movimento ha subito una dura batosta lunedì scorso….
In questo momento non esiste la minima rassegnazione. La lotta sta procedendo esattamente come ci aspettavamo e ancora un volta ad essere in difficoltà sono coloro che vogliono realizzare quest'opera. Il giorno successivo alla guerra che ci è stata imposta ventimila persone sono scese in piazza a Susa con una fiaccola in mano, una reazione popolare, massiccia e rabbiosa. Domani (oggi per chi legge, ndr) non uno ma ben tre cortei assedieranno il cantiere.

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di Maria Cabri
Davide, 34 anni, non trova più lavoro. Ha girato per agenzie interinali (è iscritto in oltre 40 agenzie, ma nessuna lo ha mai chiamato!), risponde alle inserzioni del Centro per l’Impiego, dove è iscritto, e a quelle che compaiono settimanalmente su tutti i quotidiani.

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piratepartei

intervista a Carlo Von lynX di Federico Mello
Sono la novità politica del momento. Nei sondaggi veleggiamo oltre le due cifre e anche nel Nord - Reno Vestfalia, la regione più ricca e popolata della Germania, domenica hanno portato a casa il 7,7 per cento. Parliamo del Piratenpartei, naturalmente, il partito dei pirati informatici tedeschi. Si battono per la difesa della privacy e del file sarin, prendono le distanze da Grillo ma, soprattutto, con la loro formazione “hacker” puntano tutto su strumenti informatici di confronto orizzontale.

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bus12

di Tonino Bucci
C'è chi parla di «riscatto», di «fine di un incubo durato quattro anni». Quarantamila persone hanno sfilato ieri a Roma per la manifestazione nazionale della Fds contro l'abolizione dell'articolo 18. Sono il segnale di un'insofferenza per il governo Monti che cova nella società italiana, ma senza trovare  un'adeguata rappresentazione nel dibattito pubblico e nei media. Un evento politico che con buone ragioni si può interpretare come il ritorno dei comunisti sulla scena pubblica.

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Intervista a Paolo Ferrero di Romina Velchi

ferrero_blog«La nostra proposta politica si conferma in sintonia con la realtà. Ora lo schema della rincorsa al centro è più difficile». Per Paolo Ferrero, segretario del Prc, la lettura del risultato dei ballottaggi non può prestarsi ad equivoci. A Bersani l’appello è a dare subito seguito alla proposta del fronte democratico per battere la destra. A Vendola e Di Pietro di lavorare con la Federazione per l’unità della sinistra.

Ferrero, chi ha perso queste elezioni?
Certamente Berlusconi, ma anche la Lega. Si è rotto l’asse che li teneva uniti, tanto è vero che la maggioranza va peggio al Nord che al Sud. Hanno pensato che per vincere fosse sufficiente la propaganda della paura, alla Borghezio, su immigrati, rom, islam ecc, ma stavolta non ha funzionato.

Perché no?
Perché Il governo non ha dato una risposta alla crisi e al peggioramento delle condizioni sociali. Un peggioramento che spaventa di più proprio il Nord, compresi quelli che votavano a destra. Quindi si tratta di una sconfitta vera, specie se si tiene conto che la Lega non ha capitalizzato, come pensava di fare, la crisi di consenso di Berlusconi.

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