di Romina Velchi

Per indicare la parola crisi, i cinesi usano due ideogrammi: uno si riferisce al problema, l’altro all’opportunità. Ma qui non siamo in Cina. Siamo in Italia, un paese che sembra vittima di una maledizione (e contro le maledizioni c'è poco da fare): debito pubblico alle stelle, recessione, disoccupazione galoppante, istituzioni degradate; per finire con due terremoti, uno dietro l’altro, che hanno colpito una delle regioni italiane più dinamiche

Leggi tutto...

121019sindacatidi Giovanni Barozzino
Io penso che la crisi che stiamo attraversando sta lasciando un segno profondo nella carne viva di milioni di persone. Una fase difficile, dovuta alla crisi ma anche da un'assenza di programmazione e di politiche che siano capaci di andare incontro ai cittadini.
Ho come una strana sensazione, (molto condivisa purtroppo) che ci sia un cinismo da parte di chi sta deliberatamente tentando di addossare sui deboli, le conseguenze della crisi e di approfittare, per regolare i conti con i lavoratori e con le loro conquiste.
Parlo di cinismo, magari perchè sono un sognatore, perchè ho sempre pensato (e, mio malgrado, mi accorgo sbagliando) che anche in guerra ci dovrebbero essere dei limiti che nessun essere umano dovrebbe oltrepassare.

Leggi tutto...

marxpop

di Alberto Burgio

Si ha più che mai, di questi tempi, l'impressione che avesse ragione Antonio Gramsci nell'indicare nella «concezione fatalistica e meccanica della storia» un preciso sintomo di scarsa autonomia intellettuale. Oggi, di fronte alla drammaticità della crisi e alle preoccupazioni che essa genera, la «pigrizia fatalistica» (sempre Gramsci) domina. Prevale la tendenza a credere che quanto accade sia effetto di forze superiori e incoercibili, il verdetto di un destino avverso.

Leggi tutto...

carotenuto
di Gennaro Carotenuto

In Grecia Syriza passa dal 4,6% del 2009. al 16,7% dello scorso maggio al 27 e dispari per cento di oggi. Eppure, c’è da giurarci, più d’uno, nei giornali di domani, parlerà di sconfitta.
In Francia, senza il calor bianco del tracollo greco, oltre al fatto politico che da posizioni un po’ più avanzate di buona parte dei centro-sinistra europei, François Hollande ha spazzato via il berluschino Nicolas Sarkozy, e si propone come antagonista keynesiano della cancelliera Angela Merkel, la sinistra critica del modello passa dall’8% al 15% e con Mélenchon era arrivata all’11% al primo turno delle presidenziali.

Leggi tutto...

manifesto

di Alberto Burgio

Non riesce a persuadermi l'idea che il calo delle vendite del manifesto derivi prevalentemente dalla qualità del giornale e, in particolare, dalla reticenza sul tema cruciale del comunismo: come...

Leggi tutto...

di Riccardo Chiari

Chi non potrà esserci di persona potrà comunque seguirla, vista la diretta in streaming (su www.cambiaresipuo.net) dell'assemblea «Cambiare si può» di oggi, al Teatro Vittoria in piazza di Santa Maria Liberatrice al Testaccio. Partenza alle 10.30 con la relazione di Livio Pepino e un videomessaggio di Luciano Gallino. Poi interventi di sei minuti fino alle 17, quando Marco Revelli tirerà le conclusioni di una giornata che potrebbe anche far partire un «Quarto polo» in vista delle elezioni politiche di marzo. Il condizionale è d'obbligo, perché nemmeno i promotori dell'appello di cui è nata l'assemblea odierna nascondono le difficoltà di organizzare, in soli sessanta giorni, quella «lista di cittadinanza politica» che sia alternativa non solo al governo Monti e alle sue politiche, ma anche alla proposta politica della carta di intenti fondativa delle primarie di Pd, Sel e Psi.
Organizzata alla vigilia del ballottaggio delle primarie, e senza che ancora si sappia se arriverà in porto una nuova legge elettorale con la possibilità di un premio di maggioranza alla coalizione vincente, l'assemblea di oggi viene comunque vista con interesse da realtà anche molto diverse fra loro.

Leggi tutto...

121106crisiIl governo tecnico che avrebbe ‘salvato’ il Paese lascerà una eredità pesantissima ai successori. Il quadro dipinto dall’Istat per il futuro prossimo è devastante.
L’Istituto nazionale di statisctica prevede per il 2012 una riduzione del Pil pari al 2,3, mentre per il 2013, nonostante l’attenuazione degli impulsi sfavorevoli ed un moderato recupero dell’attività economica nel secondo semestre, la variazione media annua dovrebbe mostrare un calo dello 0,5.
Secondo l’Istat la fase di debolezza ciclica, unita alle incertezze legate alle elezioni politiche del prossimo anno, si tradurrà in “significative riduzioni del reddito, con conseguenze negative anche sul tasso di risparmio”.

Leggi tutto...

110804borsaDino Greco

Dopo mesi di irresponsabile traccheggiamento, gli sgangherati governanti di questo sfortunato paese, di fronte all'impennata del differenziale fra Btp e Bund tedeschi che fa schizzare in alto gli interessi sul debito, sono letteralmente presi dal panico. Ed è francamente umoristica la continua corsa delle autorità monetarie e dei vertici dell'Ue a benedire i conti dell'Italia, alla quale corrispondono - quotidianamente - crolli dei titoli quotati in borsa.
Il fatto è che la crisi si avvita ormai al di fuori di qualsiasi prevedibilità e capacità di controllo da parte dei soloni, dei campioni del liberismo planetario. Figuriamoci di quale lungimiranza sono capaci i nostrani saltimbanchi. I quali, dopo aver a lungo spergiurato che l'Italia e i suoi solidi fondamentali finanziari ed industriali l'avrebbero messa al riparo da rischi soverchi, ora strillano come aquile che «la casa brucia».

Leggi tutto...

121009venezueladi Maurizio Matteuzzi
Ora, dopo la vittoria per ko di Hugo Chávez nelle elezioni presidenziali di domenica in Venezuela (vittoria numero 14 su 15 in 14 anni), la destra - venezuelana, latino-americana, internazionale - può confidare solo nel cancro.
Come la banca Barclays che in rapporto riservato di fine settembre consigliava ai suoi clienti di avere pazienza e fiducia per investire nel paese le cui riserve petrolifere hanno superato quelle dell'Arabia saudita, in quanto «anche nel caso di una vittoria di Chávez, crediamo che vista l'evidenza del suo povero stato di salute, se non adesso, il cambio politico avverrà in poco tempo». E, come spiegava domenica l'esperto di America latina Andrés Oppenheimer sul madrileno El País, «secondo la costituzione del Venezuela, se il presidente muore durante i primi quattro anni del suo mandato si devono tenere nuove elezioni entro 30 giorni.

Leggi tutto...

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno