L.M. Storia di una ragazza Torinese
Questa è la storia di Milena, 25enne della provincia di Torino, studentessa brillante, lavoratrice puntuale. Rigorosamente in nero, e fin qui nulla di strano nell’Italia del Terzo Millennio.
L.M. Storia di una ragazza Torinese
Questa è la storia di Milena, 25enne della provincia di Torino, studentessa brillante, lavoratrice puntuale. Rigorosamente in nero, e fin qui nulla di strano nell’Italia del Terzo Millennio.
di Gennaro Carotenuto
Candidano il moderato Mitt Romney, ma il cuore del partito repubblicano statunitense batte per l’estremista Paul Ryan, candidato alla vicepresidenza e unico in grado di scaldare i cuori in uno dei partiti conservatori più di destra al mondo. Romney ha un programma reaganiano classico, che in sé basterebbe a caratterizzarlo come tecnocrate che vuole applicare le stesse ricette che hanno avvitato l’Occidente nella crisi generata negli ultimi trent’anni dalla straordinaria avidità delle proprie classe dirigenti. Per il continuo slittamento a destra di queste Romney è però appena un uomo dello schermo. Serve per provare a vincere le elezioni ma quel tocco di odio sociale, capace di emozionare i militanti, lo mette il suo vice che incarna la vera anima del partito e compie un passo avanti nel rompere due secoli di costruzione di una società di massa che chiamiamo democrazia.
redazionale
Nei giorni 9 e 10 giugno scorsi si è riunito il Comitato Politico Nazionale del Prc, subito dopo l’incontro con le forze della sinistra convocato dalla Fiom e svoltosi lo stesso 9 mattina. Da una valutazione di questo incontro, ritenuto importante e politicamente molto significativo, ha preso le mosse la relazione del segretario Paolo Ferrero,
E' inammissibile e gravissimo che il mondo, soprattutto quello del pacifismo e di gran parte della sinistra, tentenni, fino all’immobilismo, di fronte ad una vera e propria invasione in atto in Siria - Paese sovrano - ad opera di forze straniere per nulla interessate alle sorti del popolo siriano, alla sua autodeterminazione, o alle sue richieste di maggiore democraticità.
Ci sono tanti modi per insanguinare un Paese. La guerra in Siria c’è già: l’ingerenza esterna da parte delle potenze occidentali e petromonarchiche hanno alimentato una devastante guerra per procura, con la fornitura di finanziamenti, armi, combattenti, consiglieri e appoggio diplomatico.
Wikileaks ha messo in luce la presenza in Siria della quinta colonna USA diretta a destabilizzare e provocare la crisi del regime di Assad, già molti anni prima della cosiddetta Primavera araba.
di Stefano Casertano
«Le persone diligenti non guadagnano abbastanza per vivere»; «Anche chi ha un’educazione universitaria deve barcamenarsi tra stage e contratti a termine»; «Il primo 10% delle famiglie più ricche possiede il 56% del patrimonio privato, e la ricchezza deriva per la maggior parte da eredità». Sono alcune delle frasi pronunciate dagli ospiti del salotto di Anne Will, nel talk-show più importante del primo canale tedesco, la sera di mercoledì 19 settembre.
Era presente anche la giornalista Kathrin Fischer, autrice di un libro-denuncia sul declino della classe media tedesca, Generazione laminato.
A ispirare il titolo sarebbe stato il fatto che nel suo appartamento in affitto a Francoforte il pavimento non fosse in parquet.
di Fabio Marcelli
Ci si indigna, e giustamente, per i danneggiamenti del patrimonio culturale mondiale operati dai talebani in Afghanistan o, più recentemente, dai gruppi islamisti in Mali, ma la reazione è più blanda nei confronti di analoghi attentati contro scienza e cultura portati avanti ieri dal futile Berlusconi e oggi dal sobrio Monti. In questo caso la distruzione non assume la forma esplicita dei bulldozer o delle cariche esplosive, ma quella, più subdola ma altrettanto efficace, dell’incuria e del taglio dei fondi. Il risultato è tuttavia lo stesso.
di Cristiano Godano
Partiamo da qua: si dice che se i dischi costassero meno la gente ne comprerebbe di più. Credo sia illusorio e falso. Perché, se una cosa è gratis, anche a spendere 10 euro per avere un cd nuovo di zecca si resisterebbe poco. Troppo anche 10 euro? Bah. Io penso che neanche 20 siano troppe. Provate a trovarmi un solo oggetto o attività che alla stessa cifra rappresenti un investimento di analogo valore di ricompensa nel tempo: una pizza con gli amici? Una ricarica telefonica? Una t-shirt comprata al mercato? Due biglietti del cinema? No: un disco che abbiamo amato lo abbiamo ascoltato centinaia di volte, al costo di sole venti euro. Neanche un libro dona così tanto in termini di emozioni rinnovate.
di Roberto Musacchio
Mi proverò a dire la mia divisa in tre parti.
1) Dove siamo.
Siamo nel pieno di quella che chiamerei crisi costituente. Una crisi reale, globale ed europea. Una crisi aperta a vari esiti, anche catastrofici.
Ma tra le varie ipotesi avanzate, anche nel dibattito organizzato dalla FIOM, tra cui il rischio del riproporsi delle condizioni che portarono al fascismo o quello di un crollo rovinoso dell’euro,
di Mimmo Cosentino
Mentre la Sicilia brucia, nell’afa africana di questo torrido luglio 2012, boschi e riserve, e mentre si squagliano migliaia di posti di lavoro, il sistema di potere politico ed economico continua ad esibirsi in balletti di posizionamento, in vista delle elezioni annunciate – ma sarà vero? - per fine Ottobre.
Da Termini Imerese ai Cantieri navali di Palermo, dalla Nokia di Catania ai braccianti ormai ridotti a condizioni di servitù: l’elenco dei senza lavoro si allunga senza speranze e senza prospettive.