120529terremotodi Paolo Ferrero
Nell’esprimere la vicinanza alle famiglie delle persone morte a causa dei crolli, un pensiero particolare va ai lavoratori uccisi mentre lavoravano nei capannoni, sempre tra i più deboli, sempre i primi a pagare. La prima urgenza consiste nell’evitare ulteriori morti : tutti i lavoratori emiliani debbono stare fuori dalle fabbriche, oggi, e nei prossimi giorni. I capannoni industriali si sono rivelati delle vere e proprie trappole.

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rifonda

di Marco Gelmini

37.241: corrisponde al numero delle compagne e dei compagni iscritti a Rifondazione Comunista nel 2011.

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120609dalaidi Andrea Tarquini
La Sueddeutsche Zeitung: nel 1951 il leader della non violenza approvò la lotta armata. Gli Usa addestrarono per anni i guerriglieri, salvo poi sacrificare l'appoggio alla causa per la realpolitik e la normalizzazione dei rapporti con la Cina.
Il Dalai Lama sapeva dall'inizio dell'appoggio della Cia, i servizi segreti americani, alla lotta armata del popolo tibetano contro l'occupante cinese. A quanto pare approvò, pur essendo simbolo mondiale della non violenza. Cominciò con impegni segreti Usa col legittimo governo tibetano, dunque col Dalai Lama in persona, dal 1951 al 1956, dopo la brutale occupazione cinese del Tibet nel 1950. La storia è narrata dagli investigative reporters della Sueddeutsche Zeitung, e sicuramente avrà provocato salti di gioia all'ambasciata cinese a Berlino. I primi contatti risalgono a un anno dopo l'aggressione cinese. Sono tra il Dalai Lama e agenti americani attraverso l'ambasciata Usa a New Delhi e il consolato a Calcutta. Il Pentagono assicurò al Dalai Lama in persona, scrive la Sueddeutsche, armi leggere e aiuti finanziari al movimento di resistenza. Nell'estate 1956, l'operazione della Cia in Tibet diventa un dossier a sé, assume il nome di "ST Circus".

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euroaffonda

di Bruno Amoroso*
Lo spettacolo dell'Europa non è di certo edificante in questi giorni. Con il titolo «La povertà culturale dell`Europa» registra attonito Gian Arturo Ferrari ( Corriere della sera, 17.5.2012) lo spettacolo di popoli europei che dopo la breve pausa di convivenza tornano a dividersi ed insultarsi. Con una Germania che troppo presto sembra aver dimenticato la vergogna di cui parlava Thomas Mann e il cui silenzio, prevedeva sbagliando, sarebbe durato secoli e che dà dei fannulloni, ladruncoli e cialtroni a tutti gli altri popoli e paesi.

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di Maria R. Calderoni

Evelina Christillin, mica l'avrete dimenticata. La donna-immagine - bel sorriso bei vestiti - dei "Giochi invernali Torino, 2006"; Evelina che nasce bene e benissimo frequenta, <stavamo in strada San Vito, duecento metri dall'Avvocato...Poiché sapeva che io sciavo bene, mi portava con lui in elicottero a sciare al Sestriere>. Piazzata benissimo, la Evelina Christillin, come icona della Torino che conta: Agnelli, auto, politici, sindaci, appunto Giochi Olimpici invernali.

<Leggenda vuole che tutto il circo olimpico, durato quasi dieci anni, sia nato dalla testa di Evelina Christillin>, scrive Maurizio Pagliassotti a pagina 68 del libro che ha appena pubblicato con il titolo "CHI COMANDA. Torino"

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fioM_torino

da ArticoloTre
Ieri mattina la sezione lavoro del Tribunale di Torino ha riconosciuto infatti che ben 11 società controllate dal gruppo hanno tenuto un «comportamento antisindacale» negando di trasferire alle casse della Fiom la «cessione parziale del credito» dovuta mensilmente per il pagamento delle quote associative nel sindacato.

Si tratta di Ftp Industrial, Fiat Service, Automotive Lighting, Fiat Sepin, Magneti Marelli, Fga Capital, Iveco, Sistemi Sospensioni, Abarth, Powertrain, Sirio e Comau.

Tutte si erano rifiutate di «girare» alla Fiom le quote perché quest’ultima non aveva firmato il contratto Fiat (nel frattempo uscita da Confindustria).

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marx-ala-warhol

di Alberto Burgio e Alfonso Gianni

A sinistra va di moda l'ideologia dell'«oltrismo». Ma se invece riprendessimo le teorie del filosofo di Treviri e di Keynes?

Pochi giorni fa è comparso, con ovvio rilievo di stampa, un appello italo-tedesco...

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120414senatodi Marco Sferini

La telenovela pecuniaria leghista si lascia dietro uno strascico di anatemi, insulti e improperie contro i partiti e contro il loro ruolo nell’ambito della democrazia repubblicana. Ho sempre cercato di dare anche alle singole parole il peso che spettava loro e per questo penso che il momento storico in cui viviamo è un passaggio dalla considerazione dei partiti come luoghi di rappresentanza dei cittadini nelle istituzioni a luoghi in cui si concentra tutto il male possibile.
Considerare i partiti come “i partiti” e quindi come un insieme inscindibile di fenomeni accomunati dalla corruzione, dal ladrocinio, dalle spese folli con soldi pubblici e quindi privi di qualunque connotazione politica propriamente detta, è una forma di revisionismo dell’attualità e di cambiamento delle regole del gioco su cui si fonda l’intero impianto costituzionale.

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cannabis-500px

da cadoinpiedi.it

Facilitare l'accesso in Toscana ai farmaci cannabinoidi per combattere il dolore, nelle cure palliative e anche in altri tipi di terapie. E' l'obiettivo di una legge, la prima del genere in Italia, approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana, con il voto contrario di Udc, parte del gruppo misto, e Pdl, ad accezione del consigliere Marco Taradash che ha votato in maniera favorevole, e l'astensione della Lega Nord. L'atto unifica due diverse proposte di legge e vede come primi firmatari Enzo Brogi (Pd) e Monica Sgherri (capogruppo Fds-Verdi), insieme, tra gli altri, a Pieraldo Ciucchi (Gruppo misto).

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