Ci associamo alle 24 organizzazioni contadine, ambientaliste, dell'agricoltura biologica e del mondo sindacale che chiedono al Movimento 5 Stelle di ritirare la proposta di legge che accelera la sperimentazione in pieno campo dei cosiddetti "Nuovi OGM". Un tentativo di deregolamentare i prodotti derivati da alcune biotecnologie considerate "di ultima generazione" che ricorda l'operazione che tenta Cingolani col nucleare. In tutta Europa tornano all'attacco con queste biotecnologie che sono regolamentate da una direttiva frutto delle mobilitazioni di movimento di cui anche noi di RIfondazione Comunista fummo protagoniste/i. La Corte di Giustizia dell'UE ha già sancito che devono essere assoggettate alla direttiva comunitaria che le obbliga alla tracciabilità ed etichettatura. Le multinazionali e l'industria sementiera hanno bisogno di introdurre il nuovo cibo manipolato in laboratorio senza etichette per ingananre i consumatori. Difendiamo il principio di precauzione e le norme che tutelano la sicurezza alimentare e l'agricoltura e l'agroalimentare di qualità in Italia. Noi diciamo basta con questo sostegno all'agricoltura industriale, intensiva e biotecnologica, chiediamo che la ricerca si concentri sull'agroecologia e la vera transizione ecologica dell'agricoltura. Il M5S ci ha già rifilato Cingolani e la sua finzione ecologica. Pure gli ogm? No, grazie.

Elena Mazzoni, responsabile ambiente nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

Domani, 9 dicembre alle ore 11:00, Rifondazione Comunista sarà in piazza Montecitorio insieme ad Animal Save, Agorà degli Abitanti della Terra, Transform! Italia, Movimento Blu, rappresentanti istituzionali ed altre realtà, per la campagna internazionale "Il valore non è prezzo-Liberiamo l'acqua dalla Borsa", che si oppone, a livello globale, alla scandalosa quotazione in borsa di un bene comune ed essenziale per la vita, chiedendo che sia slegato dalla logica del profitto, pubblico ed accessibile a tutti e tutte.
La campagna internazionale ha già avuto nella giornata di ieri momenti di mobilitazione a Bruxelles, Parigi, Montreal, Rosario ecc...ed è sostenuta da una petizione di successo su Change https://chng.it/p8w8y4qP
che ha raggiunto in pochi giorni le 50.000 firme.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Elena Mazzoni, responsabile ambiente
Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

Insieme ad Emiliano Limiti, nominato pochi giorni fa numero due della municipalizzata romana della monnezza, l'AMA. Lo stesso Limiti che, nel 2013, si incontrava in un bar romano con l'ex militante di estrema destra Stefano Andrini, condannato per lesioni a militanti di sinistra in un pestaggio e Luca Gramazio, all'epoca capogruppo di Forza Italia in regione e poi condannato a 5 anni e sei mesi come interno all'associazione a delinquere guidata da Buzzi e Carminati.

Lo rivela Nello Trocchia, in un'inchiesta giornalistica che troverete in edicola su "Domani" il 2 dicembre.

Nulla da dire, un bel biglietto da visita per Gualtieri che ricicla i soliti noti invece dei rifiuti.

Elena Mazzoni, responsabile ambiente nazionale di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

Rifondazione Comunista plaude al blitz di Greenpeace di stamattina al porto di Ravenna. Gli attivisti e le attiviste che hanno scritto “Contiene Foreste” sugli enormi silos di soia importata di Bunge Italia SPA hanno scritto la verità. Non c'è modo più chiaro di dirlo. La soia di importazione contiene foreste, i mangimi per l'allevamento contengono foreste, la carne contiene foreste tropicali che vengono distrutte per alimentare l'agrobusiness globale. Ogni due secondi, nel mondo, un’area di foresta grande come un campo da calcio viene rasa al suolo per far posto alla produzione di mangimi per grandi allevamenti intensivi.
In Amazzonia, polmone verde del pianeta, è salita del 22% la deforestazione per gli allevamenti e per la soia da esportare. La responsabilità di Bolsonaro ma anche paesi dell'Unione Europea sono corresponsabili. Per questo ci opponiamo all'accordo di libero commercio UE-MERCOSUR che rafforzerebbe questa devastazione imperdonabile. Inaccettabili gli insostenibili incentivi UE e degli Stati Nazionali agli allevamenti intensivi. Bisogna favorire politiche di riconversione degli allevamenti intensivi sempre più insostenibili a partire da misure concrete.

