festa2012

di Paolo Ferrero e Marco Ravera

La Festa, quella che da anni si svolge sul lungomare dei ceramisti, meglio noto come lungomare di Zinola, è diventata la Festa nazionale di Liberazione. Un risultato importante reso possibile grazie al lavoro delle compagne e dei compagni del PRC di Savona o meglio grazie alla comunità che la Festa provinciale è riuscita a creare. Una comunità prevalentemente di non iscritti a Rifondazione, che si da appuntamento di anno in anno. Una comunità che vuole definire nuove forme di militanza, perché è una comunità di donne e di uomini che si pone il problema della trasformazione della società capitalista, che si propone il superamento dell'ordine delle cose esistenti.

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di Matteo Pucciarelli

Alle prossime elezioni sarà presente una lista di sinistra alternativa sia al centrosinistra – il quale non metterà in discussione i vincoli di stampo neoliberista imposti da Bce e Fmi – che al Movimento Cinque Stelle – il quale nega l’esistenza di un processo globale di trasferimento delle risorse, dal basso verso l’alto. Candidato premier Antonio Ingroia. Ma mentre fuori il mondo fa la guerra a una lista del genere (basti vedere il tam tam mediatico basato sul nulla: Piero Grasso il magistrato buono, l’ex pm di Palermo il magistrato cattivo),  dentro la stessa sinistra si riproduce, come un batterio autodistruttivo, la dinamica dei fratelli-coltelli. Proprio nel momento in cui servirebbe fare quadrato

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di Lidia Santilli

Dall’inizio del 2012 ad oggi sono più di ottanta le donne uccise in Italia dai loro compagni. Una ogni tre giorni. Un’enormità. Ottanta donne senza nome e senza volto. Fino a qualche anno fa le cifre non circolavano, della strage delle donne nessuno sapeva, almeno non nei termini della vastità del fenomeno, una strage appunto. Adesso invece dossier e percentuali circolano in rete, sono pubblicati sui libri, e iniziano a bucare perfino il muro del silenzio dell’informazione. Che ne uccide e ne mutila più la violenza maschile che l’infarto o il cancro o gli incidenti stradali lo dicono i dati ufficiali. Che la violenza maschile contro le donne è trasversale alle classi sociali ed è globale, idem. Che il carnefice non è lo sconosciuto ma quasi sempre ha le chiavi di casa, è diventato anche questo un dato certo.

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Nell'incontro Vendola-Bersani è stata raggiunta una intesa per costruire una coalizione anche con l'Udc. Sel commette un duplice errore. Il primo: non si capisce come un futuro Governo di questo tipo, con dentro l'Udc, possa attuare politiche minimamente progressiste. È evidente che chi nel Pd si riconosce compiutamente nelle politiche del Governo Monti più il partito di Casini saranno in grado di condizionare pesantemente le politiche dell'esecutivo. Il secondo errore sta nel fatto che Sel, facendo un percorso inverso, se si fosse predisposta a costruire una aggregazione con le forze oggi all'opposizione del Governo Monti (Idv, Fds e movimenti vari), avrebbe contribuito ad aprire un grande spazio a sinistra nel paese. Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare affinché nel Paese si costruisca un polo di sinistra non minoritario che si proponga come alternativo alle politiche di Monti e della Bce.

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di Luigi de Magistris

La candidatura di Ingroia alla presidenza del Consiglio, come leader di uno schieramento alternativo a Monti-Berlusconi-Pd, per la realizzazione di una Rivoluzione Civile, come si chiama la lista stessa, rappresenta una speranza per il Paese. Ogni speranza, però, racchiude sempre anche una sfida che, nel caso specifico, è quella di favorire il protagonismo di un solo fondamentale soggetto: la società civile. Sono fiducioso che Antonio saprà farsi garante di questo protagonismo: la sua decisione di mettersi al servizio del Paese nasce infatti dalla coscienza che, oggi, “quel libro dei sogni da aprire”, per citare una sua espressione, potrà essere dischiuso solo dalle cittadine e dai cittadini.

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di Maria R. Calderoni

Il fenomeno è grave ma non serio. Piovono cani e gatti, c'è la moria dei presidenti provinciali, lasciano, si disfano, fanno una cosa sino a qui incredibile, impensabile: "si dimettono". Le avete viste le ultime cronache? Il presidente della Provincia di Asti, che si chiama Maria Teresa Armosino, Pdl, ha dichiarato di dimettersi, indignada per il taglio del numero delle Province (dovrebbero passare da 110 a 54) e per la riduzione dei fondi: <Me ne vado perché non sarebbe più possibile far valere le ragioni del territorio>, cuore di mamma.

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di red.

I ciclisti di Rigoroso, preoccupati per le falde acquifere, i genitori della scuola di Trasta «Villa Sanguineti», che il Cociv (il consorzio costruttore) voleva espropriare, gli amministratori di Arquata Scrivia, il cuore della lotta, i numerosi comitati No Tav tra Piemonte e Liguria. Sono solo alcuni dei protagonisti della grande marcia contro il Terzo Valico (l'alta velocità tra Genova e Tortona), che ieri ha percorso la distanza tra Serravalle Scrivia e Arquata per dire no agli espropri e a un'opera impattante e costosa (115 milioni di euro al chilometro per un totale di 6,2 miliardi di euro).
Sono arrivanti in tanti, almeno tremila in corteo con le ormai storiche bandiere biancorosse contro l'alta velocità, ma anche quelle di Legambiente e della Fiom.

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di Carmine Fotia

Antonio Ingroia come candidato di una coalizione alternativa per la guida della Sicilia appartiene più al campo dei sogni che delle ipotesi politiche. Personalmente ne sarei felice, ma non credo che in questo momento potrebbe accettare, troppo vicina la sua esperienza alla Procura di Palermo.
Tuttavia in politica capita che ciò che appare come un sogno possa comunque ispirare scelte e comportamenti. Allora, più che a Ingroia come persona occorre riferirsi al valore simbolico della sua persona.

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di Paolo Ferrero

Voglio esprimere la solidarietà e vicinanza, umana e politica a Salvo Grasso, compagno di Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti, Presidente del Consiglio Comunale di Palagonia, che ha subito ieri una gravissima intimidazione, vedendosi bruciare la propria automobile durante la seduta del Consiglio Comunale. Come sapete a Palagonia, in provincia di Catania Rifondazione Comunista ha vinto le elezioni e il compagno Marletta è diventato sindaco. Evidentemente le forze mafiose che in varia natura condizionavano il comune prima delle nostra vittoria cominciano a farsi sentire.

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