di Giuliano Garavini
Ci sono delle cose dell’economia che non possono essere dette in pubblico. Una di queste, lo sottolineano acutamente sia Luciano Gallino che Paul Krugman in recenti contributi, è che la crisi che stiamo vivendo non è una crisi del debito pubblico ma una crisi della finanza.
In altre parole: le banche e la loro regolazione sono il male, mentre il debito pubblico non è che una manifestazione di questo come di altri mali che andrebbero curati alla radice. L’ulteriore riprova dell’indicibile è il “decalogo” prodotto dal Partito democratico in vista delle prossime elezioni politiche.