Gli incendi devastanti dell'Amazzonia fanno parte di una strategia economica pianificata che ha il suo terminale nell’industria della carne, anche nel nostro Paese che importa dal Basile il 40 percento della soia ovviamente geneticamente modificata per gli allevamenti intensivi. Tra il gennaio e il luglio 2019, secondo le statistiche ufficiali, abbiamo importato più di 130 milioni di dollari di prodotto non lavorato (tra semi e macinato) dal Paese sudamericano.
Per questo sosteniamo il Plant Based Treaty.
La soia per mangimi causa la deforestazione e quindi favorisce cambiamenti climatici e distrugge biodiversità.

Le politiche comunitarie e gli stati nazionali dovrebbero recepire richieste degli ambientalisti invece di assecondare logiche distruttive del capitalismo globale.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, responsabile ambiente di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

Il 7 dicembre 2020, tramite un contratto finanziario derivato, l’acqua è stata quotata in borsa, un passaggio epocale che ha sancito la finanziarizzazione di un bene essenziale e drammaticamente scarso, assoggettandone la disponibilità alla logica di mercato e di profitto.

Scarsità per taluni, è ricchezza per altri, secondo il dogma liberista e quindi la finanza è prontamente intervenuta allo scopo di “governare” la penuria idrica e l‘acqua, da tempo ridotta a merce, ora è trattata come un avere finanziario su cui speculare.

In occasione dell’anniversario di questa triste data, una grande mobilitazione globale, da Bruxelles a Milano, passando per Roma, Rio de Janeiro, Rosario, in Argentina, la Patagonia cilena, Parigi, il Canada, si batterà per la liberazione dell’acqua dalla Borsa.

Il Partito della Rifondazione Comunista è sostenitore della campagna internazionale “Liberiamo l’acqua dalla Borsa” e parte attiva della mobilitazione.

In allegato a questa comunicazione troverete il documento nazionale “Liberiamo l’acqua dalla Borsa”, che verrà pubblicato anche sul sito una volta che verranno confermate tutte le sottoscrizioni di realtà nazionali, le informazioni sulle mobilitazioni di Roma e Milano e l’immagine della “Spoliazione”, statua di 6 mt., simbolo della campagna internazionale, che verrà inaugurata il 7 dicembre in Place de Brouckère a Bruxelles e la nostra grafica. A ridosso del 9-12-2021 seguirà volantino per social.

A Milano, il 9 dicembre alle ore 10.30, in piazza Affari, verrà circondata la Borsa di secchi d’acqua, durante un sit-in pensato per informare i cittadini e denunciare l’operato del mondo economico e finanziario contrario ai diritti dei cittadini e della natura.

A Roma, il 9 dicembre alle 11:00, in piazza Montecitorio, unitamente ad una perfomance organizzata da Animal Save, verrà simbolicamente consegnata, ai presidenti della Camera e del Senato, una lettera pubblica di denuncia dell’inaccettabile silenzio e della mancata difesa, da parte delle istituzioni, del bene comune vitale che è l’acqua, e del diritto alla vita di tutti gli abitanti e gli esseri viventi della Terra.
Parallelamente è stata lanciata una petizione, in collaborazione con Change Italia, e rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri, della Camera e del Senato, che vi invitiamo a far circolare massicciamente Sign the Petition.

Fraterni saluti

Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC-SE
Elena Mazzoni, responsabile Ambiente PRC-SE

IT

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