di Eleonora Artesio, Armando Petrini, Ezio Locatelli
Precisazione inviata a Repubblica e pubblicata domenica 29 gennaio. In merito al corsivo "Quei ribelli separati in piazza" di Marco Trabucco del 25 gennaio, non possiamo che condividere la convinzione che la politica, e la sinistra in particolare, dovrebbe dare risposte unificanti alle diverse forme di diseguaglianza e di disagio che nascono nella crisi. Il corsivo manifesta però una evidente omissione. Qualche politico era presente al presidio: Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra lo erano. Qualche politico si è occupato del caso De Tomaso come dimostrano le interrogazioni della FdS in Consiglio Regionale, qualche politico si è occupato dei profughi e richiedenti asilo: vogliamo ricordare l'impegno dei consiglieri circoscrizionali di Rifondazione Comunista? Si vede che quei politici non sono interessanti per l'informazione o sono invisibili, quindi assenti per i giornali. Certamente un quotidiano può promuovere convinzioni di area e individuali, quindi ritenere irrilevante la politica della Federazione della Sinistra: non fino al punto di dichiarare "di politici nemmeno l'ombra".

di Monica Lanfranco
di Alessandra Scurati
Sono un produttore agrumicolo siciliano. In questi giorni, nel pieno della stagione delle arance, anziché a raccogliere sono al computer a mandare appelli affinché si aprano gli occhi su ciò che sta succedendo qui. Vi scrivo da Lentini, provincia di Siracusa. Eravamo al corrente dei blocchi imminenti già dalla settimana scorsa. A differenza di noi la maggior parte della popolazione era assolutamente ignara e questo ad ulteriore riprova del fatto che il fenomeno non nasce come popolare. Lunedì sono cominciati i blocchi. Qui a Lentini ne sono stati organizzati parecchi, almeno 4 sulle principali vie d'accesso del paese. Tutti i mezzi commerciali anche semplici macchie furgonate sono stati costretti a fermarsi e a dimostrare solidarietà al movimento abbandonando il mezzo.
di Fabrizio Verde





