di Roberto Musacchio

Se il neoliberalismo, come pare, sta riuscendo a sopravvivere anche a quella che è stata detta la sua grande crisi, veramente la lotta contro il pensiero unico cui ci richiama l'appello pubblicato dal manifesto, chiama in causa direttamente la politica, come ha scritto Alfonso Gianni. Se impressiona la subalterna uniformità del mondo dell'informazione alla narrazione neoliberale, cosa dire allora dei voti plebiscitari a provvedimenti cardine della costituente neoliberale europea in atto, come nel caso del Fiscal Compact?
Tale è la portata di questo provvedimento che se si vuole prendere sul serio la lotta al pensiero unico non si può che trarre la conseguenza che chi lo ha votato non può esserne parte, almeno fino a che resterà nell'attuale forma politica.

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di Raffaele K. Salinari

Chi percorre il viale che costeggia il Mare grande di Taranto, deve gettare inevitabilmente un occhio sullo sfondo, dove campeggiano le torrette della portaerei leggera Garibaldi, ormeggiata nella nuova base militare di Chiapparo, a qualche chilometro dal centro della città. Ai pendolari che entrano ed escono dalla Città nuova attraverso il ponte girevole, si affaccia invece alla memoria il ricordo di quante volte, dagli anni cinquanta sino al 2005, questa struttura venisse aperta per consentire il transito delle navi militari, che allora avevano la loro sede nel primo seno del Mare piccolo.

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di Marco Fiorletta

Sono giorni che ci penso, prima Monti e poi Passera hanno detto che nel 2013 supereremo la crisi e che si intravede qualche piccolo spiraglio. Allora perché gli italiani questo spiraglio non lo vedono? Sono forse tutti ciechi e obnubilati dall'antimontismo? Obiettivamente viene da dire che fin'ora si è lavorato per il mercato, questo fantomatico essere di cui tutti parlano ma che nessuno ha mai visto, nessuno conosce la sua voce, il viso e men che meno l'indirizzo di casa. Nemmeno gli operatori di borsa che sono quelli che lo frequentano giornalmente.

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promotori "Cambiare si può"

Innanzitutto un grazie di cuore a chi ha partecipato con il suo voto a questo primo atto di validazione telematica avente per oggetto le due Mozioni presentate all’Assemblea di “Cambiare si può” sabato 22 dicembre al Teatro Quirino a Roma. L’alta partecipazione nel giorno di Natale e in un periodo festivo come questo ci dice quanta passione e disponibilità alla partecipazione animi la comunità che si è riconosciuta nell’Appello. Hanno votato 2.114 aderenti all’Appello con il seguente risultato:

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di red.

Cisco torna dove tutto è iniziato vent’anni fa. Venerdì 4 gennaio 2013 al Kalinka di Carpi l’ex Modena City Ramblers porterà sul palco dalle 22 (7 euro d’ingresso con tessera Arci) amici e compagni di viaggio dei suoi vent’anni di musica.

Sarà la prima tappa di Indietro Popolo!, il nuovo tour “indoor” di Stefano “Cisco” Bellotti. Un viaggio a spasso nel tempo partendo dalla fine della storia per arrivarne alle radici, un nastro riavvolto nel presente per rileggere il passato e affrontare meglio il futuro. 20 anni di combat folk moltiplicati per 20 cavalli di battaglia, un modo per

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di Alessandro Gallucci

Gli spot dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica, che sono stati diffusi sui canali televisivi nei mesi scorsi e che ancora sono massicciamente presenti sul web, non la raccontano giusta. Nei messaggi pubblicitari si parla di aiuti ai più bisognosi, di denaro destinato a opere di beneficenza, insomma dell’utile e pia azione della Chiesa cattolica. Sembra che tutti i proventi dell’8 per mille siano destinati a scopi benefici. Non è così! E non lo diciamo noi ma lo ammette la Cei nella sua rendicontazione annuale relativa al così detto 8 per mille. Su circa un miliardo e mezzo di euro solamente il 22 % è destinato a “interventi caritativi”. Ed il resto? E’ usato per esigenze di culto, sostentamento del clero, Sacra rota, ecc.

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di Giuliana Sgrena

In politica non è ammessa l'ingenuità. L'ho capito troppo tardi, quando mi sono accorta di essere caduta in una «trappola», vittima delle mie stesse convinzioni. Questa è la peggiore sensazione vissuta negli ultimi giorni. Non ho mai pensato che le primarie per le candidature fossero un esercizio di democrazia, non almeno quando a votare sono principalmente i militanti di un partito, tanto più se piccolo. Se poi, oltre all'organizzazione, manca anche il tempo e la preparazione cade tra Natale e Capodanno, è facile immaginare che la scelta è ancor più ristretta. Eppure, pensavo che nonostante i 23 candidati garantiti dal listino - una scelta discutibile non tanto per gli esterni

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di Giuseppe Giulietti

Ci sono tante associazioni inutili che hanno il solo fine di esaltare l’ego dei promotori o talvolta dell’unico promotore che elegge se stesso presidente, amministratore, e magari anche addetto stampa, così, di tanto in tanto, ci scappa anche una foto con didascalia sulla gazzetta locale.
In questo lungo elenco di associazioni senza fine alcuno, non rientra e non rientrerà la neonata associazione dedicata a Federico Aldrovandi, dedicata al giovane di Ferrara morto in seguito alle botte ricevute da un gruppo di poliziotti.

A presiederla ci sarà Patrizia Aldrovandi Moretti, la mamma di Federico che, solo di recente, e grazie alla impegno suo, dei familiari, degli amici, e di un pugno di coraggiosi avvocati e giornalisti, è riuscita a strappare una prima parziale vittoria,sotto forma di condanna  degli aggressori in divisa.

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di Roberto Ciccarelli

Se la disoccupazione è più alta tra i liceali, meglio scegliere gli istituti tecnici. Così in sintesi il report sui «percorsi di studio e di lavoro dei diplomati» pubblicato dall'Istat: a quattro anni dal diploma, il 45,7% dei diplomati nel 2007 ha un'occupazione stabile, il 5% in meno della precedente rilevazione avvenuta tra il 2004 e il 2007.

La disoccupazione arriva al 34% tra i diplomati del liceo artistico, classico e scientifico, magistrale, mentre è più bassa tra i diplomati tecnici (22,4%) e quelli degli istituti professionali (21,4%). Senza contare che il grado di soddisfazione (il matching, lo chiamano gli esperti) tra il percorso di studi e il lavoro svolto è senz'altro superiore tra i diplomati

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