di Manlio Dinucci

«Site Pluto» (sito Plutone) era, durante la guerra fredda, il maggiore deposito di armi nucleari dello U.S. Army in Italia. Nei suoi sotterranei, all'interno di una collina a Longare (Vicenza), si tenevano oltre 200 ordigni nucleari «tattici»: missili a corto raggio, proiettili di artiglieria e mine da demolizione. Pronti a scatenare l'inferno nucleare sul territorio italiano. Dismesso ufficialmente nel 1992 come deposito, il sito è stato in parte adibito a comunicazioni satellitari. È andato, cioè, quasi in letargo. Ora però Plutone si sta risvegliando, pronto a riassumere la sua piena funzione bellica. Sono in corso lavori all'interno del suo perimetro recintato e presidiato.

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di Redattore Sociale

Riparte da Napoli la sfida per rimettere al centro dell’agenda politica il welfare. A lanciarla è l’assemblea nazionale promossa da Rifondazione Comunista nel capoluogo campano “Welfare nella crisi, welfare contro la crisi. Rilanciamo i servizi pubblici locali”. Al centro dell’incontro – cui hanno partecipato, tra gli altri, il delegato ANCI al welfare nonché sindaco di Lodi Lorenzo Guerini, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’assessore alle Politiche sociali del comune di Napoli Sergio D’Angelo, l’economista Angelo Marano...

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di Giorgio Meletti

Pagheremo caro, pagheremo tutto. Gli appaltatori del ponte sullo Stretto si sentono già in tasca almeno 500 milioni di euro di penali per lo stop alla costruzione. Il goffo tentativo del governo dei tecnici di fermare la valanga con un decreto legge non è servito. Il consorzio Eurolink (formato da Impregilo, Condotte, Cmc, Sacyr e altri minori) ha già spedito la raccomandata per chiedere il recesso dal contratto e il pagamento delle penali dovute. Nella migliore delle ipotesi si finirà in tribunale, cosicché uno stuolo di avvocati si aggiungerà alla lunga lista di chi si è arricchito con il ponte mai fatto.

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di Sandro Medici

Ecco s’avanza uno strano progetto. Parafrasando un’antica canzone popolare, si può così definire la proposta “cambiare si può”, che in queste settimane sta attraversando la sinistra italiana, da una trincea all’altra, da una riunione a un’assemblea, da una chiacchiera a un ragionamento. Viene da pensare, ancora prima di valutare politicamente tutto ciò, che come al solito si sta stratificando un eccesso di discussione, un estenuante confronto (formale e informale), insomma un’ansiosa, esagerata dialettica.

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di Valentino Parlato

Stando ai dati relativi alle dichiarazioni dei redditi per il 2011, gli imprenditori sarebbero i contribuenti più poveri del 2010, con un reddito medio di 18.170 euro contro i 19.810 dei lavoratori dipendenti, i cittadini più benestanti di questa felice Italia. È un dato illuminante su come agiscono le imposte nel nostro paese e non sarebbe male che il «governo dei tecnici», che questi dati ha comunicato, ci riflettesse un po' su.

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Decine di migliaia di persone da tutta la Repubblica ceca si sono radunate in Piazza San Venceslao, a Praga, per manifestare contro il governo e le misure di austerità, e chiedere le elezioni anticipate.
La manifestazione del 21 aprile è stata organizzata dai sindacati, insieme ai partiti dell'opposizione socialdemocratici (Cssd) e comunisti (Kscm). Secondo le stime della polizia in piazza sono scese circa 80 mila persone.

«Vogliamo le dimissioni del governo di Petr Necas», è lo slogan dei sindacati cechi, raccolti sotto la sigla Cmkos.

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di Sergio Triglia*

Leggendo la stampa cittadina di oggi, non mi stupiscono certo le affermazioni del dott. Giovanni Berneschi, l’ autorevole presidente di Banca Carige che interviene alla festa del Partito Democratico e sprona le istituzioni locali alla realizzazione delle grandi opere, gronda, terzo valico, pontremolese considerandole a suo dire opere fondamentali per la città e per lo sviluppo delle attività portuali liguri.
Mi stupiscono invece le parole sprezzanti nei confronti dei cittadini che protestano, proprio quei cittadini genovesi che ormai sono diventati la maggioranza e che hanno capito che con le grandi opere non c’è sviluppo, ma anzi sperpero di denaro, disastri ambientali e desertificazione del territorio, mentre a guadagnarci sono sempre i soliti.

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prc

Di Ezio Locatelli

Fassino si sta dimostrando un sindaco inaffidabile e questo è il motivo di tanti malumori e proteste nei confronti suoi e della maggioranza che lo sostiene. Dopo aver detto in campagna elettorale che mai e poi mai avrebbe tagliato i servizi pubblici

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di Fabio Amato

In Francia le elezioni presidenziali vedono come dato prevalente la sconfitta di Sarkozy e l’affermazione di Hollande. Dietro di loro fa clamore il risultato del fronte nazionale di Le Pen che arriva al 18 %, confermando il risultato che 10 anni fa consenti a suo padre di arrivare ad un calmoroso ballottaggio con Chirac. Ma il dato che rappresenta una novità politica nel panorama politico francese è il risultato di Jean Luc Melenchon e del Fronte de Gauche. Un risultato a due cifre, che risulta il miglior risultato della sinistra radicale e dei comunisti in Francia dopo quello degli anni 80.

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